Ipocondria?
Gentili dottori, vi scrivo nuovamente perchè negli anni si sono accumulate un po' di cose e non riesco + a capire in che direzione sto andando.
Nel 2008 a seguito di continue paure sul fatto di poter avere un tumore al cervello sono andata da uno psichiatra che mi ha diagnosticato DAP su base ipocondriaca (gli attacchi di panico erano situazionali: mi veniva mal di testa-->pensavo di avere un tumore al cervello-->mi veniva l'attacco).
Mi sono curata con una dose molto bassa di Cipralex (6gocce al g.) per un anno e qualche mese e sono stata bene. In accordo con lo psichiatra ho gradualmente sospeso. Dopo 6 mesi, in seguito forse anche al grande spavento per aver scoperto un nodulo tiroideo, ho avuto una ricaduta d'ansia (a fine dicembre 2009).
Inizialmente cercavo di gestirla cn la semplice psicoterapia, ma ho poi capito bene che i sintomi li riesci a gestire da solo solamente se sono lievi o assenti. Per cui ho ricontattato il mio psichiatra e a maggio 2010 ho ricominciato con cipralex 2010.
Alla visita gli ho raccontato del sintomo che + mi aveva spaventata durante gli attacchid i panico di fine dicembre: il senso di irrealtà, come se vivessi in un sogno o in un film. Questo senso di irrealtà mi era scaturito da un attacco di panico + forte degli altri, a seguito della visione (come vi avevo scritto in 1 precedente post) del film "Donnie Darko".
L'aver visto sullo schermo la sofferenza provocata dalla schizofrenia ha risvegliato in me una paura assurda del poter perdere il controllo della mia mente.
Per farla breve, all'inizio per i primi 3 mesi avevo continuamente sensazioni di irrealtà, mi sentivo proprio come se stessi vivendo in un sogno e avevo il dubbio di essere pazza, non lucida, di non riuscire a distinguere bene la realtà dal sogno.
In realtà sapevo cosa era reale e cosa no, ma la paura mi acciecava.
Ora, dopo 6 mesi, dopo 2 mesi di cura con cipralex a 12gocce al g, sto molto meglio. La maggior parte dei giorni non ci penso + non ho ansia nè panico, mi sto per laureare con profitto e faccio la mia vita normale e felice.
Però poi ci sono dei giorni in cui, non so come, l'irrealtà mi fa ancora paura. Ma non ho + le sensazioni di distacco che avevo mesi fa! Ho paura di potere avere il dubbio se tutto sia reale o no, che questo sia l'esordio di una malattia mentale, anche se lo psichiatra mi ha rassicurato che è "solo" ansia e l'ossessività del pensiero è dovuto all ipcoondria ancora "attiva" in me.
Dice che con questa cura ne uscirò del tutto.
Voi cosa pensate? Puo' essere che l'irrealtà di cui parlo ora non sia un sintomo dissociativo ma una fissazione?
Grazie...
Nel 2008 a seguito di continue paure sul fatto di poter avere un tumore al cervello sono andata da uno psichiatra che mi ha diagnosticato DAP su base ipocondriaca (gli attacchi di panico erano situazionali: mi veniva mal di testa-->pensavo di avere un tumore al cervello-->mi veniva l'attacco).
Mi sono curata con una dose molto bassa di Cipralex (6gocce al g.) per un anno e qualche mese e sono stata bene. In accordo con lo psichiatra ho gradualmente sospeso. Dopo 6 mesi, in seguito forse anche al grande spavento per aver scoperto un nodulo tiroideo, ho avuto una ricaduta d'ansia (a fine dicembre 2009).
Inizialmente cercavo di gestirla cn la semplice psicoterapia, ma ho poi capito bene che i sintomi li riesci a gestire da solo solamente se sono lievi o assenti. Per cui ho ricontattato il mio psichiatra e a maggio 2010 ho ricominciato con cipralex 2010.
