I miei sono sintomi dovuti ad attacchi
Salve, sono un ragazzo di 19 anni, da tempo ero affetto da sintomi come improvvisa tachicardia, palpitazioni, extrasistoli, sensazione di svenimento, nodo alla gola e sintomi analoghi. Dopo aver escluso qualsiasi patologia al cuore con esami specifici (ecocardiogramma) mi hanno detto che i miei sono sintomi dovuti ad attacchi di panico ed ansia! In effetti da due anni a questa parte ho avuto molte situazioni stressanti, mia sorella ha avuto un cancro e mio papà ha avuto problemi al cuore! Ora dovrò iniziare delle sedute da uno psicologo. Volevo solo sapere se un particolare stato ansioso può provocare anche delle extrasistoli. La ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
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Gentile utente,
La risposta alla domanda le sarebbe già stata data dal medico. Per extrasistole si intende un qualcosa di documentato con l'esame clinico e/o l'ecg, le extrasistoli possono essere avvertite in vario modo, solitamente con palpitazione (un battito forte fuori tempo, più forte del normale) oppure non avvertite.
La palpitazione intesa come battito veloce o pulsante puà corrispodnere a frequenza aumentata, a forza aumentata o anche a niente di alterato in termini di parametri cardiaci, cosa che accade non raramente durante un attacco di panico.
Se la diagnosi di panico è quella ipotizzata lo specialista di riferimento è lo psichiatra, il disturbo ha un suo standard farmacoterapeutico, altri aspetti possono richiedere interventi psicoterapici ma questo è da decidersi dopo l'inquadramento diagnostico.
La risposta alla domanda le sarebbe già stata data dal medico. Per extrasistole si intende un qualcosa di documentato con l'esame clinico e/o l'ecg, le extrasistoli possono essere avvertite in vario modo, solitamente con palpitazione (un battito forte fuori tempo, più forte del normale) oppure non avvertite.
La palpitazione intesa come battito veloce o pulsante puà corrispodnere a frequenza aumentata, a forza aumentata o anche a niente di alterato in termini di parametri cardiaci, cosa che accade non raramente durante un attacco di panico.
Se la diagnosi di panico è quella ipotizzata lo specialista di riferimento è lo psichiatra, il disturbo ha un suo standard farmacoterapeutico, altri aspetti possono richiedere interventi psicoterapici ma questo è da decidersi dopo l'inquadramento diagnostico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
di anomalo quindi ci sono gli attacchi di panico, quelli vanno curati. Non sono "niente", sono un disturbo nervoso noto e curabilissimo. Si associano al prolasso mitralico solitamente lieve per ragioni non chiare, se è questo il tipo di insufficienza riscontrata.
In ogni caso, il trattamento è disponibile e non c'è ragione perché sia omesso se il disturbo non si esaurisce spontaneamente a breve.
di anomalo quindi ci sono gli attacchi di panico, quelli vanno curati. Non sono "niente", sono un disturbo nervoso noto e curabilissimo. Si associano al prolasso mitralico solitamente lieve per ragioni non chiare, se è questo il tipo di insufficienza riscontrata.
In ogni caso, il trattamento è disponibile e non c'è ragione perché sia omesso se il disturbo non si esaurisce spontaneamente a breve.
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Prevedevo questo commento. E' un'associazione frequente, i pazienti con il panico solitamente eseguono accertamenti cardiologici, e facendogli viene loro notata questa caratteristica.
E' opportuno far fare una diagnosi medica psichiatrica e un trattamento specifico.
E' opportuno far fare una diagnosi medica psichiatrica e un trattamento specifico.
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![Attivo dal 2009 al 2013 Attivo dal 2009 al 2013](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/uomo.webp)
Ex utente
Infatti come le ho precedentemente detto a breve contatterò uno psicologo per fare delle sedute! Ho letto anche su internet che i sintomi degli attacchi di panico sono molteplici e a volte includono dolori che vengono solo a causa di forte ansia a stress come anche dolori al petto o tremore. Mi è stato di grande aiuto. La ringrazio, cordiali saluti
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Io mi riferivo ad uno psichiatra e ad una terapia. Uno psicologo comnuque non è medico e non può prescriverle farmacoterapie standard per un disturbo di panico.
