Pseudovertigini croniche e giornaliere

Gent. Medici vi scrivo per chiedere un parere circa una sintomatologia vertiginosa giornaliera persistente da quasi 2 anni che e stata indagata con visita orl ok
visita neurologica ok rimandato a visita orl
tac seni paranasali ok
rm encefalo smc ok
visita oculistica ok
analisi sangue e urine e tiroide ok
rx rachide cervicale ok
non soffro di malattie particolari e neanche di emicranie e cefalee
data la negativita il sintomo e stato collegato da psichiatra a una somatizzazione.
Non ho particolari problemi di ansia e quant'altro.
il medico psichiatra mi ha spiegato che spesso i disturi neurovegetativi tipo sintomo pseudovestibolare ( lo ha chiamato cosi) puo dipendere da alcuni squilibri neurochimici che innescano varie sintomatologie.
Il disturbo e stato trattato prima con i classici antivertiginosi come torecan e microser senza alcun giovamento, in seguito il neurologo mi ha prescrito prima levosulpraid gocce da prendersi x 3 mesi alle dosi di 15 gt a pranzo e 15 a cena senza miglioramenti. In seguito chiedo la consulenza di uno psichiatra che mi ha spiegato la cosa su scritta e in prima battuta a trattato la cosa prima con del bromazepam 10 gt a mattino e 10 la sera x 1 mese, nessuna miglioria. Poi si passa all' inserimento di paroxetina partendo da mezza per 5 gg e poi una intera terapia fatta per quasi 6 mesi in aggiunta a xanax mi sembra da 0,25 mezza cp a mattina e mezza la sera per 3 mesi, ma il quadro non migliora di una virgola. In seguito sostituita la terapia ritenuta inefficace con amitriptilina gt max 15 gt la sera prima di dormire x 3 mesi ma anche qui l'ennesimo insuccesso. La psicoterapia sul sintomo in se mi e stata sconsigliata in quanto reputata poco efficace sulla risoluzione del sintomo ma utile solo sulla gestione. A distanza di 2 anni non migliora il quadro sintomatologico. faccio una vita abbastanza serena ma infastidita da questo sgradevole disturbo che e sempre presente tranne quando dormo. Ho notato che anche in momenti di tensione emotiva non aumenta e anche nei momenti di relax non diminuisce. Cos'Altro potrei tentare per migliorare la mia situazione?? Vi ringrazio e vi Saluto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

oltre la visita otorino e' stata fatta una valutazione vestibolare e l'utilizzo dei macchinari specifici di valutazione?

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent. Dott Ruggiero la ringrazio per il Suo intervento. In sincerita non e stata mai eseguita una prova vestibolare al epoca perche il mio ex curante generico non la riteneva indispensabile vista la negativita orl.
Da 2 mesi ho cambiato curante perche il vecchio e andato in pensione e il nuovo curante visti i numerosi trattamenti e fallimenti me li ha consigliati da fare in contesto a nuova valutazione orl ma ho appuntamento x il 15 di novembre ( purtroppo i tempi alle cliniche di sassari sono lunghi). Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La prova vestibolare e' indipendente dalla visita orl, secondo me e' opportuno farla.
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent. Dottore pensandoci bene ci sono stati episodi, ultimo quello di stanotte di malori, per esempio un aumento delle vertigini corrisponde a formicolio e intorpidimento alle mani, sensazione di brividi mischiati a vampate di calore e lieve dolenza alla bocca dello stomato.

Il giorno di ferragosto invece malore simile a quello gia descritto ma con sensazione di svenimento, pallore brividi e freddo con mani intorpidite e aumento notevole delle vertigini con tachicardia il tutto della durata di circa 30 minuti ma che aggrava il persistere delle vertigini rendendole persistenti anche in assenza di tali malesseri.

Ieri ne ho parlato col medico di mutua mi ha detto solo che dalla descrizione dei sintomi si potrebbe trattare di lievi crisi panicose, non nella loro forma intensa ma persistente.

Nell' ignoranza sapevo solo che il panico si presentava con paura di impazzire, morire con evitamento di determinate situazioni e tachicardia.

Giovedi ho appuntamento con il medico psichiatra di fiducia per rivalutare il caso e se deciso inserire terapia farmacologica.

Dalla mia grossolana descrizione e possibile si tratti di attacchi di panico lievi??? Saluti.