Biliribuna alta ed uso farmaci
Ciao a tutti, volevo chiedere un parere. Allora sono un ragazzo di 21 anni che fra pochi giorni andrà da uno psichiatra per chiedere aiuto perchè l'ansia e il nervosismo mi stanno uccidendo. Però oggi ho fatto degli esami per conto mio ed è risultato che ho la bilirubina totale a 2.70, volevo sapere se magari con le benzodiazepine o con altri farmaci si può peggiorare lo saituazione.
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile utente,
la presenza di una bilirubina alta va valutata nel complesso, di solito e' associata ad una sindrome molto comune (gilbert) che non ha significato clinico patologico.
In ogni caso, faccia presente al suo psichiatra il problema portando in visione gli esami del sangue.
la presenza di una bilirubina alta va valutata nel complesso, di solito e' associata ad una sindrome molto comune (gilbert) che non ha significato clinico patologico.
In ogni caso, faccia presente al suo psichiatra il problema portando in visione gli esami del sangue.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta, vorrei aggiungere che anche il mio medico dice che ho quella sindrome quasi sicuramente e che per accertarlo dovrò fare degli esami. Ma sicuramente è quella perchè per il resto sto apposto, tutto regolare. Ma se fosse questa sindrome come quasi sicuramente sarà non ci sarebbero problemi? glielo chiedo perchè cerchi di capirmi volevo più di un parere.
grazie
grazie
[#3]
Gentile utente,
se lei avesse la sindrome di Gilbert non ci sarebbero problemi a effettuare delle terapie farmacologiche. Dovrebbe avere comunque degli accorgimenti in più rispetto a chi non ha lo stesso problema, tipo cercare di usare farmaci a basso impatto epatico e controllare più frequentemente i parametri di funzionamento epatico; ma sarà lo psichiatra a preoccuparsi di ciò.
Cordiali saluti
se lei avesse la sindrome di Gilbert non ci sarebbero problemi a effettuare delle terapie farmacologiche. Dovrebbe avere comunque degli accorgimenti in più rispetto a chi non ha lo stesso problema, tipo cercare di usare farmaci a basso impatto epatico e controllare più frequentemente i parametri di funzionamento epatico; ma sarà lo psichiatra a preoccuparsi di ciò.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#8]
Ex utente
Senta io la ri-grazio e tutto, ma mi sorge una domanda:"che cavolo avete creato a fare sto forum se tanto è tutto un dare ragione alla terapia del "collega"?. "certo se il collega ha deciso così, allora figurarsi se io posso avere una mia opinione", a me non interessa cosa ha detto il collega a me, io non è che chiedo al primo che capita, mi interessava sapere solo se dava noia al fegato, ma tanto ho gia capito che fra voi"colleghi" è tutto un pararsi il culo. Eh si visto che il mondo della psichiatra è tutto fatto da una serie d'errori, prima c'erano elettroshock e Loboptomie a tutta randa quando uno arriva con un disturbone un pò più grosso, ma anche ora dove pensa di essere arrivato il mondo della psichiatria? se ancora non si sa spiegare niente. Eh va beh, l'unica cosa che mi fa arrabbiare è la paura di mettervi in contrasto. Con questo chiudo e non voglio più risposte. Grazie.
[#9]
Gentile utente,
perchè non ha posto queste domande al suo specialista? Il collega che ha avuto modo di parlare con lei, di visitarla, di leggere le sue analisi, avrebbe avuto modo anche di rispondere ai suoi dubbi e alle sue perplessità.
Se ha ritenuto, in scienza e coscienza, di prescriverle la suddetta terapia, chi siamo noi per giudicare senza poter fare le stesse valutazioni? Le assicuro che il fatto di stare dietro un computer non è sinonimo di avere una sfera di cristallo, e il fatto di non ricevere giudizi sulla sua terapia è nei suoi confronti garanzia di correttezza, non scortesia. Se ritiene inutile la psichiatria è libero di non frequentare psichiatri e di non curarsi. Se non è soddisfatto del forum può cancellarsi, liberamente e gratuitamente, così come si è iscritto.