Uno psichiatra puà orientarla anche in merito ad una psicoterapia eventuale, che non in ogni caso e genericamente incide sugli attacchi.
Uno psichiatra puà orientarla anche in merito ad una psicoterapia eventuale, che non in ogni caso e genericamente incide sugli attacchi.
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Se le hanno già consigliato (prescritto ?) di prendere lexotan si tratta di una misura temporanea, rapidamente efficace sull'ansia ma non risolutiva sul disturbo e comunque non preventiva degli attacchi.
Non "uso di farmaci", terapia con i farmaci per il panico che non sono gli ansiolitici.
Non "uso di farmaci", terapia con i farmaci per il panico che non sono gli ansiolitici.
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Gentile utente,
l'opinione della mamma è certamente benevola ma tecnicamente capirà che non è fondata. L'impiego a breve termine del lexotan (giorni) o non abituale non induce dipendenza, che comunque se significa "assuefazione" è un processo reversibile con sospensinoe graduale guidata dal medico stesso. Ma senza entrare in questo aspetto che al momento non sussiste, non vedo perché a 19 anni non ci si debba curare per una malattia. Non credo neanche che abbia senso dire che non è il caso di curarsi se non si conoscono le cure disponibili, come funzionano. Da cosa deriva quindi l'idea di andare dallo psicologo ? (non vale la pena solo quando si tratta di cure mediche ?)
l'opinione della mamma è certamente benevola ma tecnicamente capirà che non è fondata. L'impiego a breve termine del lexotan (giorni) o non abituale non induce dipendenza, che comunque se significa "assuefazione" è un processo reversibile con sospensinoe graduale guidata dal medico stesso. Ma senza entrare in questo aspetto che al momento non sussiste, non vedo perché a 19 anni non ci si debba curare per una malattia. Non credo neanche che abbia senso dire che non è il caso di curarsi se non si conoscono le cure disponibili, come funzionano. Da cosa deriva quindi l'idea di andare dallo psicologo ? (non vale la pena solo quando si tratta di cure mediche ?)
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Sì, ma questo che c'entra con il suo caso. In queste situazioni è bene non rimanere né con un farmaco in mano e senza la diagnosi, né con un consiglio e una prescrizione da autogestire di cui non si conoscono le caratteristiche. Questo è vero, ma il problema non sta nel farmaco, sta nell'uso, che è finito così probabilmente al di là della prescrizione, non secondo la prescrizione. Per questo è bene che le cure siano quelle specifiche e i farmaci sintomatici siano usati per come devono essere eventualmente - non sempre - usati.
In sostanza, se lei ha un disturbo di panico e lo cura è una direzione, se rimane con un po' di lexotan al bisogno, senza una cura e senza una diagnosi, è invece più probabile che poi magari spinto dall'aggravarsi del disturbo lo inizi a usare senza guida e ne diventi assuefatto.
In sostanza, se lei ha un disturbo di panico e lo cura è una direzione, se rimane con un po' di lexotan al bisogno, senza una cura e senza una diagnosi, è invece più probabile che poi magari spinto dall'aggravarsi del disturbo lo inizi a usare senza guida e ne diventi assuefatto.
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Ex utente
A volte avverto momenti di apparente tranquillità e spensieratezza ma subito dopo torna l'ansia. Mi sta venendo come la paura di uscire di casa perchè temo di avere un attacco! Scusi se la tartasso ma i sintomi comprendono anche il formicolio in metà della faccia? Perchè a volte averto un formicolio nella parte sinistra, dura poco, massimo 10 secondi e anche li penso al peggio. Ho fatto visita neurologica e risonanza magnetica senza mezzo di contrasto. tutto negativo
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 2.2k visite dal 22/08/2010.
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