Problemi nonna anziana

Gentili medici,

vengo a scrivervi per un problema relativo a mia nonna, 81 anni da compiere a settembre.
Purtroppo, nella prima parte di quest'anno è diventata totalmente cieca a causa di una trombosi che l'ha privata dell'unico occhio da cui vedeva (l'altro era già stato perso anni or sono a causa di un glaucoma). Ovviamente, non potendo più stare da sola, è assistita da una badante.
Il problema è che, da quando è diventata totalmente cieca, alcune paure che già covava (eccessivamente) quando stava bene, ad esempio il timore dei delinquenti, ora si sono esacerbate e rendono molto complessa la vita a chi le sta attorno. Più concretamente, ogni 2-3 minuti ripete a chi la assiste di controllare se la porta sia chiusa.
Poi, dice di non aprire subito quando qualcuno suona alla porta ma di chiedere sempre prima "Chi è?", e di fare attenzione che qualcuno non si intrufoli furtivamente in casa.
Poi, ha paura che la porta si chiuda improvvisamente a causa di colpi di vento, lasciando sul pianerottolo chi la assiste, e teme di rimanere sola in casa, e soprattutto, che si debba poi "salire sui tetti" per rientrare nell'appartamento. Il tutto ripetuto con un ritmo ossessivo martellante.
In famiglia mia zia è psichiatra, e dice che per il momento sta attendendo a somministrare una terapia psicofarmacologica perchè si tratta di una persona anziana, che sta già assumendo altri farmaci (5 colliri per abbassare la pressione degli occhi ed evitare l'insorgenza del dolore, pillola per la pressione, e non so se altro), e quindi teme eccessivi effetti collaterali.
Chiedo comunque cosa ne pensiate.

Grazie molte!