Disturbo bipolare e fobia sociale
Buongiorno a tutti sono un ragazzo di 23 anni a cui è stato diagnosticato il disturbo bipolare in seguito al quale mi sono stati prescritti il depakin 500mg 3 compresse al giorno mattina, pomeriggio, sera. Oltre al depakin mi è stato prescritto un antidepressivo il seroxat 20mg 2 compresse al giorno una al mattino e una al pomeriggio insieme al depakin.
E da 1 anno e sette mesi che seguo questa terapia, ma ciò non è servito ad evitare un' altra ricaduta con fase euforica nella quale mi sentivo come tanti dicono onnipotente parlavo ininterrottamente anche con gli estranei, avevo pensieri che scorrevano veloci nella mia mente, spese esagerate e tutte concentrate nella fase euforica, praticamente non dormivo, alterazione nella valutazione dei pericoli, non mi fermavo mai ero durante questa fase pieno di energie che non si esaurivano mai.
In seguito a questa fase c'è stata un fase di stabilizzazione dell'umore nella quale ho riacquisito lucidità e mi sono reso conto della fase euforica nella quale poteva anche finire male perchè non avevo la percezione del pericolo.
In seguito c'è stata la fase depressiva di breve durata.
Ma la cosa più invalidante anche questa diagnosticata è la fobia sociale ne soffro sin dall'infanzia ma è esplosa dopo il conseguimento del diploma.
Inizialmente intorno ai 12 anni si limitava alla conoscenza di nuove persone, ma con il passar del tempo e crescendo avendo maggior responsabilità e dovendo sbrigare le cose da solo e diventata invalidante.
Ho sempre avuto pochi amici e sono sempre gli stessi li conosco da 10 anni, ho paura di parlare al cellulare in presenza di altra gente, a volte anche con i miei amici mi sento a disagio, ho paura degli sguardi della gente, non esco come una persona normale la paura mi porta ad avere atteggiamenti da persona non normale, pazza, handicappata e me lo sono sentito dire in faccia da ragazzi più o meno della mia età estranei.
Sono arrivato al punto di chiudermi in casa ho paura persino ad affacciarmi dal balcone.
Sicuramente come mi ha detto la psicologa e il mio amico dipende dalla poca stima in me stesso, e dalla paura del giudizio altrui.
Sono terrorizzato quando esco sembra che devo andare in guerra, ho già trascorso 2 anni in casa 2006-2008 e ho ricominciato dopo un periodo in cui andava discretamente andavo in giro da solo a piedi senza avere un' ansia eccessiva, con la macchina anche fuori paese riuscivo ad essere autonomo ha chiudermi nuovamente in casa.
Recentemente sono andato alla visita psichiatrica e il dottore mi ha prescritto il seroquel 200mg una compressa alle 19.00.
Non so come uscirne dopo un lungo periodo di psicoterapia cognitivo-comportamentale e trattamento farmacologico sono di nuovo al punto di partenza trascorro le mie giornate tra il letto e la sedia non so fino a che punto sopporterò questa situazione questa non è vita mi sembra di essere ai domiciliari e la gente che mi circonda snobba questa malattia mentale la può capire solo chi la vive in prima persona.
E da 1 anno e sette mesi che seguo questa terapia, ma ciò non è servito ad evitare un' altra ricaduta con fase euforica nella quale mi sentivo come tanti dicono onnipotente parlavo ininterrottamente anche con gli estranei, avevo pensieri che scorrevano veloci nella mia mente, spese esagerate e tutte concentrate nella fase euforica, praticamente non dormivo, alterazione nella valutazione dei pericoli, non mi fermavo mai ero durante questa fase pieno di energie che non si esaurivano mai.
In seguito a questa fase c'è stata un fase di stabilizzazione dell'umore nella quale ho riacquisito lucidità e mi sono reso conto della fase euforica nella quale poteva anche finire male perchè non avevo la percezione del pericolo.
In seguito c'è stata la fase depressiva di breve durata.
Ma la cosa più invalidante anche questa diagnosticata è la fobia sociale ne soffro sin dall'infanzia ma è esplosa dopo il conseguimento del diploma.
Inizialmente intorno ai 12 anni si limitava alla conoscenza di nuove persone, ma con il passar del tempo e crescendo avendo maggior responsabilità e dovendo sbrigare le cose da solo e diventata invalidante.
Ho sempre avuto pochi amici e sono sempre gli stessi li conosco da 10 anni, ho paura di parlare al cellulare in presenza di altra gente, a volte anche con i miei amici mi sento a disagio, ho paura degli sguardi della gente, non esco come una persona normale la paura mi porta ad avere atteggiamenti da persona non normale, pazza, handicappata e me lo sono sentito dire in faccia da ragazzi più o meno della mia età estranei.
Sono arrivato al punto di chiudermi in casa ho paura persino ad affacciarmi dal balcone.
Sicuramente come mi ha detto la psicologa e il mio amico dipende dalla poca stima in me stesso, e dalla paura del giudizio altrui.
