Depressione maggiore e parkinsonismo in persona anziana

Salve, una persona che mi è molto cara soffre di depressione maggiore e ansia. Ne è sofferente da quasi 40 anni (la persona in questione ha oggi 76 anni) e da tutti questi anni viene curata da specialisti della materia. A queste patologie da ultimo si è aggiunta una forma di parkinsonismo da farmaci che ritengo (a vista) "galoppante". Attualmente assume Zyprexa da 5 mg (1/2 cpr la sera) 8 gocce di Elopram sempre la sera e 1/2 compressa di control da 2,5 mg anche questa la sera ed anche al bisogno non superando mai la quantità di 1 e 1/2 in totale. Spesso non riposa bene la notte ed il giorno è sedata e agitata contemporaneamnete visto che riesce a stare nello stesso posto solo per pochi monuti ed ultimamente è anche inappetente oltre ad apparire molto disinteressata a tutto. Vorrei aggiungere che in passato è stata curata con EN - REMERON - HALDOL - SEREUPIN ecc. Oggi si notano segni di demenza (anche se non sappiamo se ricondurli al suo stato depressivo che trasforma tutto in atteggiamenti psicotici o al parkinsonismo o altro). La mia domanda è la seguente: alla luce di quanto detto, pensate ci possa essere una cura che possa restituire a questa persona che soffe tantissimo almeno un pò di serenità? Inoltre, quando il parkinsonismo in una parsona anziana è di natura farmacologica può regredire adottando una terapia adeguata? O tutto questo è la normale evoluzione della malattia? Grazie infinite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il parkinsonismo di natura farmacologica è legato alla persistenza di farmaci parkinsonizzanti, attualmente sembra sia stato scelto un farmaco con bassa proprietà parkinsonizzante (zyprexa anziché haldol).
La cura non è per una depressione classica però, sembra più una cura per un disturbo bipolare o per una psicosi.
La diagnosi va chiarita altrimenti la scelta dei farmaci non sarà chiaramente impostata.
Le benzodiazepine in maniera continuativa non hanno un ruolo chiaro (control).
Gli effetti motori possono dipendere dal disturbo neurologico, e l'incapacità di star fermo o seduto può anch'essa essere un effetto secondario di alcune medicine, ma penso che i medici questo lo abbiano valutato.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Egregio Dottore, innanzi tutto la ringrazio infinitamente per la sua risposta. Siamo un pò scoraggiati e angosciati dalla situazione attuale anche perchè ci viene continuamente detto che andrà sempre peggiorando! Ok. Ma nel frattempo come dovremmo regolarci? I medici che la vedono, hanno in effetti pensato che la sua irriquietezza possa essere un qualche effetto secondario di alcune medicine ed in effetti le sono state tolte (lyrica e sereupin che prendeva da circa 2 anni oltre alle altre che le ho detto in precedenza e che sono rimaste). Fattostà che la persona chiede di consultare medici (nonostante il suo stato è ancora combattiva ed ha voglia di stare meglio) non appena vede il medico (che sia il curante, lo specialista o la guardia medica) si tranquillizza anche se subito dopo tutto torna come prima. Avremmo tanto bisogno di un consiglio per muoverci nella direzione più giusta e appropriata e soprattutto possiamo ancora pensare che una più mirata terapia possa porre rimedio anche in parte a questa angosciante situazione? La ringrazio ancora tanto.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
sono state escluse patologie di origine neurologica? In effetti una persona che assume farmaci ad azione parkinsonizzante, non è detto che non possa soffrire di morbo di parkinson indipendentemente da questi, o di qualche altro tipo di patologia che possa indurre alterazioni motorie.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

