Ritorno ad avere paura
egregi e illustrissimi dottori scusate di nuovo il disturbo,sono quel ragazzo di 24 anni che ha assunto un neurolettico atipico e dopo averlo sospeso da circa sette otto mesi trova delle difficolta'nel raggiungere l'orgasmo;ho fatto anche le analisi del sangue le quali sono tt risultate nella norma,i sintomi sono i seguenti;mancate erezioni mattutine che prima avevo e inoltre l'erezione riesco a raggiungerla manualmente ma nel momento in cui raggiungo l'orgasmo e'come se nn fossi soddisfatto come se non provassi piacere e il volume dello sperma risulta essere poco,volevo sapere se questi effetti erano dovuti al farmaco che ho assunto perche'io prima avevo una vita sessuale soddisfacente anche se mi masturbavo semplicemente avevo una voglia pazzesca mentre adesso la mia libido e'calata e anche l'adrenalina e'scesa come se fossi stanco nel masturbarmi;possibile che il medicinale in questione abbia modificato le mie funzioni sessuali?lo so che sono ripetitivo e quant altro pero'io noto queste differenze potrei avere un parere a riguardo sui farmaci neurolettici e la loro sospensione?grazie infinite e scusate ancora il disturbo
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Gentile utente,
visto che è consapevole della ripetitività non normale di queste domande, e che le risposte non le servono praticamente a niente, e che ripete ancora la questione della vecchia cura, deve spiegare di preciso il senso che avrebbe avere risposte già avute. Lei può essere ripetitivo, chi le risponde non trova senso però nel darLe sempre le stesse risposte.
Ponga la questione al suo psichiatra, ovvero più che i sintomi in questione che già conosce, il fatto che ha questa spinta a ripetere continuamente le stesse domande.
Può darsi che sia la cura attuale che la diagnosi in sé siano da rivedere.
visto che è consapevole della ripetitività non normale di queste domande, e che le risposte non le servono praticamente a niente, e che ripete ancora la questione della vecchia cura, deve spiegare di preciso il senso che avrebbe avere risposte già avute. Lei può essere ripetitivo, chi le risponde non trova senso però nel darLe sempre le stesse risposte.
Ponga la questione al suo psichiatra, ovvero più che i sintomi in questione che già conosce, il fatto che ha questa spinta a ripetere continuamente le stesse domande.
Può darsi che sia la cura attuale che la diagnosi in sé siano da rivedere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 31/07/2010.
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