Sto diventando pazza e dipendente da farmaci???
Spero che un medico possa rispondermi perché sono seriamente preoccupata per la mia salute fisica e mentale. Ho 25 anni e in seguito ad un periodo della mia vita particolamente stressante (tesi di laurea,problemi economici, scoperta di avere una malattia cronica, il les, un lutto in famiglia) ho sviluppato un grave stato ansioso-depressivo molto forte(ansia, insonnia,inappetenza,vomito, dimagrimento, crisi di pianto, pensieri di morte e suicidio, attacchi di panico) e ho iniziato, sotto controllo psichiatrico, ad assumere 6 GOCCE DI ANSIOLIN ogni sera perché non riuscivo più a dormire. Gradualmente nel giro di 7 mesi sono arrivata a prenderne 30 ogni sera a cui la psichiatra ha aggiunto per 2 mesi lo ZOLOFT (ora interrotto perché mi dava forti sbalzi d'umore)e lo XANAX (3 cp al gg da 5 mesi).Proprio oggi la mia psichiatra ha messo a punto la mia nuova terapia, che consistererà d'ora in poi in: 750 mg di DEPAKIN AL GG (soffro di sbalzi d'umore MOLTO marcati, la mia psichiatra teme possa avere non ho capito che forma di disturbo bipolare), 3 cp da 0,25 MG di XANAX al gg e 30 gocce di ANSIOLIN la SERA. Sono molto preoccupata perché ormai sono 7 mesi che vado avanti a psicofarmaci, ho provato di mia iniziativa a non prendere l'ANSIOLIN delle sere in cui mi sembrava di poter dormire anche senza, ma ho subito accusato forte irritabilità, aggressività, intorpidimento delle gambe e delle braccia, formicolio...possibile che non possa più farne a meno e sia costretta ad andare avanti a imbottirmi di roba come una drogata? E poi mi chiedo: che effetti può avere sulla mia salute generale e sul mio sistema nervoso centrale e periferico l'assunzione di tutti questi farmaci per così tanto tempo? Prima che quest'incubo iniziasse ero una ragazza allegra, solare, brillante, dormivo fin troppo, ero una studentessa modello...ora faccio fatica a ricordare le cose dopo 10 minuti e non riesco a concentrarmi su nulla, per non parlare del fatto che sono perennemente arrabbiata, la mia vita sessuale,che non è mai stata delle migliori, è inesistente, sto mandando a rotoli rapporti importanti e rischio di perdere il lavoro a causa dei miei comportamenti "PARTICOLARI".Tornerò mai ad essere mai me stessa o finirò ricoverata in psichiatria? VI PREGO RISPONDETE, SONO VERAMENTE MOLTO MOLTO MOLTO PREOCCUPATA. GRAZIE DI CUORE.
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Gentile utente
in presenza di una appropriata diagnosi di disturbo bipolare il trattamento può essere appropriato, anche se non al dosaggio massimo, e consentirle di svolgere nuovamente i compiti che svolgeva prima della malattia.
in presenza di una appropriata diagnosi di disturbo bipolare il trattamento può essere appropriato, anche se non al dosaggio massimo, e consentirle di svolgere nuovamente i compiti che svolgeva prima della malattia.
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Gentile utente,
La terapia attuale sembra pensata per un disturbo dell'umore di tipo bipolare. L'uso di due benzodiazepine insieme non è che abbia molto senso, anche perché vi è assuefatta (dopo circa 1 mese), quindi il loro ruolo terapeutico è estinto o quasi, e invece possono peggiorare il controllo dell'ansia. La sospensione brusca di una delle due induce una crisi d'astinenza, che si evita semplicemente riducendole sotto guida medica con opportuna gradualità. Non prenda iniziative da solo ma si faccia quindi consigliare dal medico.
La terapia attuale sembra pensata per un disturbo dell'umore di tipo bipolare. L'uso di due benzodiazepine insieme non è che abbia molto senso, anche perché vi è assuefatta (dopo circa 1 mese), quindi il loro ruolo terapeutico è estinto o quasi, e invece possono peggiorare il controllo dell'ansia. La sospensione brusca di una delle due induce una crisi d'astinenza, che si evita semplicemente riducendole sotto guida medica con opportuna gradualità. Non prenda iniziative da solo ma si faccia quindi consigliare dal medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Ringrazio di cuore gli specialisti che mi hanno tempestivamente risposto. In questo momento la mia preoccupazione più grande concerne gli effetti collaterali legati all'assunzione di questi farmaci per un periodo di tempo così lungo(ANSIOLIN 30 gt al gg da 7 mesi, XANAX, 2-3 cp al gg da 7 mesi, DEPAKIN 1cp e mez, ovvero 750 mg, da 2 settimane). Io noto questi "sintomi" che non so come spiegarmi:
-fortissima caduta di capelli (non ho mai visto niente del genere, mi cadano centinaia di capelli ogni giorno e quando li lavo perdo intere ciocche);
-non ricordo cose che mi vengono dette anche a distanza di un minuto, per questo sul lavoro devo sempre scrivere TUTTO, anche le cose più banali, perché non appena attacco il telefono con una persona mi capita di non ricordare nemmeno che cosa ci siamo detti;
- ho vuoti di memoria, mi capita ad esempio di andare in un posto per fare qualcosa e quando ci arrivo non mi ricordo perché ci sono andata;
- non riesco a concentrarmi e ad imparare anche cose semplicissime, memorizzare un numero di telefono è diventata un'impresa per me;
- intorpidimento degli arti;
- giramenti di testa, stordimento;
- inappetenza e dimagrimento.