Cordiali saluti
perchè non ha posto queste domande al suo specialista? Il collega che ha avuto modo di parlare con lei, di visitarla, di leggere le sue analisi, avrebbe avuto modo anche di rispondere ai suoi dubbi e alle sue perplessità.
Se ha ritenuto, in scienza e coscienza, di prescriverle la suddetta terapia, chi siamo noi per giudicare senza poter fare le stesse valutazioni? Le assicuro che il fatto di stare dietro un computer non è sinonimo di avere una sfera di cristallo, e il fatto di non ricevere giudizi sulla sua terapia è nei suoi confronti garanzia di correttezza, non scortesia. Se ritiene inutile la psichiatria è libero di non frequentare psichiatri e di non curarsi. Se non è soddisfatto del forum può cancellarsi, liberamente e gratuitamente, così come si è iscritto.
Cordiali saluti
[#10]
Chissà perché molti utenti che postano in psichiatria si sentono legittimati a sparare a zero contro gli psichiatri.
Quando riteniamo che un trattamento non opportuno lo diciamo chiaramente, ed anche in quel caso piovono critiche.
Le risposte fornite sono sempre indicative ed in ogni caso vengono date sulla base di ciò che e' realmente rispondibile.
Avere un parere da qui non significa avere la possibilità di raccogliere pareri di altri medici per poi regolarsi sulla gestione della terapia.
Se pensa che il servizio reso sia inutile ringrazia con educazione e si cancella e non fa dissertazioni trite e ritrite su cose che non conosce e che scrive solo per il solito vociare per dare fiato alla bocca.
Quando riteniamo che un trattamento non opportuno lo diciamo chiaramente, ed anche in quel caso piovono critiche.
Le risposte fornite sono sempre indicative ed in ogni caso vengono date sulla base di ciò che e' realmente rispondibile.
Avere un parere da qui non significa avere la possibilità di raccogliere pareri di altri medici per poi regolarsi sulla gestione della terapia.
Se pensa che il servizio reso sia inutile ringrazia con educazione e si cancella e non fa dissertazioni trite e ritrite su cose che non conosce e che scrive solo per il solito vociare per dare fiato alla bocca.
[#11]
Ex utente
Io ho ringraziato, l'ho scritto sopra...........pensa che non le conosco è? perchè non è forse vero che prima lobotomie ed elettroshock erano usate per disturbi di cui non si riusciva a spiegarsi il percheè? o anche soltanto perchè non si sapeva come calmare il paziente? L'elettroshock sicuramente, la Lobotomia n, ma certo è stata la cosa più schifosa che la psichiatra potesse invetarsi. Oppure con gli schizofrenici che siccome non sapete come spiegare il disturbo giu neurolettici su neurolettici portando la persona al Parkison, tanto la psicoterapia con loro è inutile, giusto?. Con questo mica ho detto che l'ha fatte lei, ho solo detto che è sempre un difendersi l'uno con l'altro, "mai criticare il collega, per l'amor di Dio" peccato però che la gente legge, si informa, si documenta.........eh mica tutti sono uguali. Io il fiato alla bocca non lo do, ma se qui tanto alla fine s'arriva a dire:"se l'ha detto il suo medico......"allora tanto meglio era non aprire nemmeno sto forum? non le torna, ma il fatto è questo.......... comunque le rispondo io.....La Paroxetina a lungo andare può dare noia al fegato e alla lungo lungo andare porta anche al diabete, ma basta fare degli esami ogni tot ed ecco risolto il problema. Ma lei questo non lo può dire se no entra in contraddizione col collega, che comunque io c'ho parlato e per ora non mi aveva detto queste cose, anzi va di moda dire di non guardare internet, peccato che do un bel consiglio a tutti quelli che mi leggono: GUARDATELO INTENET CHE TROVATE NASCOSTO TUTTO QUELLO CHE GLI PSICHIATRI NON VI DICONO e se poi i vantaggi sono di più degli svantaggi la terapia va bene farla.
Ora la saluto e la ringazio per il tempo perso con me.
Ora la saluto e la ringazio per il tempo perso con me.
[#12]
Gentile signore,
rispondo al suo quesito in merito all'aspetto epatologico, non psichiatrico.