Alla visita gli ho raccontato del sintomo che + mi aveva spaventata durante gli attacchid i panico di fine dicembre: il senso di irrealtà, come se vivessi in un sogno o in un film. Questo senso di irrealtà mi era scaturito da un attacco di panico + forte degli altri, a seguito della visione (come vi avevo scritto in 1 precedente post) del film "Donnie Darko".
L'aver visto sullo schermo la sofferenza provocata dalla schizofrenia ha risvegliato in me una paura assurda del poter perdere il controllo della mia mente.
Per farla breve, all'inizio per i primi 3 mesi avevo continuamente sensazioni di irrealtà, mi sentivo proprio come se stessi vivendo in un sogno e avevo il dubbio di essere pazza, non lucida, di non riuscire a distinguere bene la realtà dal sogno.
In realtà sapevo cosa era reale e cosa no, ma la paura mi acciecava.
Ora, dopo 6 mesi, dopo 2 mesi di cura con cipralex a 12gocce al g, sto molto meglio. La maggior parte dei giorni non ci penso + non ho ansia nè panico, mi sto per laureare con profitto e faccio la mia vita normale e felice.
Però poi ci sono dei giorni in cui, non so come, l'irrealtà mi fa ancora paura. Ma non ho + le sensazioni di distacco che avevo mesi fa! Ho paura di potere avere il dubbio se tutto sia reale o no, che questo sia l'esordio di una malattia mentale, anche se lo psichiatra mi ha rassicurato che è "solo" ansia e l'ossessività del pensiero è dovuto all ipcoondria ancora "attiva" in me.
Dice che con questa cura ne uscirò del tutto.
Voi cosa pensate? Puo' essere che l'irrealtà di cui parlo ora non sia un sintomo dissociativo ma una fissazione?
Grazie...
[#1]
Gentile utente
lei ha avuto una ricaduta perché il trattamento precedente non era al dosaggio adeguato e non e' stato protratto per i tempi necessari.
Anche ora 12 gocce potrebbero non essere sufficienti.
Guarda il video: Ipocondria: 3 errori da evitare
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Ho capito. Dovrei quindi ricontattare il mio psichiatra appena possibile e chiedergli di rivedere la terapia? non so perchè tenda ad andare sempre cosi piano con i dosaggi. Dice che sono molto reattiva e che il mio disturbo è lieve. Però io non sono del tutto serena, il che è segno che il problema ancora c'è.
Mi piacerebbe avere una vita serena, senza paura di essere pazza, di avere un tumore o la SM di turno. Anche se devo dire che ultimamente le mie paure ruotano spesso attorno a questa cosa dell'irrealtà.
Comincio anche a chiedermi quale sia lo scopo del capire le motivazioni che mi hanno portato ad avere questi sintomi. Dopo 2 anni di psicoterapia psicodinamica credo di avere capito xche e x come mi sono venuti questi sintomi e questa paura di perdere la mia intelligenza, la mia memoria, la mia mente. Ma tutto questo non pare avermi aiutato a superare il problema.
Io le chiedo, dottor Ruggiero, nella sua esperienza, un disturbo di Dap e ipocondria, dove il dap è sparito ma l'ipocondria rimane..lei come lo tratterebbe?
Farmaco e TCC?
Secondo la sua esperienza, lei crede che con la giusta terapia potrò mai guarire da questo problema?
Mi piacerebbe avere una vita serena, senza paura di essere pazza, di avere un tumore o la SM di turno. Anche se devo dire che ultimamente le mie paure ruotano spesso attorno a questa cosa dell'irrealtà.
Comincio anche a chiedermi quale sia lo scopo del capire le motivazioni che mi hanno portato ad avere questi sintomi. Dopo 2 anni di psicoterapia psicodinamica credo di avere capito xche e x come mi sono venuti questi sintomi e questa paura di perdere la mia intelligenza, la mia memoria, la mia mente. Ma tutto questo non pare avermi aiutato a superare il problema.
Io le chiedo, dottor Ruggiero, nella sua esperienza, un disturbo di Dap e ipocondria, dove il dap è sparito ma l'ipocondria rimane..lei come lo tratterebbe?