Premetto che ho fatto una visita neurologica con elettromiografia 2 anni fa ed era tutto più che normale.Sarei grata ad un medico che volesse dirmi se questi sintomi possono dipendere dall'assunzione dei suddetti farmaci da molti mesi ormai perché ho molta paura di esserne ormai divenuta dipendente e di doverli prendere per sempre. Sono disperata alla sola idea di non tornare mai più ad essere la persona che ero prima che questo incubo iniziasse, non riesco a capire dove sia finita la ragazza che ero fino a settembre-ottobre dello scorso anno e ci soffro tantissimo perché non mi sento più me stessa e ho paura per la mia salute fisica e mentale. GRAZIE MILLE.
-fortissima caduta di capelli (non ho mai visto niente del genere, mi cadano centinaia di capelli ogni giorno e quando li lavo perdo intere ciocche);
-non ricordo cose che mi vengono dette anche a distanza di un minuto, per questo sul lavoro devo sempre scrivere TUTTO, anche le cose più banali, perché non appena attacco il telefono con una persona mi capita di non ricordare nemmeno che cosa ci siamo detti;
- ho vuoti di memoria, mi capita ad esempio di andare in un posto per fare qualcosa e quando ci arrivo non mi ricordo perché ci sono andata;
- non riesco a concentrarmi e ad imparare anche cose semplicissime, memorizzare un numero di telefono è diventata un'impresa per me;
- intorpidimento degli arti;
- giramenti di testa, stordimento;
- inappetenza e dimagrimento.
Premetto che ho fatto una visita neurologica con elettromiografia 2 anni fa ed era tutto più che normale.Sarei grata ad un medico che volesse dirmi se questi sintomi possono dipendere dall'assunzione dei suddetti farmaci da molti mesi ormai perché ho molta paura di esserne ormai divenuta dipendente e di doverli prendere per sempre. Sono disperata alla sola idea di non tornare mai più ad essere la persona che ero prima che questo incubo iniziasse, non riesco a capire dove sia finita la ragazza che ero fino a settembre-ottobre dello scorso anno e ci soffro tantissimo perché non mi sento più me stessa e ho paura per la mia salute fisica e mentale. GRAZIE MILLE.
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Gentile utente,
Si presume che i farmaci suddetto siano stati dati per produrle un effetto complessivamente migliore rispetto a quello che produrrebbe il suo disturbo. Detto questo, alcuni degli effetti possono anche essere collaterali (la perdita dei capelli, che comunque così descritta si capisce poco, perché sembra improvvisa rispetto ad una cura che invece è in corso da tempo e di una gravità tale per cui in breve dovrebbe già essere senza capelli -perdita fortissima e a ciocche quanto può durare ?- , cosa che non credo sia così perché non dice questo).
La dipendenza da farmaci così come la esprime Lei non sussiste. L'unico aspetto da rivedere è l'assunzione di benzodiazepine, a cui certamente si assuefa dopo un mese di assunzione a dosi costanti, e che certamente non vi è difficoltà particolare a sospendere sotto guida medica. Non si comprende la ragione di assumerne due diverse insieme.
La tollerabilità dei medicinali si valuta con esami generali che presumo abbia fatto.
Il discorso sulla memoria potrebbe essere anche un problema di ossessività, la paura di dimenticare non è un problema di memoria ma spesso è espresso come tale e produce comportamenti affannosi che rubano spazio ai processi automatici di memorizzazione (o mi preoccupo e mi sforzo di memorizzare a comando, o memorizzo naturalmente).
Altri sintomi potrebbero essere compatibili con una fase d'umore "giù".
Per il resto questi aspetti deve farli presente al suo medico, se ritiene di dover modificare la cura lo farà.
Si presume che i farmaci suddetto siano stati dati per produrle un effetto complessivamente migliore rispetto a quello che produrrebbe il suo disturbo. Detto questo, alcuni degli effetti possono anche essere collaterali (la perdita dei capelli, che comunque così descritta si capisce poco, perché sembra improvvisa rispetto ad una cura che invece è in corso da tempo e di una gravità tale per cui in breve dovrebbe già essere senza capelli -perdita fortissima e a ciocche quanto può durare ?- , cosa che non credo sia così perché non dice questo).
La dipendenza da farmaci così come la esprime Lei non sussiste. L'unico aspetto da rivedere è l'assunzione di benzodiazepine, a cui certamente si assuefa dopo un mese di assunzione a dosi costanti, e che certamente non vi è difficoltà particolare a sospendere sotto guida medica. Non si comprende la ragione di assumerne due diverse insieme.
La tollerabilità dei medicinali si valuta con esami generali che presumo abbia fatto.
Il discorso sulla memoria potrebbe essere anche un problema di ossessività, la paura di dimenticare non è un problema di memoria ma spesso è espresso come tale e produce comportamenti affannosi che rubano spazio ai processi automatici di memorizzazione (o mi preoccupo e mi sforzo di memorizzare a comando, o memorizzo naturalmente).
Altri sintomi potrebbero essere compatibili con una fase d'umore "giù".
Per il resto questi aspetti deve farli presente al suo medico, se ritiene di dover modificare la cura lo farà.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 16/07/2010.
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