La maggior parte dei farmaci assunti per via orale giungono dopo assorbimento intestinale al fegato; molti farmaci sono metabolizzati dalle cellule del fegato, altri passano semplicemente oltre; non tutti i farmaci metabolizzati dal fegato lo sono nello steso modo. In particolare la paroxetina è metabolizzata dalle cellule del fegato, ma non dagli stessi enzimi usati per il metabolismo della bilirubina. Dunque non c'è interferenza tra l'incremento della bilirubina nella s. di Gilbert (che NON è una malattia) e il metabolismo della paroxetina.
Se la domanda è "può o no dare problemi al fegato la Paroxetina?", la risposta è sì, come tutti i farmaci metabolizzati dal fegato e che includono nel foglietto illustrativo questa possibilità di effetto collaterale indesiderato.
La prescrizione di un farmaco - in qualunque specialità - prevede che il medico che visita il paziente e fa la prescrizione si assuma la responsabilità della prescrizione in scienza e coscienza: dunque se lo psichiatra che le ha prescritto la terapia ha scelto questo farmaco, ha considerato il beneficio da fornirle, la scarsa probabiità di un danno e, conoscendo bene la farmacologia e la fisiologia, sa che con la s. di Gilbert non c'entra nulla.
Cordiali saluti.
rispondo al suo quesito in merito all'aspetto epatologico, non psichiatrico.
La maggior parte dei farmaci assunti per via orale giungono dopo assorbimento intestinale al fegato; molti farmaci sono metabolizzati dalle cellule del fegato, altri passano semplicemente oltre; non tutti i farmaci metabolizzati dal fegato lo sono nello steso modo. In particolare la paroxetina è metabolizzata dalle cellule del fegato, ma non dagli stessi enzimi usati per il metabolismo della bilirubina. Dunque non c'è interferenza tra l'incremento della bilirubina nella s. di Gilbert (che NON è una malattia) e il metabolismo della paroxetina.
Se la domanda è "può o no dare problemi al fegato la Paroxetina?", la risposta è sì, come tutti i farmaci metabolizzati dal fegato e che includono nel foglietto illustrativo questa possibilità di effetto collaterale indesiderato.
La prescrizione di un farmaco - in qualunque specialità - prevede che il medico che visita il paziente e fa la prescrizione si assuma la responsabilità della prescrizione in scienza e coscienza: dunque se lo psichiatra che le ha prescritto la terapia ha scelto questo farmaco, ha considerato il beneficio da fornirle, la scarsa probabiità di un danno e, conoscendo bene la farmacologia e la fisiologia, sa che con la s. di Gilbert non c'entra nulla.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#13]
Ex utente
La ringrazio dr Alessandro Scuotto molto gentile, disponibile e finalmente qualcuno che mi ha chiarito le idee veramente, come dovrebbero fare tutti i dottori, invece di atteggiarsi a chissà che cosa perchè hanno una laurea. La ringrazio ancora e ritiro i ringraziamenti a quegli altri due. Ah Dr. Francesco Saverio Ruggiero è inutile che mette sotto il suo nick: psicoterapeuta, psichiatra, psicologo, perchè lei psicologia=0 e gliel'ho messo anche nei voti, ah la prego quando mi rileggera di non venirmi a rispondere, perchè non ho bisogno di consigli inutili.
[#15]
Gentile utente,
la preghiamo di mantenere un tono ed un modo di rapportarsi con i professionisti di questo sito, un po' più rispettoso.
I professionisti iscritti svolgono la loro attività in modo del tutto gratuito e sono a disposizione dell'utenza. Lei qui non sta pagando nulla e questa non è una visita specialistica.
Ci pare inoltre, che le sono state date risposte pertinenti, probabilmente non sono quelle che voleva lei, ma certamente non divergono dal senso del consulto che lei ha richiesto.
Legga le linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ e comprenderà i limiti di questo servizio. E se non è soddisfatto non lo utilizzi, non la obblighiamo a rimanere registrato e non le costerà nulla cancellarsi, così come non le è costata nulla la registrazione.
Grazie e cordiali saluti,
staff@medicitalia.it
la preghiamo di mantenere un tono ed un modo di rapportarsi con i professionisti di questo sito, un po' più rispettoso.
