Qualche domanda sul citalopram
salve, ho 23 anni e sto assumendo mezza compressa (10 mg) di citalopram 20 mg da poco più di due mesi, per dei problemi di natura psicosomatica (colon irritabile, dermatite, alopecia psicogena per citare le maggiori) ma sto notando diversi effetti collaterali tra i quali sonnolenza, diminuizione della libido, sogni anomali, visione a volte offuscata, contrazioni muscolari involontarie, "tuffi" al cuore, strane macchioline rosse sui bicipiti e proprio oggi mi è comparso un livido sotto un occhio...
più che un farmaco mi sembra una bomba atomica, che crea più danni di quanti ne dovrebbe invece risolvere...vorrei sapere le seguenti cose:
1) dati i pericolosi effetti collaterali, non esiston dei rimedi naturali per aumentare i livelli di serotonina con la stessa efficacia del citalopram ma senza effetti collaterali? ad esempio integratori di triptofano...litio...rimedi a base di erbe...ecc
2) sul foglietto illustrativo si dice che non bisogna assumere alcol mentre si è in terapia col farmaco...ma nella pratica cosa significa? non posso bere nemmeno un bicchiere di vino o una birra con gli amici? premettendo che ho una resistenza all'alcol molto bassa, se mi ubriaco mentre sono in terapia cosa potrei rischiare?
3)nel caso non esistessero rimedi naturali o comunque meno invasivi del citalopram, qual'è la molecola più recente e selettiva e che presenta meno effetti collaterali di tutte tra gli ssri?
4) il mio medico mi ha preannunciato che allo scadere del sesto mese di cura se non dovessere esserci miglioramenti concreti, potrebbe chiedermi di raddoppiare la dose (20mg al giorno). dati gli effetti collaterali che ho riscotrato con il dosaggio di 10 mg, se aumentassi la dose, rischierei un aumento degli effetti collaterali? l'efficacia terapeutica tra 10 e 20 mg è cosi rilevante?
5) essendo uno studente volevo sapere se con l'uso prolungato che dovrò fare del citalopram rischio qualcosa in termini di capacità di apprendimento e memorizzazione, anche in vista di un eventuale aumento del dosaggio.
grazie mille.
più che un farmaco mi sembra una bomba atomica, che crea più danni di quanti ne dovrebbe invece risolvere...vorrei sapere le seguenti cose:
1) dati i pericolosi effetti collaterali, non esiston dei rimedi naturali per aumentare i livelli di serotonina con la stessa efficacia del citalopram ma senza effetti collaterali? ad esempio integratori di triptofano...litio...rimedi a base di erbe...ecc
2) sul foglietto illustrativo si dice che non bisogna assumere alcol mentre si è in terapia col farmaco...ma nella pratica cosa significa? non posso bere nemmeno un bicchiere di vino o una birra con gli amici? premettendo che ho una resistenza all'alcol molto bassa, se mi ubriaco mentre sono in terapia cosa potrei rischiare?
3)nel caso non esistessero rimedi naturali o comunque meno invasivi del citalopram, qual'è la molecola più recente e selettiva e che presenta meno effetti collaterali di tutte tra gli ssri?
4) il mio medico mi ha preannunciato che allo scadere del sesto mese di cura se non dovessere esserci miglioramenti concreti, potrebbe chiedermi di raddoppiare la dose (20mg al giorno). dati gli effetti collaterali che ho riscotrato con il dosaggio di 10 mg, se aumentassi la dose, rischierei un aumento degli effetti collaterali? l'efficacia terapeutica tra 10 e 20 mg è cosi rilevante?
5) essendo uno studente volevo sapere se con l'uso prolungato che dovrò fare del citalopram rischio qualcosa in termini di capacità di apprendimento e memorizzazione, anche in vista di un eventuale aumento del dosaggio.
grazie mille.