Farmaco e TCC?
Secondo la sua esperienza, lei crede che con la giusta terapia potrò mai guarire da questo problema?
[#4]
Gentile utente,
Concordo con il collega, sia circa il fatto che le dosi sono uno degli strumenti per completare la risposta, sia per il fatto che non si puà decretare la fine di un trattamento a priori. L'ipocondria sembra essere al centro del problema sia adesso che è minore, che quando inizia le cure, che è esplosiva o si esprime anche per crisi. L'oggetto cambia ma fissarsi su un sintomo psichico è la stessa cosa che fissarsi su uno somatico.
Io farei rivedere anche la diagnosi, ipocondria è una dizione corretta ma a livello psicopatologico a seconda del tipo di meccanismo si può capire meglio a che fascia di dosaggio ci si attende una risposta completa.
Concordo con il collega, sia circa il fatto che le dosi sono uno degli strumenti per completare la risposta, sia per il fatto che non si puà decretare la fine di un trattamento a priori. L'ipocondria sembra essere al centro del problema sia adesso che è minore, che quando inizia le cure, che è esplosiva o si esprime anche per crisi. L'oggetto cambia ma fissarsi su un sintomo psichico è la stessa cosa che fissarsi su uno somatico.
Io farei rivedere anche la diagnosi, ipocondria è una dizione corretta ma a livello psicopatologico a seconda del tipo di meccanismo si può capire meglio a che fascia di dosaggio ci si attende una risposta completa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
Ok, ricontatterò il mio psichiatra e gli chiederò di poter fissare un appuntamento.
"fissarsi su un sintomo psichico è la stessa cosa che fissarsi su uno somatico" --> è vero! non credevo esistesse anche una ipocondria del genere..e invece è proprio cosi.
La componente ossessiva è tipica dell'ipocondria o pensate che possa trattarsi di un DOC senza compulsioni e che, pertanto, richiederebbe un trattamento farmacologico diverso? Se cosi fosse, credo che il mio psichiatra se ne sarebbe accorto no?
"Io farei rivedere anche la diagnosi, ipocondria è una dizione corretta ma a livello psicopatologico a seconda del tipo di meccanismo si può capire meglio a che fascia di dosaggio ci si attende una risposta" --> si riferisce ad un eventuale DOC o ci sono tipi diversi di ipocondria che magari non conosco?
Grazie per il vostro tempo, trovo che questo sia un servizio molto utile!
"fissarsi su un sintomo psichico è la stessa cosa che fissarsi su uno somatico" --> è vero! non credevo esistesse anche una ipocondria del genere..e invece è proprio cosi.
La componente ossessiva è tipica dell'ipocondria o pensate che possa trattarsi di un DOC senza compulsioni e che, pertanto, richiederebbe un trattamento farmacologico diverso? Se cosi fosse, credo che il mio psichiatra se ne sarebbe accorto no?
"Io farei rivedere anche la diagnosi, ipocondria è una dizione corretta ma a livello psicopatologico a seconda del tipo di meccanismo si può capire meglio a che fascia di dosaggio ci si attende una risposta" --> si riferisce ad un eventuale DOC o ci sono tipi diversi di ipocondria che magari non conosco?
Grazie per il vostro tempo, trovo che questo sia un servizio molto utile!
[#6]
Gentile utente,
dovrebbe esserci un articolo sull'ipocondria in cui si fanno presente anche esempi di tipo psichico, qui nella sezione minforma, o ipocondria o disturbo ossessivo/ossesioni.
Il trattamento potrebbe comportare l'uso di farmaci simili, ma a dosaggio diverso a seconda della diagnosi.
dovrebbe esserci un articolo sull'ipocondria in cui si fanno presente anche esempi di tipo psichico, qui nella sezione minforma, o ipocondria o disturbo ossessivo/ossesioni.
Il trattamento potrebbe comportare l'uso di farmaci simili, ma a dosaggio diverso a seconda della diagnosi.
[#7]
Ex utente
L'ho letto, grazie :) molto interessante.