Sono terrorizzato quando esco sembra che devo andare in guerra, ho già trascorso 2 anni in casa 2006-2008 e ho ricominciato dopo un periodo in cui andava discretamente andavo in giro da solo a piedi senza avere un' ansia eccessiva, con la macchina anche fuori paese riuscivo ad essere autonomo ha chiudermi nuovamente in casa.
Recentemente sono andato alla visita psichiatrica e il dottore mi ha prescritto il seroquel 200mg una compressa alle 19.00.
Non so come uscirne dopo un lungo periodo di psicoterapia cognitivo-comportamentale e trattamento farmacologico sono di nuovo al punto di partenza trascorro le mie giornate tra il letto e la sedia non so fino a che punto sopporterò questa situazione questa non è vita mi sembra di essere ai domiciliari e la gente che mi circonda snobba questa malattia mentale la può capire solo chi la vive in prima persona.
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Gentile utente,
quale e' la sua domanda?
quale e' la sua domanda?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile utente,
il disturbo bipolare e' da considerarsi un disturbo che necessita di un trattamento cronico e continuativo.
In esattezza di diagnosi, il trattamento previsto e' con stabilizzatori del tono dell'umore, meno spesso con antidepressivi.
Nel corso del tempo e' possibile riconoscere i vari passaggi di fase di malattia che le possono consentire di migliorare alcuni aspetti della sua vita che comportano attualmente una problematica nella gestione delle fasi stesse.
Sempre e comunque con un trattamento farmacologico continuativo che non deve essere interrotto.
il disturbo bipolare e' da considerarsi un disturbo che necessita di un trattamento cronico e continuativo.
In esattezza di diagnosi, il trattamento previsto e' con stabilizzatori del tono dell'umore, meno spesso con antidepressivi.
Nel corso del tempo e' possibile riconoscere i vari passaggi di fase di malattia che le possono consentire di migliorare alcuni aspetti della sua vita che comportano attualmente una problematica nella gestione delle fasi stesse.
Sempre e comunque con un trattamento farmacologico continuativo che non deve essere interrotto.
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Utente
La fobia sociale e il problema principale che condiziona molto la mia vita ho già trascorso 2 anni della mia vita in casa 2006-2008 perchè come già le ho detto ho il terrore di uscire di casa di incrociare gli sguardi altrui provo un forte disagio temo il giudizio delle altre persone e mi sono sentito dire in faccia che sono tarato, che sono pazzo perchè la paura mi fa assumere atteggiamenti anormali tipo la risata nervosa, camminare a testa bassa, fissare le persone ect.
Con la psicoterapeuta abbiamo concordato una terapia cognitivo-comportamentale consigliata anche dallo psichiatra e cosi oltre ai farmaci dall'inizio del 2009 ho intrapreso tale terapia.
Con questa terapia abbiamo posto degli obbiettivi dal più semplice cioè l'uscire in macchina accompagnato fuori città al più difficile cioè uscire nel mio paese a piedi senza meta dopo tanta fatica e tanto tempo ho raggiunto la piena autonomia però recentemente sono ricaduto in una fase euforica seguita da una fase depressiva di breve durata in seguito alla quale sono praticamente tornato al punto di partenza.
Non esco più di casa ho paura persino ad affacciarmi dal balcone cosa posso fare?Come posso combattere la fobia sociale?
Con la psicoterapeuta abbiamo concordato una terapia cognitivo-comportamentale consigliata anche dallo psichiatra e cosi oltre ai farmaci dall'inizio del 2009 ho intrapreso tale terapia.
Con questa terapia abbiamo posto degli obbiettivi dal più semplice cioè l'uscire in macchina accompagnato fuori città al più difficile cioè uscire nel mio paese a piedi senza meta dopo tanta fatica e tanto tempo ho raggiunto la piena autonomia però recentemente sono ricaduto in una fase euforica seguita da una fase depressiva di breve durata in seguito alla quale sono praticamente tornato al punto di partenza.
Non esco più di casa ho paura persino ad affacciarmi dal balcone cosa posso fare?Come posso combattere la fobia sociale?
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La caratteristica della terapia cognitivo-comportamentale e' un trattamento che ha la caratteristica di avere un durata piuttosto breve.
Credo che la stia facendo per la fobia sociale e non per il disturbo bipolare, lei invece nel suo scritto fa un po' di confusione tra gli obiettivi del trattamento psicoterapeutico e il trattamento per il disturbo bipolare.
Deve un attimo scindere i due problemi e far capire meglio di quale parla.
In questo ultimo scritto li ha confusi.
Credo che la stia facendo per la fobia sociale e non per il disturbo bipolare, lei invece nel suo scritto fa un po' di confusione tra gli obiettivi del trattamento psicoterapeutico e il trattamento per il disturbo bipolare.
Deve un attimo scindere i due problemi e far capire meglio di quale parla.
In questo ultimo scritto li ha confusi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.5k visite dal 22/07/2010.
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Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.