Menopausa e disturbi della personalità
Sono una donna di 52 anni e da circa un anno e mezzo sono entrata in menopausa. Inizialmente non ci sono stati problemi, ma a partire dallo scorso ottobre le cose sono cambiate, con un primo episodio importante a Natale 2009: per una decina di giorni, infatti, ho sofferto di forte apatia, agitazione, mancanza di sonno e di appetito, tristezza immotivata, incapacità di concentrazione e di svolgere le più normali attività quotidiane, fino ad avere una sorta di crisi di panico e tremori.
Successivamente a questo primo episodio, sempre dietro prescrizione e sotto controllo del mio medico curante, ho fatto una serie di esami clinici di routine, compresi gli esami della tiroide, ed esami ginecologici. Tutti hanno dato esito negativo, riportando valori pressoché normali e confermando il mio stato di menopausa, ma periodi di malessere della durata media di 4-5 giorni si ripresentavano ciclicamente, seppure più lievi dell'episodio raccontato, nonostante l'assunzione del cipralex e terapia ormonale sostitutiva, quest'ultima iniziata a gennaio 2010 per due mesi e poi ripresa ad aprile per quattro mesi.
Verso maggio, dopo una visita psichiatrica nella quale mi è stata diagnosticata una depressione secondaria, ho sostituito il cipralex con l'eutimil associato al deniban. Contestualmente un nuovo fattore è sopraggiunto: i periodi di malessere si sono allungati, fino a durare anche 10-12 giorni, caratterizzati sempre da poco appetito e notti insonni, stanchezza, voglia di non far niente, tensione nervosa, agitazione forte e pessimismo, con la paura di non riuscire a risolvere questo problema. Alla fine di questo periodo, per circa 2-3 giorni mi sento completamente all'opposto: sovra-eccitata e iperattiva, posso anche non dormire per 24 ore passando l'intera nottata a recuperare il tempo perduto nella settimana precedente, ad esempio prendendomi cura della casa. Dopo massimo una settimana di normale benessere, torna il periodo buio e tuttora ne sto soffrendo da circa 12 giorni.
Dopo una risonanza dell'ipofisi da ripetere tra 4 mesi, perché non perfettamente chiara, un neurologo mi ha diagnosticato una sindrome bipolare indicandomi una terapia a base di depakin chrono, iniziata però da soli 3 giorni.
Sono confusa e non so se la strada percorsa è quella giusta. Vorrei solo capire cosa ho realmente ed acquisire la speranza di guarire, perché oggi che mi sento ancora giù questa speranza non c'è.
Scusate se mi sono dilungata così tanto, ma cercando di raccontare tutte le tappe spero di aiutarvi ad avere chiara la mia situazione.
Grazie mille per l'ascolto e i consigli che vorrete darmi.
Successivamente a questo primo episodio, sempre dietro prescrizione e sotto controllo del mio medico curante, ho fatto una serie di esami clinici di routine, compresi gli esami della tiroide, ed esami ginecologici. Tutti hanno dato esito negativo, riportando valori pressoché normali e confermando il mio stato di menopausa, ma periodi di malessere della durata media di 4-5 giorni si ripresentavano ciclicamente, seppure più lievi dell'episodio raccontato, nonostante l'assunzione del cipralex e terapia ormonale sostitutiva, quest'ultima iniziata a gennaio 2010 per due mesi e poi ripresa ad aprile per quattro mesi.
Verso maggio, dopo una visita psichiatrica nella quale mi è stata diagnosticata una depressione secondaria, ho sostituito il cipralex con l'eutimil associato al deniban. Contestualmente un nuovo fattore è sopraggiunto: i periodi di malessere si sono allungati, fino a durare anche 10-12 giorni, caratterizzati sempre da poco appetito e notti insonni, stanchezza, voglia di non far niente, tensione nervosa, agitazione forte e pessimismo, con la paura di non riuscire a risolvere questo problema. Alla fine di questo periodo, per circa 2-3 giorni mi sento completamente all'opposto: sovra-eccitata e iperattiva, posso anche non dormire per 24 ore passando l'intera nottata a recuperare il tempo perduto nella settimana precedente, ad esempio prendendomi cura della casa. Dopo massimo una settimana di normale benessere, torna il periodo buio e tuttora ne sto soffrendo da circa 12 giorni.
Dopo una risonanza dell'ipofisi da ripetere tra 4 mesi, perché non perfettamente chiara, un neurologo mi ha diagnosticato una sindrome bipolare indicandomi una terapia a base di depakin chrono, iniziata però da soli 3 giorni.
Sono confusa e non so se la strada percorsa è quella giusta. Vorrei solo capire cosa ho realmente ed acquisire la speranza di guarire, perché oggi che mi sento ancora giù questa speranza non c'è.
Scusate se mi sono dilungata così tanto, ma cercando di raccontare tutte le tappe spero di aiutarvi ad avere chiara la mia situazione.
Grazie mille per l'ascolto e i consigli che vorrete darmi.
[#1]
A quali dosaggi ha assunto i farmaci?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Mi scuso innanzitutto per il ritardo con il quale rispondo. Il cipralex 14 gocce al giorno per tre mesi circa, poi sostituito con il deniban mezza compressa al giorno ed eutimil due compresse al giorno entrambi per 5 mesi. Attualmente il depakin chrono una compressa al mattino e una alla sera.
Dall'ultimo episodio sono trascorsi 14 giorni e mi sento benissimo, anche per quanto riguarda il sonno. Dormo infatti circa sette ore a notte e tranquillamente, senza necessità di assumere medicinali per dormire.
Dall'ultimo episodio sono trascorsi 14 giorni e mi sento benissimo, anche per quanto riguarda il sonno. Dormo infatti circa sette ore a notte e tranquillamente, senza necessità di assumere medicinali per dormire.
[#3]
Gentile utente,
se in passato non ha mai avuto oscillazioni dell'umore simili, è possibile che la sintomatologia ipomaniacale sia stata indotta dai farmaci (eutimil 40 mg + deniban). Tuttavia la situazione andrebbe valutata con attenzione, meglio se da uno specialista in psichiatria.
Cordiali saluti
se in passato non ha mai avuto oscillazioni dell'umore simili, è possibile che la sintomatologia ipomaniacale sia stata indotta dai farmaci (eutimil 40 mg + deniban). Tuttavia la situazione andrebbe valutata con attenzione, meglio se da uno specialista in psichiatria.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7k visite dal 12/09/2010.
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