Psicologo gratuito

Gentile utente,

Se deve avere informazioni sul San Filippo Neri interpelli la struttura.
ma quale sarebbe il problema ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

dunque, da un annetto a questa parte vivo in uno stato di continua agitazione.

l'anno scorso mi è capitato di cadere in paranoia da hiv, dopo che avevo avuto un rapporto durato 2 minuti, non protetto, con un ragazzo che non conoscevo benissimo.
fatto sta che non riuscivo più a vivere e continuavo a telefonare a questo ragazzo continuamente per sapere come stava...
quest'anno, invece, sono incappata in un ragazzo completamente folle, che mi ha raccontato di possedere una specie di maledizione che lo indurrebbe a bere sangue umano! l'assurda curiosità per questa sua personalità assurda mi ha indotto a frequentarlo per circa 3 settimane- un mese.
non lo sento da un mese, ma ho la paranoia che possa presentarmisi sotto casa per uccidermi, in più, nonostante un test hiv eseguito da entrambi e nonostante la nostra breve frequentazione, ho paura che mi abbia attaccato comunque qualche malattia.

so benissimo che le mie sono solo paure infondate, ma sono molto ricorrenti e affollano la mia mente per gran parte della mia giornata.


crede ci siano gli estremi per ricorrere a uno psichiatra?

Gentile utente,

riguardo al primo episodio, ricorda un meccanismo ossessivo (anche perché telefonare per sapere come stava aveva poco senso in sé per avere la risposta che cercava).

Nel secondo caso, più che di timori ingiustificati, direi che ha dei timori rispetto ad una persona con caratteristiche particolari, sia per le cose che racconta che per il discorso igienico-infettivo.

Perché avete eseguito entrambi il test hiv ?

Perchè volevo essere sicura che non avesse l'hiv.

Effettivamente, si è istaurato un meccanismo ossessivo con bisogno cieco di rassicurazioni.

sostanzialmente, mi sono fatta accompagnare a fare il test perchè non riuscivo ad affrontare la cosa da sola.

Il suo "bere sangue", sempre se è vero, risalirebbe a 2 anni fa. La mia paura è che questa persona sia andata con qualcun altro mentre ci frequentavamo e che abbia contratto qualcosa che poi mi avrebbe trasmesso per via sessuale...

Gentile utente,

Saprà bene, o forse no, che questi test non sono fotografie, forniscono risultati con un margine di ritardo. I dubbi che lei esprime possono averli tutti, incluse le coppie fisse, il che solitamente non giustifica il ricorso sistematico ai test.
Inoltre l'hiv non è l'unica malattia trasmissibile sessualmente.

Non è neanche chiaro se ha preso precauzioni anti-infettive o no.

Non ho preso precauzioni anti-infettive.

Al laboratorio dove abbiamo eseguito il test, dicono che quello eseguito da noi è definitivo a 4-6 settimane.

L'anno scorso ero convinta che il ragazzo con cui sono andata mi avesse voluta contagiare apposta, quest'anno invece sono convinta che il mio ex ragazzo sia gay, e che sia andato a letto con un prete che conosce, e che in due giorni che abbiamo litigato sia andato con qualcuno/a e mi abbia attaccato qualcosa nei 5 giorni successivi in cui abbiamo avuto rapporti.

Dice che i rischi li ho corsi?
Magari non altissimi, ma non credo sia normale tutto questo mio ricamarci sopra senza avere alcuna prova che siano successe le cose che suppongo.

Assume un trattamento farmacologico per questa sua fissazione?

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Mai stata da uno psichiatra. Quindi no.

"...ma non credo sia normale tutto questo mio ricamarci sopra senza avere alcuna prova che siano successe le cose che suppongo. "

Questa mi pare una osservazione sensata. Se vuole un parere tecnico su questo aspetto, e eventualmente un trattamento qualora vi fossero gli estremi, può rivolgersi ad uno psichiatra. Non so quali costi abbia in mente, comunque nel pubblico i costi saranno inferiori e ogni territorio ha la sua struttura CIM/CPS/CSM di riferimento, oltre che gli ospedali.

Ritiene urgente l'incontro con uno psichiatra/psicologo/psicoterapeuta o pensa che queste ossessioni possano risolversi da sole con una bella vacanza o semplicemente cercando di razionalizzare e non pensarci, autoconvincendomi che mi invento cose assurde?

Sa, è un anno che me le porto dietro però...

Ritornerò a Roma a ottobre.

Queste sono domande a vuoto, come potrà capire non si può stabilire qui un'urgenza o non urgenza visto che non si può fare diagnosi.

Rassicurarsi quando si ha ossessioni (se sono quelle) solitamente è inutile, a volte anche controproducente perché significa pensarci per scacciarle, ma sostanzialmente pensarci e quindi alimentarle come presenza nel cervello. In più non è sul piano dell'assurdità che si combattono quelle che sembrano ossessioni, è sulla modalità con cui vengono fuori.

Detto questo, la decisione è sua.

Grazie dottore. Cercherò di intervenire fino a quando non sarà veramente troppo.

Un'ultima cosa dottore, la sera si "attenuano" questi disturbi, la mattina invece mi sveglio con ansia e sensi di colpa, e le "paranoie" mi tornano.

Ha mai visto cose di questo tipo?

E' comune nelle patologie come la sua.

Non attenderei ancora e fari una visita psichiatrica.

Dottore, oggi sono andata all'Umberto I, ma non erano disponibili psicologi e gli psichiatri erano disponibili solo per le urgenze... e che quindi bisognava prendere appuntamento.

Però sinceramente avevo una certa "fretta" di parlare con qualcuno, perchè ero in profonda ansia, avevo paura di morire perchè mi è saltata in mente l'idea che il mio ex ragazzo si stia organizzando per uccidermi.