Una sintomatologia ansioso-depressiva

Egregi dottori, innanzitutto buongiorno. Vorrei esporVi un mio dubbio riguardo l'abbinamento benzodiazepine più uno o più antidepressivi in disturbi quali ansia, attacchi di panico, depressione etc. etc. Leggendo i vari consulti ho notato che tutti i professionisti psichiatri che rispondono su questo portale, raccomandano l'uso delle benzodiazepine per un periodo limitato scalandole lentamente fino a sospenderle. Ora non sò se questo faccia parte di un'esatto protocollo sulle cure psichiatriche, anzi sicuramente lo è, ma conosco tantissime persone che da anni, se non da una vita, fanno uso di questi farmaci e non li hanno mai nè abbandonati tanto meno scalati. Faccio un'esempio a me molto vicino: mia mamma all'età di 54 anni è "entrata" in menopausa ed ha cominciato a soffrire di una sintomatologia ansioso-depressiva; è stata visitata da uno psichiatra che le ha prescritto Mutabon ansiolitico, Halcion per indurre il sonno e Tavor. Beh ora mia mamma ha 75 anni e da allora la cura non l'ha mai smessa e lo psichiatra in questione non le ha mai fatto scalare o abbandonare il tavor quindi sono 21 anni che lo assume! Ho portato l'esempio di mia mamma ma come ho scritto sopra, conosco tante altre persone che sempre sotto prescizione medica, da anni e anni assumono chi Tavor, chi Lexotan, chi En, etc. senza mai interromperle.
Ecco perchè leggendo i vari consulti in merito, sono rimasto sconcertato per questo diverso modo di agire da parte di alcuni psichiatri rispetto ad altri riguardo le benzodiazepine. Ed è stato questo il motivo che mi ha spinto a registrarmi a questo sito per avere cortesemente una delucidazione su questi differenti "modi di agire" che possono apparire un pò controversi.
Nel ringraziarVi in anticipo per l'attenzione che porrete a questo mio dubbio, attendo gentilmente qualche chiarimento in merito.
Distinti saluti. Un nuovo utente.