Lo psichiatra mi ha ripetuto, l'ultima volta, che non si tratta di DOC ma di ipocondria, forse xche la componente ossessiva è limitata alle malattie mentali.
L'ho contattato via mail x prendere un appuntamento per parlare della terapia farmacologica. A suo tempo mi disse che avremmo provato con 12mg, poichè ero molto ricettiva, e anche che il cipralex siccome ho aumentato la dose molto gradualmente (da 1mg a 12 in 3 mesi circa)ci avrebbe messo 1po' + del normale a dare il suo massimo effetto.
Mi chiedo se aumentando ancora avrei anche qualche effetto collaterale (aumento di peso?) o solo benefici, x ora nessun effetto collaterale!
Grazie del vostro tempo
Cordiali saluti
Lo psichiatra mi ha ripetuto, l'ultima volta, che non si tratta di DOC ma di ipocondria, forse xche la componente ossessiva è limitata alle malattie mentali.
L'ho contattato via mail x prendere un appuntamento per parlare della terapia farmacologica. A suo tempo mi disse che avremmo provato con 12mg, poichè ero molto ricettiva, e anche che il cipralex siccome ho aumentato la dose molto gradualmente (da 1mg a 12 in 3 mesi circa)ci avrebbe messo 1po' + del normale a dare il suo massimo effetto.
Mi chiedo se aumentando ancora avrei anche qualche effetto collaterale (aumento di peso?) o solo benefici, x ora nessun effetto collaterale!
Grazie del vostro tempo
Cordiali saluti
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Gentile utente,
Il DOC può essere benissimo ipocondriaco come contenuto (ossessione di avere malattie, o meglio di avere il controllo delle proprie funzioni, cerebrali o non cerebrali che siano).
Un aumento graduale può essere utile, questo è decisamente graduale, comunque sì, aumentando così gli effetti si vedono a un mese ma dopo aver raggiunto almeno la dose minima efficace (10 mg).
Può esservi aumento di peso, anche se statisticamente questo farmaco negli studi clinici è di quelli considerati neutri.
Il DOC può essere benissimo ipocondriaco come contenuto (ossessione di avere malattie, o meglio di avere il controllo delle proprie funzioni, cerebrali o non cerebrali che siano).
Un aumento graduale può essere utile, questo è decisamente graduale, comunque sì, aumentando così gli effetti si vedono a un mese ma dopo aver raggiunto almeno la dose minima efficace (10 mg).
Può esservi aumento di peso, anche se statisticamente questo farmaco negli studi clinici è di quelli considerati neutri.
[#9]
Ex utente
Gentili dottori sono riuscita a ricontattare il mio psichiatra. Mi ha detto di portare cipralex da 12 a 15mg e valutare se ci sono effetti positivi nel giro di 4 settimane. Se cosi non fosse, aumenteremo fino a 20 e lui dice che starò bene.
Ne è cosi sicuro..io lo spero, xche da cio' che dice lui non ho un problema "grave" o una struttura di personalità particolarmente problematica.
Vedremo come va.
Grazie a tutti!!
Ne è cosi sicuro..io lo spero, xche da cio' che dice lui non ho un problema "grave" o una struttura di personalità particolarmente problematica.
Vedremo come va.
Grazie a tutti!!
[#15]
Ex utente
Cari dottori, vi scrivo per aggiornarvi sulla situazione: il mio psichiatra ha deciso di aumentare Cipralex a 20mg per 6 mesi e vedere come va. Così ho fatto, da un paio di settimane. A parte i primi gg in cui ho avuto un lieve aumento d'ansia e di pensieri, ora sembra tutto abbastanza liscio.
Vi chiedo solo: è "normale" che io stia bene del tutto (senza pensieri particolari, ansia, senso di irrealtà) per 3 settimane e poi vicino al ciclo mestruale mi vengano quei 3 o 4 giorni con ansia e pensieri? E' cosi spesso...anche gli anni passati quando facevo la cura precedente. C'entra col ciclo mestruale per caso?