[#1]
Gentile utente,
Una medicina si introduce in base al tipo di disturbo. Questa è adeguata rispetto al tipo di diagnosi, funziona in ritardo di 3-4 settimane, inizialmente la situazione può anche peggiorare, diversi effetti collaterali iniziali tendono a regredire quando compare l'effetto desiderato sui sintomi.
Le considerazioni in merito alla tossicità sono fuori luogo, che il farmaco faccia "più male che bene" capirà che è un'affermazione paradossale. In realtà Lei sta valutando i primi giorni e trae conclusioni come se fossero questi i tempi, e non lo sono. Il tipo di disturbo di fondo (somatoforme, ansioso) è il perché le reazioni iniziali ad un farmaco come il citalopram sono di questo tipo.
Il discorso sulla serotonina è fuori luogo. Innanzitutto il farmaco non ha il suo effetto terapeutico perché aumenta la serotonina, anzi l'aumento corrisponde a questi primi effetti, l'effetto terapeutico si svolge secondo un meccanismo indiretto e ritardato.
I metodi "naturali" che hanno lo stesso effetto del farmaco che differenza farebbero ?
Detto questo, il farmaco è ancora sottodosato, ed esistono altre alternative, mentre invece la sua reazione sembra fobica. Aumentare la dose è corretto per ottenere l'effetto terapeutico, così come è corretto iniziare con mezze dosi per limitare queste prime fasi.
Semplicemente chiami lo psichiatra, gli faccia presente questi effetti iniziali e ne senta il giudizio.
Ognuno di noi tollera meglio alcuni farmaci, peggio altri, e non sono tutti della stessa classe quelli utili nel suo caso.
Una medicina si introduce in base al tipo di disturbo. Questa è adeguata rispetto al tipo di diagnosi, funziona in ritardo di 3-4 settimane, inizialmente la situazione può anche peggiorare, diversi effetti collaterali iniziali tendono a regredire quando compare l'effetto desiderato sui sintomi.
Le considerazioni in merito alla tossicità sono fuori luogo, che il farmaco faccia "più male che bene" capirà che è un'affermazione paradossale. In realtà Lei sta valutando i primi giorni e trae conclusioni come se fossero questi i tempi, e non lo sono. Il tipo di disturbo di fondo (somatoforme, ansioso) è il perché le reazioni iniziali ad un farmaco come il citalopram sono di questo tipo.
Il discorso sulla serotonina è fuori luogo. Innanzitutto il farmaco non ha il suo effetto terapeutico perché aumenta la serotonina, anzi l'aumento corrisponde a questi primi effetti, l'effetto terapeutico si svolge secondo un meccanismo indiretto e ritardato.
I metodi "naturali" che hanno lo stesso effetto del farmaco che differenza farebbero ?
Detto questo, il farmaco è ancora sottodosato, ed esistono altre alternative, mentre invece la sua reazione sembra fobica. Aumentare la dose è corretto per ottenere l'effetto terapeutico, così come è corretto iniziare con mezze dosi per limitare queste prime fasi.
Semplicemente chiami lo psichiatra, gli faccia presente questi effetti iniziali e ne senta il giudizio.
Ognuno di noi tollera meglio alcuni farmaci, peggio altri, e non sono tutti della stessa classe quelli utili nel suo caso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
la ringrazio per la sua risposta veloce ed accurata. mi chiedevo a questo punto com'è possibile che a distanza di due mesi i miei sintomi siano peggiorati, quando invece nel foglietto illustrativo si parla di un possibile peggiormento circoscritto nelle prime due settimane di utilizzo dopo il quale si ha l'effetto terapeutico.
lei in ultimo sostiene che non sono necessariamente gli ssri utili nel mio caso, secondo il suo parere dunque quali tipo di farmaci o princio attivo sarebbe più idoneo per me? grazie
lei in ultimo sostiene che non sono necessariamente gli ssri utili nel mio caso, secondo il suo parere dunque quali tipo di farmaci o princio attivo sarebbe più idoneo per me? grazie
[#3]
Gentile utente,
il farmaco è sottodosato, ovvero non raggiunge la soglia per l'effetto terapeutico a dose inferiore a 20 mg.
