Disturbo dell'umore
Salve,
sono un ragazzo di 24 anni e da quando ne avevo 15 soffro di un disturbo che varia il mio umore da uno stato normale a uno stato depressivo, mi sento molto giù, perdo interesse nelle normali attività che svolgo e piacere in generale, ho vertigini, difficoltà ad esprimermi e piccole amnesie (come dimenticare una parola). Premetto che mi reputo un ragazzo con un carattere positivo ed ottimista, non sono il tipo che si butta giù alle prime difficoltà, mi piace molto socializzare e stare in compagnia. Quando mi trovo in queste fasi però mi sento a disagio, non ho più molta voglia di stare con gli altri e tendo ad isolarmi. La frequenza dei cambiamenti non è precisa, posso ad esempio star bene 2 giorni e 3 male, oppure mezza giornata bene e mezza male, oppure posso star bene o male tutti i giorni consecutivamente per circa 2 settimane, non di più. La durata di entrambe le fasi è pressochè identica. Devo anche aggiungere che l intensità del malessere non è sempre la stessa, anche questa varia, se di minore intensità ad esempio mi sento lievemente giù, con qualche piccolo disturbo di linguaggio, se di massima, mi sento molto giù, e faccio tutto con molta fatica, non ho completamente voglia e forza di parlare ed ho grande difficoltà ad esprimermi. All età di 20 anni ne parlo finalmente in famiglia e vado da una neurologa che mi prescrive citalopram da 20mg e mialin gocce (sono anche un pò ansioso). Faccio la cura per un anno e mezzo e mi accorgo di aver avuto scarsi risultati così riduco gradualmente le medicine fino a toglierle. Dopo qualche mese decido di andare al reparto psichiatria dell asl dove mi viene inizialmente prescritto il dropaxin, notando scarsi risultati lo psichiatra decide di prescrivermi l efexor da 75mg, per passare a 150 fino allo zarelis da 225. Devo dire che l ansia si è attenuata parecchio però purtroppo il disturbo dell umore persiste anche se in maniera lieve. Il dottore dice che non si tratta di disturbo bipolare poichè mancano le fasi di euforia, più che altro afferma che si tratti un disturbo di personalità, essendo iniziato a 15 anni e che sia fondamentale la psicoterapia(che ho iniziato da poco, quella cognitivo-comportamentale)oltre allo psicofarmaco e che stia considerando l idea di prescrivermi uno stabilizzatore dell umore. Sinceramente spero non sia necessario poichè vi sono effetti collaterali che reputo catastrofici. Mi sento parecchio scoraggiato perchè speravo di uscirmene presto da questa situazione ma a quanto pare non è semplice e chissà quanto tempo occorrerà ancora. In attesa di un vostro parere vi ringrazio anticipatamente.
sono un ragazzo di 24 anni e da quando ne avevo 15 soffro di un disturbo che varia il mio umore da uno stato normale a uno stato depressivo, mi sento molto giù, perdo interesse nelle normali attività che svolgo e piacere in generale, ho vertigini, difficoltà ad esprimermi e piccole amnesie (come dimenticare una parola). Premetto che mi reputo un ragazzo con un carattere positivo ed ottimista, non sono il tipo che si butta giù alle prime difficoltà, mi piace molto socializzare e stare in compagnia. Quando mi trovo in queste fasi però mi sento a disagio, non ho più molta voglia di stare con gli altri e tendo ad isolarmi. La frequenza dei cambiamenti non è precisa, posso ad esempio star bene 2 giorni e 3 male, oppure mezza giornata bene e mezza male, oppure posso star bene o male tutti i giorni consecutivamente per circa 2 settimane, non di più. La durata di entrambe le fasi è pressochè identica. Devo anche aggiungere che l intensità del malessere non è sempre la stessa, anche questa varia, se di minore intensità ad esempio mi sento lievemente giù, con qualche piccolo disturbo di linguaggio, se di massima, mi sento molto giù, e faccio tutto con molta fatica, non ho completamente voglia e forza di parlare ed ho grande difficoltà ad esprimermi. All età di 20 anni ne parlo finalmente in famiglia e vado da una neurologa che mi prescrive citalopram da 20mg e mialin gocce (sono anche un pò ansioso). Faccio la cura per un anno e mezzo e mi accorgo di aver avuto scarsi risultati così riduco gradualmente le medicine fino a toglierle. Dopo qualche mese decido di andare al reparto psichiatria dell asl dove mi viene inizialmente prescritto il dropaxin, notando scarsi risultati lo psichiatra decide di prescrivermi l efexor da 75mg, per passare a 150 fino allo zarelis da 225. Devo dire che l ansia si è attenuata parecchio però purtroppo il disturbo dell umore persiste anche se in maniera lieve. Il dottore dice che non si tratta di disturbo bipolare poichè mancano le fasi di euforia, più che altro afferma che si tratti un disturbo di personalità, essendo iniziato a 15 anni e che sia fondamentale la psicoterapia(che ho iniziato da poco, quella cognitivo-comportamentale)oltre allo psicofarmaco e che stia considerando l idea di prescrivermi uno stabilizzatore dell umore. Sinceramente spero non sia necessario poichè vi sono effetti collaterali che reputo catastrofici. Mi sento parecchio scoraggiato perchè speravo di uscirmene presto da questa situazione ma a quanto pare non è semplice e chissà quanto tempo occorrerà ancora. In attesa di un vostro parere vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
se lo specialista ritiene di introdurre uno stabilizzante ha sicuramente più strumenti di noi per giudicare. La psicoterapia può essere sicuramente uno strumento valido .
