Psicofarmaci di diverse tipolpgie ed effetti a lungo termine sul cervello
Essendo un paziente che ha in cura il suo organo
più importante.Ossia il cervello vorrei sapere quali sono i meccanismi degli psicofarmaci attualmente in uso mediante un uso cronico.
Da quello che ho letto le benzodiazepine sono le uniche che agiscono sul sintomo ma non sono curative nel senso che calmano all'occorrenza ma il trattamento prolungato diventa inefficente e si sviluppa un effetto paradosso nel senso più ansia e deficit cognitivi nel lungo periodo.
Riguardo gli antidepressivi invece si dice l'opposto aumentano i sintomi della patologia trattata per poi andare pian pianino a sollevare l'umore e a ridurre l'ansia stabilmente.Si parla anche di un'effetto neuroprotettivo durante l'uso cronico.Io li ho usati ed effettivamente mi han dato questi risultati.Alla lunga come intervengono?
Antipsicotici tipici si dice che tolgano le allucinazioni e i delirii psicotici ma inducono una sorta di appiattimento emotivo e hanno effetti collaterali molto forti tra cui quelli neurologici come parkinsonismi ecc... Qual'è il meccanismo possono lasciare danni specie neurocognitivi o di movimento?
Antipsicotici atipici a differenza dei tipici sono molecole relativamente nuove ben tollerate e con effetti collaterali minori.Anche se a onor del vero nel bugiardino sono descritti tutti gli effetti collaterali da neurolettici.Capisco però che chi soffra di psicosi abbia bisogno dell'effetto sedativo di questo farmaco.
Ma io che soffro di una depressione mascherata con tratti ossessivi specie ipocondriaci libido quasi assente come questi farmaci associati a un'antidepressivi possano aiutarmi?
Ho provato nella mia carriera il risperdal associato al maveral ed ero diventato una specie di ebete.Mi avevan provocato un'ansia estrema insonnia ci vedevo pure male e facevo una fatica bestia a pensare.Un vero e proprio demente.Quindi sono stati eliminati abbastanza in fretta e le cose si son normalizzate.
Mi chiedo secondo quale criterio viene prescritto un'antipsicotico a un'ansioso depresso che già di per se ha problemi cognitivi?
Per esempio ho letto che a basso dosaggio l'amilsulpride (deniban) a basso dosaggio stimolerebbe la dopamina inducendo volontà carica e motivazione nel depresso.
Ma allora perchè per questo scopo non vengono usati farmaci come il buproprione o certi antiparkinsoniani come il mirapexin.
Poi per esempio una droga come la cocaina sul breve periodo ingagliardisce il sistema dopaminergico inibendone il reuptake ma nel lungo periodo compromette seriamente le riserve di dopamina riducendo i consumatori a degli zombie.Esistono dei farmaci che facciano l'esatto contrario?Ossia che un uso cronico renda sessualmente attivissimi iperattenti ipermotivati disponibili e che ingagliardisca il sistema dopaminergico?
Che sia questo il meccanismo dei neurolettici?
Gli studi di neuroimmagine cosa dicono sull'effetto a lungo termine di questi farmaci?
più importante.Ossia il cervello vorrei sapere quali sono i meccanismi degli psicofarmaci attualmente in uso mediante un uso cronico.
Da quello che ho letto le benzodiazepine sono le uniche che agiscono sul sintomo ma non sono curative nel senso che calmano all'occorrenza ma il trattamento prolungato diventa inefficente e si sviluppa un effetto paradosso nel senso più ansia e deficit cognitivi nel lungo periodo.
Riguardo gli antidepressivi invece si dice l'opposto aumentano i sintomi della patologia trattata per poi andare pian pianino a sollevare l'umore e a ridurre l'ansia stabilmente.Si parla anche di un'effetto neuroprotettivo durante l'uso cronico.Io li ho usati ed effettivamente mi han dato questi risultati.Alla lunga come intervengono?
Antipsicotici tipici si dice che tolgano le allucinazioni e i delirii psicotici ma inducono una sorta di appiattimento emotivo e hanno effetti collaterali molto forti tra cui quelli neurologici come parkinsonismi ecc... Qual'è il meccanismo possono lasciare danni specie neurocognitivi o di movimento?
Antipsicotici atipici a differenza dei tipici sono molecole relativamente nuove ben tollerate e con effetti collaterali minori.Anche se a onor del vero nel bugiardino sono descritti tutti gli effetti collaterali da neurolettici.Capisco però che chi soffra di psicosi abbia bisogno dell'effetto sedativo di questo farmaco.