Mantenere un farmaco a dose inferiore alla media efficace significa tutto sommato non incidere sul disturbo e avere solo qualche effetto collaterale. In più, spesso i sintomi "filtrati" dal farmaco presente assumono caratteristiche diverse che la persona interpreta come "nuove" o "collaterali", invece può trattarsi del disturbo ancora attivo con il filtro del farmaco.
Non so quale tipo di farmaci sia più idoneo nel suo caso, in generale nella sua diagnosi possono essere impiegati antidepressivi di varia classe, vecchi e nuovi, o anche non antidepressivi.
il farmaco è sottodosato, ovvero non raggiunge la soglia per l'effetto terapeutico a dose inferiore a 20 mg.
Mantenere un farmaco a dose inferiore alla media efficace significa tutto sommato non incidere sul disturbo e avere solo qualche effetto collaterale. In più, spesso i sintomi "filtrati" dal farmaco presente assumono caratteristiche diverse che la persona interpreta come "nuove" o "collaterali", invece può trattarsi del disturbo ancora attivo con il filtro del farmaco.
Non so quale tipo di farmaci sia più idoneo nel suo caso, in generale nella sua diagnosi possono essere impiegati antidepressivi di varia classe, vecchi e nuovi, o anche non antidepressivi.
[#4]
Ex utente
quindi possiamo dire che continuando a prendere 10 mg di citalopram non faccio altro che farmi venire effetti collaterali senza effetto terapeutico...
riguardo alla questione dell'alcol citata nella mia domanda precedente cosa può dirmi invece?
2) sul foglietto illustrativo si dice che non bisogna assumere alcol mentre si è in terapia col farmaco...ma nella pratica cosa significa? non posso bere nemmeno un bicchiere di vino o una birra con gli amici? premettendo che ho una resistenza all'alcol molto bassa, se mi ubriaco mentre sono in terapia cosa potrei rischiare?
riguardo alla questione dell'alcol citata nella mia domanda precedente cosa può dirmi invece?
2) sul foglietto illustrativo si dice che non bisogna assumere alcol mentre si è in terapia col farmaco...ma nella pratica cosa significa? non posso bere nemmeno un bicchiere di vino o una birra con gli amici? premettendo che ho una resistenza all'alcol molto bassa, se mi ubriaco mentre sono in terapia cosa potrei rischiare?
[#5]
Gentile utente,
i foglietti illustrativi indicano tutte le situazioni a rischio ("non si consiglia etc etc), le pare che possano specificare o si possa specificare qui quanto può o non può bere, è una raccomandazione generica come la hanno quasi tutti i medicinali.
i foglietti illustrativi indicano tutte le situazioni a rischio ("non si consiglia etc etc), le pare che possano specificare o si possa specificare qui quanto può o non può bere, è una raccomandazione generica come la hanno quasi tutti i medicinali.
[#8]
Ex utente
Gent. Dott. Pacini sono passati circa 7 mesi dall'assunzione del citalopram, e oltre a sentirmi molto meglio a livello psico-fisico, volevo segnalarle uno strano effetto collaterale che sto riscontrando da diverso tempo;
mi capita quasi tutti i giorni di trovare la mia saliva "sporca" di sangue, a volte leggermente scura, a volte di un rosso acceso e addirittura a volte in mezzo alla saliva trovo anche dei piccoli grumi di sangue coagulato...pensavo fosse un effetto temporaneo ma ultimamente si ripete quasi giornalmente; allarmato ho riletto il foglietto illustrativo il quale dice che è possibile riscontrare: "problemi di sanguinamento come lividi o sanguinamento dalle pelle, macchie rossastre sulla pelle, sanguinamenti dall'intestino o dalla vagina". vorrei sapere se questo effetto collaterale sia "nella norma" e se sospendendo il farmaco esso scompaia in quanto non vorrei che questo sanguinamento possa a lungo andare causarmi dei problemi a livello dello stomaco. Naturalmente andrò dal medico il prima possibile per informarlo.