Grazie
Vi chiedo solo: è "normale" che io stia bene del tutto (senza pensieri particolari, ansia, senso di irrealtà) per 3 settimane e poi vicino al ciclo mestruale mi vengano quei 3 o 4 giorni con ansia e pensieri? E' cosi spesso...anche gli anni passati quando facevo la cura precedente. C'entra col ciclo mestruale per caso?
Grazie
[#17]
Ex utente
Eccomi qua, cari dottori.
Ad oggi, 27 di settembre, è circa un mesetto/35 gg che ho alzato a 20mg (come prescritto dal mio psichiatra)il Cipralex.
Ora sto bene la maggiorparte dei giorni.
Mi sembra che le ossessioni e le ipocondrie varie non mi appartengano +. Tutte tranne, ogni tanto, la paura della derealizzazione.
E' mai possibile che, pur capendo bene che sono sveglia, abbia a volte (ripeto, pochissimo ora e spesso vicino al ciclo mestruale o a metà ciclo) paura di poterlo non capire...come se a volte facessi le cose ma aspettassi da un momento all'altro di essere "chiamata" da qualcuno per essere svegliata?
E' una sensazione assurda e io vi chiedo: che cosa puo' essere? Un'ossessione? Una fobia o solo uno "strascico" di quel che ho passato negli ultimi mesi in merito a DAP e ipocondria? Vi sono mai capitati pazienti con questo problema'?
P.s. Vedrò il mio psichiatra solo tra 2 settimane perchè è in ferie, x questo mi sono rivolta nuovamente a voi.
Grazie!
Ad oggi, 27 di settembre, è circa un mesetto/35 gg che ho alzato a 20mg (come prescritto dal mio psichiatra)il Cipralex.
Ora sto bene la maggiorparte dei giorni.
Mi sembra che le ossessioni e le ipocondrie varie non mi appartengano +. Tutte tranne, ogni tanto, la paura della derealizzazione.
E' mai possibile che, pur capendo bene che sono sveglia, abbia a volte (ripeto, pochissimo ora e spesso vicino al ciclo mestruale o a metà ciclo) paura di poterlo non capire...come se a volte facessi le cose ma aspettassi da un momento all'altro di essere "chiamata" da qualcuno per essere svegliata?
E' una sensazione assurda e io vi chiedo: che cosa puo' essere? Un'ossessione? Una fobia o solo uno "strascico" di quel che ho passato negli ultimi mesi in merito a DAP e ipocondria? Vi sono mai capitati pazienti con questo problema'?
P.s. Vedrò il mio psichiatra solo tra 2 settimane perchè è in ferie, x questo mi sono rivolta nuovamente a voi.
Grazie!
[#18]
"Mi sembra che le ossessioni e le ipocondrie varie non mi appartengano +. Tutte tranne, ogni tanto, la paura della derealizzazione."
In pratica si è data da sola una risposta possibile. Il dubbio sulle proprie funzioni rientra però in un meccanismo simile. Per cui, il bisogno di accertare e rassicurarsi sulle cose può andare da cose possibili in natura (avere una malattia) a cosa assurde (tipo quale è il mio nome o sono vivo o morto), le seconde sono avvertite come assurde ma provocano uguale disagio.
Il pensiero ripetitivo sulla realtà più ovvia, che non è pensata ma semplicemente, di default (essere sveglio ad esempio) genera spesso una sensazione di straniamento.
Ad un mese dalla cura ha ottenuto un miglioramento, questo è il dato principale.
In pratica si è data da sola una risposta possibile. Il dubbio sulle proprie funzioni rientra però in un meccanismo simile. Per cui, il bisogno di accertare e rassicurarsi sulle cose può andare da cose possibili in natura (avere una malattia) a cosa assurde (tipo quale è il mio nome o sono vivo o morto), le seconde sono avvertite come assurde ma provocano uguale disagio.
Il pensiero ripetitivo sulla realtà più ovvia, che non è pensata ma semplicemente, di default (essere sveglio ad esempio) genera spesso una sensazione di straniamento.
