A chi rivolgersi ? (...potrei aver sbagliato specialità...)

Gent.mi Dottori,vi disturbo per chiedere il vs. parere per una questione che mi sta molto a cuore. Una mia carissima parente, sta soffrendo di…beh non saprei come definirla non essendo medico, ma qualcosa di vicino alla depressione: diciamo un periodo “buio” .E’ una ragazza di 34 anni, sposata con due bambini bellissimi. Purtroppo in passato ha sofferto di altri periodi “bui” come questo, ma è sempre riuscita a risollevarsi.
Ma in questo momento si è (forse) convinta di avere qualche male fisico che le impedisce di essere serena e vivere normalmente la sua vita.
Piccola premessa: avendo sofferto di cervicale, sembra sia stata da un medico che le ha fatto un’iniezione (sul collo, ma lei dice in testa) per aiutarla probabilmente a rilassare i muscoli ed alleviarle il dolore. Mi spiace non essere più precisa, ma questo è solo per farvi capire cosa ha “scatenato” questo suo malessere.
Da quell’episodio sembra essersi convinta che le abbiano iniettato qualcosa in testa che le abbia fatto “perdere il senno” . Dice di sentirsi continuamente angosciata, di non riuscire a liberarsi da questa “pesantezza”,di non riuscire a reagire. La segue uno psicologo, che ha detto che ha subito un “trauma psicologico” (questa puntura che le è stata fatta) e che poi ha condizionato tutto il resto. Credo stia prendendo dei farmaci omeopatici, per aiutarla a rilassarsi e per cercare di dormire (perché dorme poco)… Si fissa su piccoli particolari senza importanza e ne fa dei problemi … dice di sentire come se metà del suo cervello funzioni e l’altra no…. Si rende conto di perdersi per delle sciocchezze, ma allo stesso tempo dice di non poterci fare niente
Dice di non riuscire, di non aver voglia di sistemare la casa, di non sentire le forze (forse dovuto anche al fatto che non riposa a sufficienza).
Questo per chiedervi…a che tipo di specialista ci si può rivolgere? Uno psichiatra? Uno psicologo che la segua più assiduamente? Sono veramente preoccupata che possa peggiorare e diventi più difficile farla “uscire” . Noi parenti cerchiamo di spronarla a risollevarsi, di stare con i suoi bambini e di fare qualcosa con loro, ma ovviamente credo che ascolti 1/10 di quello che le diciamo.Scusatemi se mi sono dilungata, ma vorrei davvero poter fare qualcosa. Grazie infinite
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

gli elementi che riferisce denotano una situazione che sicuramente necessita di un approfondimento di tipo psichiatrico ( flessione del tono dell'umore, tendenze interpretative di tipo persecutorio, angoscia etc. ),

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Attivo dal 2006 al 2011
Ex utente
La ringrazio molto per il suggerimento Dr. Nicolazzo.