gli aspetti motori potrebbero essere esclusiva questione di parkinson, ma la composizione attuale della cura non fa capire in maniera chiara quale sia il problema, perché non è la classica cura per una depressione.
Fate chiarire meglio questo punto così poi le scelte di farmaci da usare o di cui fare a meno seguiranno una logica diagnostica.
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Utente
Utente
Egregio Dottore,
le posso dire che la diagnosi che abbiamo da almeno 7 anni è di depressione maggiore.
Quali sono le sostanziali differenze tra maggiore e bipolare?
E se si tratta di diagnosi errata e quindi di cura non adeguata come ci consiglia di comportarci di fronte ai dottori che la curano?
Grazie per il suo tempo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Sostanzialmente, che il disturbo bipolare non è un disturbo depressivo, è una cosa diversa. Sul piano clinico, partendo dal fatto che entrambi possono comportare fasi di depressione, la differenza sta nel fatto che ci sono anche fasi di agitazione, per lo più nervoso-ostile o iperattiva-impulsiva. Nel parkinson non è infrequente come aspetto collaterale alle cure che vi siano fasi impulsive o agitate.
L'acatisia (non riuscire a star fermo) solitamente si distingue perché la persona se ne lamenta come aspetto a sé stante, se è agitata e di umore cupo solitamente si lamenta del complesso di uno stato di angoscia e incapacità di fermare pensieri o smania motoria, come se dovesse andare da qualche parte o fare qualcosa ma senza sapere cosa.
L'ipotesi nasce dal fatto che in terapia c'è zyprexa, farmaco antibipolare.
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Utente
Utente
Egregio dottore,
la ringrazio per tutti i chiarimenti che mi ha dato. Cominceremo subito con le indagini che ci ha consigliato. Le farò sapere nei prossimi giorni.
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Utente
Utente
Egregio dottore,
abbiamo fatto le indagini sul caso e a seguito di una nuova visita specialistica ci è stato detto in effetti che il disturbo della persona in questione è depressione di tipo bipolare. Ma ci è anche stato detto che deve essere sopraggiunto un qualche problema di natura neurologica che va indagato con mezzi appropriati (risonanza magnetica) che provvederemo a fare a breve. A seguito della visita specialistica si è ritenuto opportuno apportare delle variazioni alla terapia, queste sono: Depakin Crono da 500 la sera (abbiamo cominciato con 1, oggi siamo a 2 cpr), Trittico (15 gtt), 1 Ziprexa da 5 mg, 1/2 control da 2,5 mg (solo perchè assuefatta e non per effettiva necessità). Non sono tranquilla perchè ho visto dei cambiamenti che non mi piacciono, la persona non è affatto meno smaniosa, continua con la smaniosità anche la notte, si lamenta di stare male e chiede del medico. Oggi ha anche qualche difficoltà a deglutire e gli episodi di demenza sono più acuti. Come agisce questo nuovo farmaco (depakon)? Ed in quanto tempo? Può essere che il Trittico contrasti l'azione del depakin e non fa calmare la smaniosità? Perchè m'è sembrato di notare che dopo depakin si calma un pochino e che dopo il trittico e gli altri si agita di nuovo e ricominciano le smanie (il non stare ferma per più di 10 secondi nello stesso posto (letto-sedia e viceversa)e tutto questo ad oltranza fino al mattino successivo quando invece si addormenta per due/tre ore per poi ricominicare.
Ci sentiamo molto disorientati e di fronte ad un problema più grande di noi. Cosa si può fare, eventualmente, oltre a quello che abbiamo fatto e che faremo? Grazie infinite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

è passato troppo poco tempo per trarre conclusioni. La cura è coerente con la diagnosi.
La smania motoria non è sempre legata al disturbo bipolare, è presente anche nelle sindromi extrapiramidali che sono un altro problema.
Il problema di natura neurologica come è stato denominato ? Parkinsonismo ?
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Utente
Utente
Egregio Dottore,
chi ha visto la persona ha denominato "parkinsonismo" il disturbo neurologico, evidenziato da un notevole tremore diffuso tra mento, braccia e mani. Una risonanza magnetica che confermi o smentisca non è possibile farla poichè sia i centri privati che i convenzionati sono in ferie e nelle asl le liste d'attesa non danno spazio a speranze! Bisogna attendere almeno fino alla fine del mese! La ringrazio ancora tanto del suo tempo e dei suoi consigli che mi sono stati davvero molto utili. Grazie.
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