Ad un mese dalla cura ha ottenuto un miglioramento, questo è il dato principale.
[#19]
Ex utente
Lei pensa, secondo la sua esperienza e con gli ovvi limiti di un consulto online, che continuando la terapia con cipralex 20mg e la psicoterapia potrò guarire? Nel senso di migliorare ulteriormente e non pormi + dubbi di quel tipo?
Cosa devo fare se mi viene quel dubbio, a parte continuare a fare le cose di sempre e ignorarlo?
Il cipralex dopo quanto esplica il suo max effetto terapeutico? Cioè: dopo 1 mese a 20mg è questo il max beneficio che potrei ottenere?
Cosa devo fare se mi viene quel dubbio, a parte continuare a fare le cose di sempre e ignorarlo?
Il cipralex dopo quanto esplica il suo max effetto terapeutico? Cioè: dopo 1 mese a 20mg è questo il max beneficio che potrei ottenere?
[#20]
Gentile utente,
questo tipo di domande sono fini a se stesse, domande del tipo "cosa accadrà in futuro". Non si sa in anticipo e le statistiche sono inutili, la posizione che doveva prendere l'ha già presa, curarsi. Lei non può non avere i suoi sintomi, quindi la cura li controlla in automatico, e quel che ne rimane non è sotto il suo controllo così come non lo era quando i sintomi erano maggiori, soltanto che essendo meno "forti" i sintomi recedono più facilmente.
questo tipo di domande sono fini a se stesse, domande del tipo "cosa accadrà in futuro". Non si sa in anticipo e le statistiche sono inutili, la posizione che doveva prendere l'ha già presa, curarsi. Lei non può non avere i suoi sintomi, quindi la cura li controlla in automatico, e quel che ne rimane non è sotto il suo controllo così come non lo era quando i sintomi erano maggiori, soltanto che essendo meno "forti" i sintomi recedono più facilmente.
[#21]
Ex utente
Salve dottor Pacini. Dicendo "Lei non puo' non avere i suoi sintomi" intende dire che il farmaco li controlla e nulla rispetto ad essi è sotto il mio controllo? Cosa mi dice, allora della psicoterapia?
Dovrei aspettarmi che la cura farmacologica con Cipralex 20mg al giorno li annullasse del tutto o cosi posso già ritenermi soddisfatta e accontentarmi dei miglioramenti? Ogni tanto ho ancora il dubbio-non dubbio sul fatto di dire sono sveglia-o sogno. Quel che vorrei capire è: cosa devo aspettarmi dalla cura? Se funzionerà questo dubbio sparirà come gli altri che sono già spariti o potrebbe residuare? E, in questo, caso, la psicoterapia potrebbe fare il resto?
Spero di essere riuscita a spiegarmi!
Grazie
Dovrei aspettarmi che la cura farmacologica con Cipralex 20mg al giorno li annullasse del tutto o cosi posso già ritenermi soddisfatta e accontentarmi dei miglioramenti? Ogni tanto ho ancora il dubbio-non dubbio sul fatto di dire sono sveglia-o sogno. Quel che vorrei capire è: cosa devo aspettarmi dalla cura? Se funzionerà questo dubbio sparirà come gli altri che sono già spariti o potrebbe residuare? E, in questo, caso, la psicoterapia potrebbe fare il resto?
Spero di essere riuscita a spiegarmi!
Grazie
[#22]
Gentile utente,
la psicoterapia è un'altra tecnica per indurre il recesso dei sintomi mediante una stimolazione non mediata da una sostanza chimica (farmaco) ma con effetto ovviamente neurochimico. La psicoterapia può insegnarLe metodi per effetto dei quali i sintomi sono controllati, o allenando quelle parti di cervello che in automatico poi, allenate, contrasteranno l'insorgere dei sintomi. "impugnare i sintomi" e farli recedere con una qualche volontà che non risenta della loro interferenza è invece un altro concetto, di solito ci si controlla con sintomi che recedono da soli, o con parti di cervello che non ne risentono, ma quando la persona lamenta di "non farcela più" va da sé che questi meccanismi sono già stati utilizzati e non sono bastati, non è detto che non siano stati messi in atto.