I professionisti iscritti svolgono la loro attività in modo del tutto gratuito e sono a disposizione dell'utenza. Lei qui non sta pagando nulla e questa non è una visita specialistica.
Ci pare inoltre, che le sono state date risposte pertinenti, probabilmente non sono quelle che voleva lei, ma certamente non divergono dal senso del consulto che lei ha richiesto.
Legga le linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ e comprenderà i limiti di questo servizio. E se non è soddisfatto non lo utilizzi, non la obblighiamo a rimanere registrato e non le costerà nulla cancellarsi, così come non le è costata nulla la registrazione.
Grazie e cordiali saluti,
staff@medicitalia.it
[#16]
Ex utente
Non mi sembra che la sua risposta sia uguale a quella del Dottor Scuotto, perchè il suo collega mi ha chiarito la cosa mentre lei non mi ha chiarito proprio nulla. Poi comunque basta leggere e uno capisce chi mi ha chiarito l'argomento e chi no......... chi fa lo spavaldo e chi no........
Io non ce l'ho con lei perchè è uno psichiatra, ma perchè è come la maggioranza di voi altri psichiatri e cioè: "MAI e poi mai si critica il collega" e che diamine ma che succederà mai?..... anzi le dico che il mio psichiatra mi piace molto ma siccome in 40 minuti di seduta non si riesce a parlar di tutto alcune cose mi sono sfuggite e poi non sono uno che viaggia con la testa fra le nuvole, io chiedo e guardo. E comunque sa che quello che ho detto su la psichiatra(eletroshock, schizofrenia etc....) è tutto vero, lo sa benissimo. E concludo dicendo che lo vedo che è uno psichiatra ma non basta il foglietto di carta per essere chissà chi, perchè i pazienti che vengano da lei anche se hanno delle problematiche potrebbero avere un Q.I molto più elevato del suo. Ah e mi dimenticavo, non è che se uno mette:"saluti, distinti saluti, egregio signore" è educato, molte parole dette bene possono nascondere una cattiveria.
Distinti Saluti
X il moderatore: L'unica risposta appropriata è quella del dottor Scuotto che ringrazio molto, bastava rispondere a quella maniera. Io non ho intenzione di cancellarmi, so che non pago nulla, so che non costa nulla e per questo ringrazio LEI che è uno di quelli che si occupa del sito, ma se dentro c'è gente che secondo me è bene dirgli qualcosa.......beh io gliela dico e glielo direi pure in faccia se lo potessi vedere, senza nessun atto di chissà che cosa, perchè non ho mai messo una mano addosso a nessuno, ma la bocca ce l'ho..........
Io non ce l'ho con lei perchè è uno psichiatra, ma perchè è come la maggioranza di voi altri psichiatri e cioè: "MAI e poi mai si critica il collega" e che diamine ma che succederà mai?..... anzi le dico che il mio psichiatra mi piace molto ma siccome in 40 minuti di seduta non si riesce a parlar di tutto alcune cose mi sono sfuggite e poi non sono uno che viaggia con la testa fra le nuvole, io chiedo e guardo. E comunque sa che quello che ho detto su la psichiatra(eletroshock, schizofrenia etc....) è tutto vero, lo sa benissimo. E concludo dicendo che lo vedo che è uno psichiatra ma non basta il foglietto di carta per essere chissà chi, perchè i pazienti che vengano da lei anche se hanno delle problematiche potrebbero avere un Q.I molto più elevato del suo. Ah e mi dimenticavo, non è che se uno mette:"saluti, distinti saluti, egregio signore" è educato, molte parole dette bene possono nascondere una cattiveria.
Distinti Saluti
X il moderatore: L'unica risposta appropriata è quella del dottor Scuotto che ringrazio molto, bastava rispondere a quella maniera. Io non ho intenzione di cancellarmi, so che non pago nulla, so che non costa nulla e per questo ringrazio LEI che è uno di quelli che si occupa del sito, ma se dentro c'è gente che secondo me è bene dirgli qualcosa.......beh io gliela dico e glielo direi pure in faccia se lo potessi vedere, senza nessun atto di chissà che cosa, perchè non ho mai messo una mano addosso a nessuno, ma la bocca ce l'ho..........
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 12.5k visite dal 07/08/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.