Ma io che soffro di una depressione mascherata con tratti ossessivi specie ipocondriaci libido quasi assente come questi farmaci associati a un'antidepressivi possano aiutarmi?
Ho provato nella mia carriera il risperdal associato al maveral ed ero diventato una specie di ebete.Mi avevan provocato un'ansia estrema insonnia ci vedevo pure male e facevo una fatica bestia a pensare.Un vero e proprio demente.Quindi sono stati eliminati abbastanza in fretta e le cose si son normalizzate.
Mi chiedo secondo quale criterio viene prescritto un'antipsicotico a un'ansioso depresso che già di per se ha problemi cognitivi?
Per esempio ho letto che a basso dosaggio l'amilsulpride (deniban) a basso dosaggio stimolerebbe la dopamina inducendo volontà carica e motivazione nel depresso.
Ma allora perchè per questo scopo non vengono usati farmaci come il buproprione o certi antiparkinsoniani come il mirapexin.
Poi per esempio una droga come la cocaina sul breve periodo ingagliardisce il sistema dopaminergico inibendone il reuptake ma nel lungo periodo compromette seriamente le riserve di dopamina riducendo i consumatori a degli zombie.Esistono dei farmaci che facciano l'esatto contrario?Ossia che un uso cronico renda sessualmente attivissimi iperattenti ipermotivati disponibili e che ingagliardisca il sistema dopaminergico?
Che sia questo il meccanismo dei neurolettici?
Gli studi di neuroimmagine cosa dicono sull'effetto a lungo termine di questi farmaci?
[#1]
Attualmente che terapia pratica, a quali dosaggi e per quale diagnosi?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Io soffro di forti somatizzazioni d'ansia.Quelle che poi rientrano in un quadro di fatica cronica dolori diffusi migranti e che vanno e vengono oppressione al petto cefalea sensazione di rigidità/impaccio al collo e agli arti.Tutto questo accompagnato da sintomi psicologici sbalzi d'umore repentini irratibilità difficoltá di concentrazione tendenza all'insonnia diffidenza verso il prossimo apatia e ossessione nel trovare una soluzione ai miei problemi gran parte della giornata..Da quando ho provato a smettere di fumare una vera tragedia i sintomi in generale sono aumentati con un calo netto della libido e aumento dell'ansia.Ora sarà un mese che ho smesso e non è possibile che per star meglio io debba tornare a infilarmi un cilindretto di carta combulstibile catrame/tabacco.
Da 3 anni prendo cymbalta ora sono a 60 mg un giorno si e un giorno no e proprio oggi la mia psichiatra mi ha aumentato un giorno 60mg e l'altro 30mg.Devo dire che nel complesso cymbalta mi è stato di supporto complici anche eventi passati molto positivi nella mia vita.La mia diagnosi è una depressione ansiosa.
Ora però avrei un'incontro con l'equipe di smeraldi per fare una chiaccherata in realtà sono già stato in cura da loro ma ero più giovane facevo uso di sostanze non avevo protratto mai molto a lungo una cura che comunque dei benefici me li aveva sempre portati.Tranne quando mi associavano l'antipsicotico non so se per suggestione o per effetto del farmaco ho provato ansia estrema incapacitá di pensare.Un esperienza terribile associata a giorni d'insonnia.Dopo di che ho smesso con il Risperdal e continuato l'antidepressivo sentendomi meglio.
Il fatto che tutte le volte che ho provato a smettere di fumare mi ha acuito in maniera forte i sintomi e diminuito il desiderio sessuale mi fa credere che sia coinvolta la dopamina.Ed in effetti l'aggiunta di antipsicotico a basso dosaggio secondo la precedente psichiatra era quello di migliorare la trasmissione dopaminergica anche nel caso del deniban che avrebbe voluto associare all'antidepressivo.Ma memore della cattiva esperienza con il neurolettico ebbi paura e fu anche quello il motivo per il quale cambiai psichiatra.
Comunque la mia diagnosi sarebbe disturbo ossessivo compulsivo in effetti quando non sto bene son un po troppo fissato sui miei problemi pensando e rimuginando una soluzione.
Ad ogni modo son convinto che nel mio cervello c'è un'alterazione biologica che mi porta a stare così.Mi piacerebbe tanto se potessero farmi una spect in modo da andare a mettere a punto una terapia mirata ed effettuare un controllo a distanza.Perchè si parla della salute del mio cervello non c'è da scherzare...