Una cura può avere effetto variabile, quindi anche totale e completo. La combinazione di più metodi nelle forme che non rispondono bene è utile. Farsi domande in anticipo non è opportuno, si segue il decorso.
la psicoterapia è un'altra tecnica per indurre il recesso dei sintomi mediante una stimolazione non mediata da una sostanza chimica (farmaco) ma con effetto ovviamente neurochimico. La psicoterapia può insegnarLe metodi per effetto dei quali i sintomi sono controllati, o allenando quelle parti di cervello che in automatico poi, allenate, contrasteranno l'insorgere dei sintomi. "impugnare i sintomi" e farli recedere con una qualche volontà che non risenta della loro interferenza è invece un altro concetto, di solito ci si controlla con sintomi che recedono da soli, o con parti di cervello che non ne risentono, ma quando la persona lamenta di "non farcela più" va da sé che questi meccanismi sono già stati utilizzati e non sono bastati, non è detto che non siano stati messi in atto.
Una cura può avere effetto variabile, quindi anche totale e completo. La combinazione di più metodi nelle forme che non rispondono bene è utile. Farsi domande in anticipo non è opportuno, si segue il decorso.
[#24]
Ex utente
Caro dottor Pacini, da una settimana sto davvero bene :) e spero di continuare cosi.
Avrei una curiosità da porle, che mi sono dimenticata di chiedere al mio psichiatra xche in realtà non ho mai ritenuto che potesse essere un problema:
la notte, prima di addormentarmi, proprio nella fase di passaggio tra veglia e sonno -se sono molto stanca- sento dentro la mia mente delle parole o dei suoni, come campanellini o cose di questo genere..dico dentro la mia mente xche non le sento come se fossero provenienti dall'esterno, ma proprio dentro la mia mente, come "pensieri" a volume 1po' + alto!
Oppure ad occhi chiusi "immagino" immagini (scusi il gioco di parole) colorate, fiori, farfalle...tutto questo sempre e solo quando mi sto x addormentare e sono molto stanca.
Le ho sempre sentite, da che mi ricordi... possono essere allucinazioni ipnagogiche? E' un fenomeno patologico?
Avrei una curiosità da porle, che mi sono dimenticata di chiedere al mio psichiatra xche in realtà non ho mai ritenuto che potesse essere un problema:
la notte, prima di addormentarmi, proprio nella fase di passaggio tra veglia e sonno -se sono molto stanca- sento dentro la mia mente delle parole o dei suoni, come campanellini o cose di questo genere..dico dentro la mia mente xche non le sento come se fossero provenienti dall'esterno, ma proprio dentro la mia mente, come "pensieri" a volume 1po' + alto!
Oppure ad occhi chiusi "immagino" immagini (scusi il gioco di parole) colorate, fiori, farfalle...tutto questo sempre e solo quando mi sto x addormentare e sono molto stanca.
Le ho sempre sentite, da che mi ricordi... possono essere allucinazioni ipnagogiche? E' un fenomeno patologico?
[#26]
Ex utente
Cari dottori, sono stata dal mio medico di base che mi ha parlato "bene" degli Omega-3 come ricostituenti per questo cambio di stagione e mi ha detto anche che pare abbiano proprietà benefiche relativamente ai disturbi mentali (era un discorso generale sulle malattie mentali). E' una scoperta dimostrata scientificamente o sono "bufale"?
Non ci sono interazioni col Cipralex vero?
Grazie
Non ci sono interazioni col Cipralex vero?
