Anoressia e bmi
Salve,
vorrei un parere su una mia amica. Lei è alta circa 1,60 e pesa 74kg. Sta facendo una dieta da 3 anni ma ha perso solo 5 kg. allora ha deciso di dimezzare le porzioni. Ora mangia mezza mozzarella, mezza coscia di pollo, mezzo hamburger ecc...
inoltre fa discorsi del tipo che quando mangia si sente in colpa e che dopo mangiato le viene voglia di vomitare per sentirsi meno in colpa. Esteticamente non si piace perchè non è magra.
A me questi discorsi preoccupano. Ho paura che stia entrando nel tunnel dell'anoressia. Ho letto degli articoli su questa malattia che parlano di sottopeso. Volevo sapere se una ragazza può soffrire di anoressia anche se è in sovrappeso, com nel caso della mia amica. Anche perchè, mangiando così poco, non sarà in sovrappeso ancora per molto.
Grazie
vorrei un parere su una mia amica. Lei è alta circa 1,60 e pesa 74kg. Sta facendo una dieta da 3 anni ma ha perso solo 5 kg. allora ha deciso di dimezzare le porzioni. Ora mangia mezza mozzarella, mezza coscia di pollo, mezzo hamburger ecc...
inoltre fa discorsi del tipo che quando mangia si sente in colpa e che dopo mangiato le viene voglia di vomitare per sentirsi meno in colpa. Esteticamente non si piace perchè non è magra.
A me questi discorsi preoccupano. Ho paura che stia entrando nel tunnel dell'anoressia. Ho letto degli articoli su questa malattia che parlano di sottopeso. Volevo sapere se una ragazza può soffrire di anoressia anche se è in sovrappeso, com nel caso della mia amica. Anche perchè, mangiando così poco, non sarà in sovrappeso ancora per molto.
Grazie
[#1]
Gentile utente
di solito le diete autogestite possono far sviluppare un disturbo alimentare.
Sarebbe il caso di mettere in allarme la sua amica.
di solito le diete autogestite possono far sviluppare un disturbo alimentare.
Sarebbe il caso di mettere in allarme la sua amica.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
chi si preoccupa di forzare il proprio appetito solitamente ne ottiene senso di colpa per non riuscire a forzarlo come vorrebbe, per cui l'avere appetito diventa indesiderabile, e il non esser riusciti a non averlo è vissuto come senso di colpa. Se in questo si inserisce il vomito, questo comportamento ha come effetto quello di spianare la strada all'appetito, perché nonostante si inizi a farlo come metodo per non ingrassare "dopo" le abbuffate, diventa automaticamente un modo per consentire abbuffate maggiori sapendo che si neutralizzerà l'apporto calorico con il vomito. Questo accade anche con molti rimedi dimagranti, quando li si usa automaticamente si mangia di più perché ci si sente "protetti".
Una persona che tenti senza successo di perder peso per motivi estetici dovrebbe farsi guidare dopo una diagnosi psichiatrica e medica generale. I tentativi autogestiti più che essere un metodo per controllare il peso sono un segno che qualcosa non va in questo controllo, e nel tempo si ritiene che l'appetito aumenti anziché essere "rieducato" attraverso le privazioni e il timore di ingrassare.
chi si preoccupa di forzare il proprio appetito solitamente ne ottiene senso di colpa per non riuscire a forzarlo come vorrebbe, per cui l'avere appetito diventa indesiderabile, e il non esser riusciti a non averlo è vissuto come senso di colpa. Se in questo si inserisce il vomito, questo comportamento ha come effetto quello di spianare la strada all'appetito, perché nonostante si inizi a farlo come metodo per non ingrassare "dopo" le abbuffate, diventa automaticamente un modo per consentire abbuffate maggiori sapendo che si neutralizzerà l'apporto calorico con il vomito. Questo accade anche con molti rimedi dimagranti, quando li si usa automaticamente si mangia di più perché ci si sente "protetti".
Una persona che tenti senza successo di perder peso per motivi estetici dovrebbe farsi guidare dopo una diagnosi psichiatrica e medica generale. I tentativi autogestiti più che essere un metodo per controllare il peso sono un segno che qualcosa non va in questo controllo, e nel tempo si ritiene che l'appetito aumenti anziché essere "rieducato" attraverso le privazioni e il timore di ingrassare.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
la diagnosi di anoressia nervosa richiede necessariamente il criterio del bmi al di sotto di una certa soglia. Tuttavia alterati comportamenti alimentari e un rapporto conflittuale con il cibo e con il proprio corpo sono spie che devono allarmare.
Se vuole, per farsi un'idea più completa, può leggere i seguenti brevi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/221-anoressia-nervosa-quali-sono-i-criteri-per-la-diagnosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/222-bulimia-nervosa.html
Cordiali saluti
la diagnosi di anoressia nervosa richiede necessariamente il criterio del bmi al di sotto di una certa soglia. Tuttavia alterati comportamenti alimentari e un rapporto conflittuale con il cibo e con il proprio corpo sono spie che devono allarmare.
Se vuole, per farsi un'idea più completa, può leggere i seguenti brevi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/221-anoressia-nervosa-quali-sono-i-criteri-per-la-diagnosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/222-bulimia-nervosa.html
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 31/08/2010.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.