Ansia da mobbing

Gentili Dottori,
Vi scrivo per chiederVi suggerimenti riguardo alla situazione che si è venuta a creare nella mia vita: circa due anni fa' ho iniziato a lavorare in un’azienda in cui la mia stessa famiglia ha una partecipazione azionaria.
Sin da prima di iniziare a lavorare ero a conoscenza di determinati conflitti e determinate prepotenze tra i soci a discapito di altri. Di questo aveva già riportato le conseguenze mia sorella che dopo 10 anni ha dato le dimissioni. Stessa sorte è toccata a me poiché non ero in grado di sopportare ulteriormente comportamenti mobbizzanti di alcuni colleghi/dirigenti/soci.
Le dimissioni parevano essere la soluzione ideale al profondo stato di stress che inizialmente si manifestava solo con un’acutizzazione di una dermatite/follicolite che si ripresenta da anni per poi scaturire in un totale cambiamento di umore, senso di sconforto e frustrazione.
Le dimissioni però erano solo uno strumento funzionale ad una sorta di scalata che sto affrontando molto seriamente con i miei legali. Tutti questi continui incontri, documenti, dibattiti, ripicche strumentali e progetti futuri hanno decisamente incentivato lo stress.
Premetto che dopo aver accennato il mio stato d’animo al mio medico di base mi ha prescritto un periodo di riposo di due settimane per “nevrosi ansioso depressiva reattiva” e l’assunzione di STILNOX prima di coricarmi.
Non ho mai avuti problemi di sonno, certo quando l’ansia è un po’ più accentuata impiego più tempo ad addormentarmi e occasionalmente mi risveglio durante il sonno ma tutto nella norma.
Non ho mai avuto “brutti pensieri”, tremori, vertigini o episodi di panico. Sicuramente riporto sbalzi di umore ma non sono né continui né tantomeno invalidanti.
Sento a volte una sorta di morsa allo stomaco ed un senso di pressione al torace accompagnati da un senso di stanchezza che deriva forse più dalla noia e frustrazione dati dall’essere bloccato in casa durante la più bella stagione dell’anno piuttosto che essere al mare come sempre.
Sono diventato decisamente più reattivo, brusco e nervoso ma parzialmente lo sono sempre stato. Vero è che sono sempre stato solare, pronto a scherzare a sdrammatizzare in qualsiasi momento ma rimango così anche adesso, eccezion fatta per certi ovvi momenti di sconforto. Scelgo di non uscire molto semplicemente per timore di rovinare le miei amicizie, conoscendo il mio attuale "limite".
Ad ogni modo ieri ho incontrato un neurologo il quale dopo una descrizione sommaria dell’aspetto lavorativo mi ha consigliato un trattamento per “sindrome ansioso-depressiva a possibile genesi reattiva” con i seguenti medicinali: ALPRAZOLAM (il generico) 0.25mg 1/2cp h.20:00 se ben tollerata gradualmente a 1/2cp alle ore 8:00 e 1/2cp alle 20:00 ed eventualmente 0,50mg 2/die.
In caso di sporadici episodi di acuto malessere 1cp di TAVOR Orosolubile.
Consigliando inoltre una valutazione psicologica.
Il mio dubbio è che le mie situazioni legali non troveranno soluzione in pochi giorni perciò sono restio riguardo all’utilizzo dell’Alprazolam, quantomeno in dosaggi sostenuti e per un periodo prolungato. Meno che meno l’assunzione del Tavor in episodi di acuto malessere. Ripeto infatti che non ho mai avuto crisi di panico né tantomeno episodi a livello fisico quali nausee, vertigini ecc.
Sarei ben disposto all’incontro con uno psichiatra ma sapendo a priori che la mia “crociata” sarà lunga mesi cosa mi dovrei aspettare esattamente?
Mi scuso sinceramente per non essere riuscito a contenere maggiormente la mia storia ma ho letto numerosi consulti e vedo che la costante in parecchie risposte di stimati Dottori è un’insufficienza nella descrizione del quadro generale.
I miei più distinti saluti ed anticipati ringraziamenti.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
credo che nel suo caso sia opportuno un approfondimento con visita medica presso uno psichiatra (i neurologi trattano altre patologie) che eventualmente le consigli una terapia per il suo stato ansioso e che possa valutare con lei l'opportunità di altri interventi (compresi quelli a livello lavorativo).

Cordialmente.


Stefano Garbolino

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Gianmaria Zita Psicoterapeuta, Psichiatra, Medico delle dipendenze 46
Buongiorno,
mi sembra di capire dalle sue parole che i problemi lavorativi (dimissioni, mobbing, avvocati) abbiano da tempo superato la soglia della "lieve preoccupazione quotidiana" per divenire un solido problema da affrontare. Credo che a questo punto sia necessario come dice lei una visita psichiatrica (NON neurologica) che possa valutare sia le problematiche psicologiche da lei riportate sia i rischi/benefici di una eventuale terapia psicofarmacologica.
In merito alla cura già in atto le posso solo dire che tali farmaci (Alprazolam, Tavor...) hanno una indicazione nel trattamento di stati ansiosi a breve termine ma non rappresentano una cura efficace contro tali patologie nel medio e lungo termine. Per questo motivo le ripeto che, come lei già premetteva, la cosa migliore che possa fare è un colloquio approfondito da uno specialista della psiche.

un saluto
dott. Gianmaria Zita

[#3]
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
anzitutto grazie per i Vs. stimati suggerimenti.
Sono pronto e ben disposto all'incontro con uno psichiatra. L'unico problema a riguardo è che non ne conosco alcuno nella mia città e non ne ho individuati nemmeno scorrendo la lista degli specialisti che forniscono consulti su questo sito.
Vero è che, più per esperienza che per paranoia, riterrei maggiormente appropriato rivolgermi ad uno specialista di Milano, per evitare conflitti di interesse dati da eventuali amicizie, parentele e via scorrendo.
A tal proposito, è possibile entrare in contatto con gli specialisti che come Voi offrono consulti su questo sito o è sconsigliato/proibito?

Per quanto riguarda la terapia, ho avuto modo di assumere una cp di Alprazolam e ne ho giovato immediatamente.
Il problema della snervante attesa per le lungaggini burocratiche e le strategie legali rimane sempre lì ma l'ansia si è decisamente attenuata consentendomi di riacquisire la lucidità di cui tanto necessito in questo periodo.
Grazie ancora
[#4]
Dr. Gianmaria Zita Psicoterapeuta, Psichiatra, Medico delle dipendenze 46
Buongiorno,
Senza alcun dubbio le gioverà, all'inizio, la terapia con Alprazolam, il problema è il periodo di assunzione dello stesso e, più importante, il riuscire ad affrontare i disagi lavorativi da lei riportati a mente serena.

Non è nè sconsigliabile nè proibito entrare in contatto con gli specialisti di questo sito. Anzi, la sezione sulle informazioni personali degli iscritti dovrebbe proprio aiutare l'utente a scegliere, secondo i propri "gusti", un medico a cui rivolgersi.

cordiali saluti
dott. Gianmaria Zita
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