Cordiali saluti
se lo specialista ritiene di introdurre uno stabilizzante ha sicuramente più strumenti di noi per giudicare. La psicoterapia può essere sicuramente uno strumento valido .
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
"Il dottore dice che non si tratta di disturbo bipolare" e prescrive lo stabilizzatore dell'umore. Mi sembra un po' un controsenso, anche perché il "disturbo di personalità" non è una diagnosi alternativa, è un altra angolazione su cui descrivere alcuni disturbi, anche dell'umore. Inoltre, perché viene citato il disturbo bipolare per dirLe che "non è" ? Che bisogno c'era allora di esplicitarle questa ipotesi se non è indicata dagli elementi clinici ?
"Il dottore dice che non si tratta di disturbo bipolare" e prescrive lo stabilizzatore dell'umore. Mi sembra un po' un controsenso, anche perché il "disturbo di personalità" non è una diagnosi alternativa, è un altra angolazione su cui descrivere alcuni disturbi, anche dell'umore. Inoltre, perché viene citato il disturbo bipolare per dirLe che "non è" ? Che bisogno c'era allora di esplicitarle questa ipotesi se non è indicata dagli elementi clinici ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Ex utente
E' stato dalle domande che mi sono state poste sia dallo psichiatra che dallo psicologo che ho capito pensassero possa trattarsi del d.b. mi hanno infatti entrambi chiesto se vivo delle fasi di eccessiva euforia che mi portano a commettere azioni impulsive come spendere tanti soldi. Io ho appunto chiesto loro se il mio disturbo fosse questo e mi hanno risposto di no appunto perchè mancano le cosiddette fasi maniacali. La fase che si alterna a quella depressiva io la reputo normale poichè ho la mente lucida, parlo tranquillamente, ho voglia di stare con gli altri e sto anche bene con me stesso. Poi devo dire che quella depressiva mi dà si un senso di vuoto e di tristezza, oltre a forti difficoltà comunicative e di memoria, però grazie al cielo non ho MAI pensato al suicidio. Io però sinceramente non ci capisco nulla poichè gli specialisti che mi hanno in cura mi sembrano piuttosto vaghi sulla cura, è come se per loro cambiare antidepressivo o prendere uno stabilizzatore dell umore sia la stessa cosa, pensano sia comunque molto importante la psicoterapia. Cosa ne pensate?
[#4]
Gentile utente,
uno stabilizzatore però porterebbe a pensare che a seguito della valutazione siano emersi elementi a sostegno dell'ipotesi di una instabilità bipolare dell'umore, che poi non significa fasi euforiche, questa è una semplificazione poco comprensibile alle persone e che non rispecchia la maggioranza della casistica della bipolarità attenuata.
uno stabilizzatore però porterebbe a pensare che a seguito della valutazione siano emersi elementi a sostegno dell'ipotesi di una instabilità bipolare dell'umore, che poi non significa fasi euforiche, questa è una semplificazione poco comprensibile alle persone e che non rispecchia la maggioranza della casistica della bipolarità attenuata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 04/09/2010.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.