Binge eating e prescrizione farmacologica

Buongiorno,
da diversi anni soffro di DCA. Attualmente, sono afflitta da ricorrenti episodi di Binge Eating (frequenza 1-2 volte a settimana).
Tutto ciò si associa ad uno stato depressivo ed ansioso, a causa di insoddisfazioni lavorative e familiari. Per riuscire a "tamponare" la situazione, non essendo nelle condizioni di sostenere un'adeguata terapia psicologica, mi sono stati prescritti Pasaden (0,5 mg due volte al giorno) e Citalopram (5 gocce al giorno, da aumentare gradualmente fino ad un massimo di 10).
Volevo chiedere se questi dosaggi possano essere appropriati per consentirmi di riacquistare un minimo di serenità ma, allo stesso tempo, vorrei sapere se questi farmaci possano causare un aumento di peso, fatto che sicuramente nuocerebbe al mio stato mentale.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Il trattamento prescritto non ha indicazione specifica per il suo disturbo.

Chi ha fatto la prescrizione?

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Buongiorno e grazie della celere risposta.

In effetti è stato il mio medico di base a prescrivere questi farmaci. Credo che l'intento fosse più genericamente quello di placare la mia forte ansia. Come ho scritto in precedenza, non ho davvero modo di consultare uno specialista attualmente.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Ma non ha modo per quale motivo?
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Utente
Utente
Egregio dottore,

principalmente si tratta di una difficoltà di tipo economico: sono una lavoratrice precaria con contratto in scadenza e difficilmente posso sostenere l'onere di una terapia.

In secondo luogo, mi sposterò tra breve in un'altra città ma non mi è possibile sapere per quanto vi starò (al massimo si tratterà comunque di 12 mesi)né dove dovrò nuovamente trasferirmi al termine di questo periodo; ben sapendo che la psicoterapia necessita di tempi lunghi, non vedo come possa essermi utile iniziare un ciclo di cure per doverlo poi interrompere prematuramente.

Mi sembra di evincere che la terapia prescrittami non Le sembri adeguata. Nella mia estrema ignoranza in materia, ho supposto che, essendo l'ansia la responsabile dei miei attacchi di alimentazione compulsiva, l'assunzione di un ansiolitico avrebbe potuto giovarmi (almeno temporaneamente).

La ringrazio per le risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
I servizi psichiatrici di zona erogano prestazioni al solo costo del ticket se dovuto.

In ogni caso, l'indicazione ad una psicoterapia viene valutata in sede di visita.

L'utilizzo di un antidepressivo in questo modo puo' aumentare i sintomi che gia' lamenta, per questo motivo e' il caso di farsi visitare da uno psichiatra.
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Utente
Utente
Egregio dottore,

perdoni l'insistenza.

Se non sono stata male informata, mi è parso di capire che gli antidepressivi (es. Prozac) vengono somministrati anche a persone bulimiche allo scopo di diminuire proprio l'impulso ad abbuffarsi. Perciò mi sembrava che anche nel mio caso potesse avere senso.

Le ripropongo una domanda fatta anche in precedenza: esiste la possibilità che farmaci di questo tipo causino alterazioni del metabolismo con conseguente aumento ponderale?

Grazie di nuovo, spero di non essere eccessivamente pedante.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Mi pare di leggere che lei non abbia avuto una prescrizione di Prozac che comunque e' un trattamento per un disturbo alimentare specifico.

Lei ha avuto una prescrizione per un trattamento di "ansia" senza pero' che sia stata fatta una diagnosi appropriata, cosi' tanto per prescrivere un qualcosa, tra l'altro sottodose, per un motivo qualsiasi, senza un controllo di uno specialista.

L'aumento di peso con questi farmaci puo' essere possibile, ma non credo che questo sia il suo problema principale.

Lei sta solo rinviando la visita specialistica con il rischio di peggiorare ulteriormente la sua situazione.
[#8]
Utente
Utente
Ha perfettamente ragione, non mi è stato ordinato il Prozac in questo frangente, mentre mi era stato prescritto in passato per lo stesso problema, sotto suggerimento della psicoterapeuta che mi aveva in cura all'epoca.

La diagnosi che mi era stata fatta in quell'occasione era depressione e disturbo ossessivo-compulsivo. La situazione continua a non essere molto diversa, purtroppo. Questo è anche il motivo per il quale indugio rispetto ad una nuova terapia, ho provato tre diversi terapeuti e con nessuno di essi ho riscontrato tangibili miglioramenti.

Spero che questa spiegazione Le renda più chiara la mia storia pregressa, e soprattutto il fatto che non sono recalcitrante ed ottusa senza un qualsivoglia motivo.

Grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Il prozac avrebbe avuto una indicazione non di prima scelta sul disturbo ossessivo, pero'.

Mi pare che ci sia confusione.
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Utente
Utente
Non saprei come darLe torto. L'unica cosa che Le posso rispondere è che sono ben consapevole che non saranno dei farmaci a risolvere in maniera definitiva i miei disturbi; li avrei considerati solo un salvagente a cui appoggiarmi in questa fase di transizione da una città all'altra.

A questo punto mi chiedo se la "cura" possa nuocermi anziché farmi del bene. Immagino che Lei non mi possa consigliare la sospensione dell'assunzione dei farmaci ma solo, come del resto ha già fatto, di rivolgermi ad uno specialista.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
I farmaci sono utili se prescritti in modo appropriato, altrimenti sono inutili.
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