Da 3 anni prendo cymbalta ora sono a 60 mg un giorno si e un giorno no e proprio oggi la mia psichiatra mi ha aumentato un giorno 60mg e l'altro 30mg.Devo dire che nel complesso cymbalta mi è stato di supporto complici anche eventi passati molto positivi nella mia vita.La mia diagnosi è una depressione ansiosa.
Ora però avrei un'incontro con l'equipe di smeraldi per fare una chiaccherata in realtà sono già stato in cura da loro ma ero più giovane facevo uso di sostanze non avevo protratto mai molto a lungo una cura che comunque dei benefici me li aveva sempre portati.Tranne quando mi associavano l'antipsicotico non so se per suggestione o per effetto del farmaco ho provato ansia estrema incapacitá di pensare.Un esperienza terribile associata a giorni d'insonnia.Dopo di che ho smesso con il Risperdal e continuato l'antidepressivo sentendomi meglio.
Il fatto che tutte le volte che ho provato a smettere di fumare mi ha acuito in maniera forte i sintomi e diminuito il desiderio sessuale mi fa credere che sia coinvolta la dopamina.Ed in effetti l'aggiunta di antipsicotico a basso dosaggio secondo la precedente psichiatra era quello di migliorare la trasmissione dopaminergica anche nel caso del deniban che avrebbe voluto associare all'antidepressivo.Ma memore della cattiva esperienza con il neurolettico ebbi paura e fu anche quello il motivo per il quale cambiai psichiatra.
Comunque la mia diagnosi sarebbe disturbo ossessivo compulsivo in effetti quando non sto bene son un po troppo fissato sui miei problemi pensando e rimuginando una soluzione.
Ad ogni modo son convinto che nel mio cervello c'è un'alterazione biologica che mi porta a stare così.Mi piacerebbe tanto se potessero farmi una spect in modo da andare a mettere a punto una terapia mirata ed effettuare un controllo a distanza.Perchè si parla della salute del mio cervello non c'è da scherzare...
[#3]
Utente
Allora caro dottore che cos'ho?
http://fascicolazionibenigne.forumfree.it/
Se va su questo forum ne trova decine di casi uguali al mio.Cosa siamo depressi ansiosi ossessivi oppure schizofrenici?Le fascicolazioni(o miochimie che siano)le posso assicurare che non sono allucinazioni.Per il resto tutte le sensazioni dolori impaccio tensione bhè quelle potrebbero essere delle percezioni sbagliate del nostro cervello.Oltre comunque a quella mancanza di energia costante e difficoltà a rilassarsi...
Io non sono un medico ma sensazioni di psicologiche di frustrazione simile l'avevo provata quando avevo la febbre alta ed ero stremato.
Ad ogni modo le fascicolazioni solitamente non indicano un sistema nervoso in perfetta salute...
Insomma quale sarebbe la diagnosi siamo schizofrenici fascicolanti?
http://fascicolazionibenigne.forumfree.it/
Se va su questo forum ne trova decine di casi uguali al mio.Cosa siamo depressi ansiosi ossessivi oppure schizofrenici?Le fascicolazioni(o miochimie che siano)le posso assicurare che non sono allucinazioni.Per il resto tutte le sensazioni dolori impaccio tensione bhè quelle potrebbero essere delle percezioni sbagliate del nostro cervello.Oltre comunque a quella mancanza di energia costante e difficoltà a rilassarsi...
Io non sono un medico ma sensazioni di psicologiche di frustrazione simile l'avevo provata quando avevo la febbre alta ed ero stremato.
Ad ogni modo le fascicolazioni solitamente non indicano un sistema nervoso in perfetta salute...
Insomma quale sarebbe la diagnosi siamo schizofrenici fascicolanti?
[#4]
Gentile utente,
dai suoi posts emerge una grossa confusione, un mucchio di sintomi vecchi e recenti, almeno due diverse diagnosi, abuso di sostanze, etc. Credo che sia già difficile avere un quadro esaustivo dal vivo, diventa impossibile online. Credo anche che rivolgersi al gruppo che l'ha seguita in passato possa essere un buon inizio per rimettere ordine nella sua situazione terapeutica.
Cordiali saluti
dai suoi posts emerge una grossa confusione, un mucchio di sintomi vecchi e recenti, almeno due diverse diagnosi, abuso di sostanze, etc. Credo che sia già difficile avere un quadro esaustivo dal vivo, diventa impossibile online. Credo anche che rivolgersi al gruppo che l'ha seguita in passato possa essere un buon inizio per rimettere ordine nella sua situazione terapeutica.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.1k visite dal 09/07/2010.
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