Anni è entrata in depressione nel novembre scorso dopo un intervento di protesi al ginocchio

Egregio dott.,
mia suocera di 74 anni è entrata in depressione nel novembre scorso dopo un intervento di protesi al ginocchio. L'anno prima le è stato riscontrata l'artrite reumatoide e si sta curando con iniezione ogni 10 giorni con methotrexane. Era una donna molto attiva ed energica e prima l'artrite e poi la protesi l'hanno talmente avvilita che non fa più nulla è disinteressata a tutto, bugiarda e assente.
Portata da un primo psichiatra che aveva prescritto delle gocce di cipalex ma che l'hanno resa ancora di più apatica. Il secondo psichiatra voluto dalla figlia le ha tolto queste gocce e ha iniziato a somministrargli 60 mg
di cymbalta nel mese di aprile. Primo momento era migliorata un pò poi tornata apatica il medico a fine maggio ha aumentato la dose di 30mg.
C'è stato un miglioramento per un pò, poi circa tre settimane fa un peggioramento.
Chiamato il medico ha consigliato l'aumento di altri 30mg.
Questo non è stato fatto perchè la figlia non era d'accordo, anzi ieri si è peensata di diminuire la dose di 30mg. tornando così a 60mg. perchè è convinta che sia questo farmaco antidepressivo a renderla cosi apatica e svogliata in tutto.
Io non sono d'accordo perchè da varie indagini ho letto che prima di diminuire un antidepressivo bisogna trovare la quantità giusta e poi gradualmente diminuirla col parere del medico, perchè altrimenti si rischia di aggravare la situazione del malato ancora di più. conferma quello che ho detto?
Ritiene giusta la decisione di mia cognata di diminuire il farmaco di 30mg. senza il parere dello psichiatra. A cosa può andare incontro mia suocera?
cosa ci consiglia di fare? O ancora meglio cosa si può fare per ridare un pò di vita ad una donna che ha perso qualsiasi interesse e non esce di casa e si distende sul divano la maggior parte della sua giornata?
Spero di essere stata esauriente
In attesa di una sua risposta, cordialmente la saluto.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
le terapie fai da te sono sempre da evitare. Se non si considera la terapia attuale efficace si può chiedere un secondo parere ad un altro specialista, piuttosto che cimentarsi in aumenti e decrementi della terapia sulla base di opinioni personali (al 99% sbagliate).
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Sono state valutate le cause concomitanti per tali sintomi, per esempio la demenza senile?

https://wa.me/3908251881139
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Utente
Utente
Egregio dottore
è stata fatta una RMN ed è stata esclusa la demenza senile. C'erano delle ischemie piccole ma iniffluenti secondo un medico perchè normale per unsa persona ipertesa di 70 anni e non 74 prima ho commesso un errore di età. Lo psichiatra che l'ha in cura invece non le esclude queste ischemie ma non ci ha mai detto il suo parere in merito.
Il suo parere per le mie domande precedenti?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Ritengo insolito che un antidepressivo possa portare apatia se di apatia si tratta, la sonnolenza entro le prime settimane e' normale e la mancanza di risultati e' possibile fino alla quarta settimana.

Questi continui cambi rendono la situazione più confusionaria.
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Utente
Utente
Lei crede che un sonnifero come il lorezapan possa influire?
E' quello che prende mia suocera da mezza a una pastiglia da 1 mg. per notte.
Allora le chiedo visto, che mia suocera sta assumendo il cymbalta ormai da oltre tre mesi senza nessun risultato.....
Cosa consiglia di fare?
Grazie mille per la sua attenzione
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
In 3 mesi un antidepressivo dovrebbe iniziare a dare segnali di efficacia terapeutica. se ciò non avviene, la terapia andrebbe rivista. Il lorazepam può causare sensazioni simili a quelle che lei descrive per sua suocera, soprattutto in relazione all'età e al dosaggio. Se non altro potrebbe aggravare tale sintomatologia già presente per altri motivi.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per il suo consulto.
Ora abbiamo un idea di cosa fare.
In caso di bisogno la ricontatto.
Arrivederci e grazie