grazie mille.
mi capita quasi tutti i giorni di trovare la mia saliva "sporca" di sangue, a volte leggermente scura, a volte di un rosso acceso e addirittura a volte in mezzo alla saliva trovo anche dei piccoli grumi di sangue coagulato...pensavo fosse un effetto temporaneo ma ultimamente si ripete quasi giornalmente; allarmato ho riletto il foglietto illustrativo il quale dice che è possibile riscontrare: "problemi di sanguinamento come lividi o sanguinamento dalle pelle, macchie rossastre sulla pelle, sanguinamenti dall'intestino o dalla vagina". vorrei sapere se questo effetto collaterale sia "nella norma" e se sospendendo il farmaco esso scompaia in quanto non vorrei che questo sanguinamento possa a lungo andare causarmi dei problemi a livello dello stomaco. Naturalmente andrò dal medico il prima possibile per informarlo.
grazie mille.
[#9]
Gentile utente,
quel tipo di problemi sono teoricamente possibili, ma in presenza di fattori di sanguinamento di altro tipo, ad esempio lesioni che non si sono rimarginate, difetti della coagulazione, assunzione di altri medicinali che sono anticoagulanti.
Il farmaco da solo rende il sangue meno coagulabile, ma questo di solito non è un effetto "maggiore".
Si rechi sicuramente dal medico quanto prima, più che altro per evidenziare se vi fossero lesioni locali che - indipendentemente dal citalopram - sanguinano.
quel tipo di problemi sono teoricamente possibili, ma in presenza di fattori di sanguinamento di altro tipo, ad esempio lesioni che non si sono rimarginate, difetti della coagulazione, assunzione di altri medicinali che sono anticoagulanti.
Il farmaco da solo rende il sangue meno coagulabile, ma questo di solito non è un effetto "maggiore".
Si rechi sicuramente dal medico quanto prima, più che altro per evidenziare se vi fossero lesioni locali che - indipendentemente dal citalopram - sanguinano.
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Ex utente
Gent.mo Dott. Pacini, recandomi dal mio specialista per una visita di controllo, ha deciso visto gli scarsi successi dei cortisonici topici che ho utilizzato per contrastare l'alopecia areata incognita, di prescrivermi 3 iniezioni di kenacort da fare ogni 15 giorni, ma tutt’ora non le ho fatte in quanto vorrei un chiarimento circa uno degli effetti collaterali indicati nel foglietto illustrativo:
Nelle precauzioni per l’uso si dice che l’uso di anti-depressivi può esacerbare i disturbi mentali dati dal kenacort, io usando il citalopram 20mg da circa una anno come debbo comportarmi? lo devo sospendere? devo ridurre la dose? lo specialista sostiene che essendo solo 3 iniezioni, non dovrebbero esserci particolari problemi, gradirei un suo parere in merito.
grazie mille, cortesi saluti.
Nelle precauzioni per l’uso si dice che l’uso di anti-depressivi può esacerbare i disturbi mentali dati dal kenacort, io usando il citalopram 20mg da circa una anno come debbo comportarmi? lo devo sospendere? devo ridurre la dose? lo specialista sostiene che essendo solo 3 iniezioni, non dovrebbero esserci particolari problemi, gradirei un suo parere in merito.
grazie mille, cortesi saluti.
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Gentile utente,
Non si possono fornire indicazioni sull'assunzione o non assunzione di terapie. I medici che le prescrivono i farmaci vanno informati della sua situazione di salute e delle altre medicine che assume. Se non lo ha fatto al momento della visita è a loro che deve far riferimento per avere o meno conferma.
Non si possono fornire indicazioni sull'assunzione o non assunzione di terapie. I medici che le prescrivono i farmaci vanno informati della sua situazione di salute e delle altre medicine che assume. Se non lo ha fatto al momento della visita è a loro che deve far riferimento per avere o meno conferma.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 154k visite dal 03/08/2010.
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