Grazie
[#28]
Ex utente
Ha ragione,siccome sono stanca e 1po' dimagrita il mio medico di base ha detto che voleva consigliarmi gli omega3 (testuali parole sue)... per quanto riguarda l'efficacia sulle malattie mentali, non so proprio risponderle.. Chiedo a lei se è possibile un'azione degli omega3 su qualche meccanismo neuro-recettoriale o sono tutte "balle" :)
[#29]
Gentile utente,
Ma non capisco esattamente il nesso tra il dimagrimento, il fatto che soffre di ansia (per cui è già in cura) e l'uso degli omega-3 che avranno anche proprietà benefiche in alcune sindormi psichiatriche, ma in questo caso sarebbe opportuno che decidesse lo psichiatra. E' dimagrita adesso o lo era prima di iniziare la cura ?
Ma non capisco esattamente il nesso tra il dimagrimento, il fatto che soffre di ansia (per cui è già in cura) e l'uso degli omega-3 che avranno anche proprietà benefiche in alcune sindormi psichiatriche, ma in questo caso sarebbe opportuno che decidesse lo psichiatra. E' dimagrita adesso o lo era prima di iniziare la cura ?
[#30]
Ex utente
Sono dimagrita 1po' adesso (ma parliamo di un paio di chili non di +!! Secondo me sono in forma) ma anche perchè faccio sport 2 o 3 volte la settimana. Il mio medico di base tende a prescrivere sempre qualcosa per qualsiasi cosa le persone dicano. C'ero andata per farmi fare la ricetta del Cipralex e della pillola e mi ha chiesto: "come ti senti?" e io: "bene anche se sono un po' stanca, ho la laurea a breve, in + ho iniziato un'altra facoltà e ho ricominciato la palestra" ...e lei mi ha detto: "sai cosa potremmo fare? una cura di integratori, ti prescrivo gli omega-3 che hanno anche un effetto benefico sull'ansia".
TESTUALI PAROLE....
Ora non è che non mi fidi dei medici di base in generale, ma non sarebbe la prima volta che si comporta con pressapochismo con me!
In +, mi dice cose opposte rispetto al mio psichiatra: lui vorrebbe sospendere cipralex di qui alla primavera, iniziando a scalare da 20 a 15 dopo Natale, poi a 10 verso Gennaio per toglierlo in marzo (da fine agosto prendo 20mg). Lei invece, quando gliel'ho raccontato perchè me lo ha chiesto lei come andava la cura, ,mi ha detto che secondo lei cosi facendo rischio che la cura venga interrotta troppo presto e che io ci ricada. Però faccio anche psicoterapia, e anche questo credo sia da tenere in conto.. io per me posso anche andare avanti col cipralex a 20mg, ora sto molto meglio e problemi di collateralità non me ne dà!! Ma mi devo rimettere al parere del mio psichiatra, credo... no?
TESTUALI PAROLE....
Ora non è che non mi fidi dei medici di base in generale, ma non sarebbe la prima volta che si comporta con pressapochismo con me!
In +, mi dice cose opposte rispetto al mio psichiatra: lui vorrebbe sospendere cipralex di qui alla primavera, iniziando a scalare da 20 a 15 dopo Natale, poi a 10 verso Gennaio per toglierlo in marzo (da fine agosto prendo 20mg). Lei invece, quando gliel'ho raccontato perchè me lo ha chiesto lei come andava la cura, ,mi ha detto che secondo lei cosi facendo rischio che la cura venga interrotta troppo presto e che io ci ricada. Però faccio anche psicoterapia, e anche questo credo sia da tenere in conto.. io per me posso anche andare avanti col cipralex a 20mg, ora sto molto meglio e problemi di collateralità non me ne dà!! Ma mi devo rimettere al parere del mio psichiatra, credo... no?
[#31]
Gentile utente,
per una diagnosi di DAP una cura che duri meno di 2 anni può non prevenire le ricadute in maniera efficace. E' corretto scalare la dose nel corso dei mesi, in questo modo si ha tempo per verificare se c'è un peggioramento e tornare indietro.
per una diagnosi di DAP una cura che duri meno di 2 anni può non prevenire le ricadute in maniera efficace. E' corretto scalare la dose nel corso dei mesi, in questo modo si ha tempo per verificare se c'è un peggioramento e tornare indietro.
Questo consulto ha ricevuto 32 risposte e 7.5k visite dal 18/07/2010.
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