Difficoltà ad addormentarsi per "cause" esterne e risveglio precoce

Gentili Dottori,

premetto che sono una persona ansiosa per natura. Da circa 8 mesi sto seguendo una terapia psicologica per aver sofferto di attacchi di panico e di notevoli disturbi nella sfera ansiosa.

Il problema che vi pongo riguarda il mio sonno. Da anni ormai ho grosse difficoltà a dormire: generalmente faccio fatica a prender sonno, problema che si presenta a periodi alterni (ma frequenti) e non sempre correlati a momenti particolarmente stressanti della mia vita.

Col tempo ho iniziato a radicalizzarmi su alcune cose che riguardano per l'appunto il dormire:
- dormo con tappi nelle orecchie per non sentire il minimo rumore
- non deve esserci alcuna luce dove dormo
- condivido la mia camera, sia quando sono a casa sia quando vivo nella città dove studio, con un'altra persona. Fintanto che questa persona non viene in camera a coricarsi, io non riesco assolutamente a prender sonno e resto completamente sveglio. Non mi preoccupo per la sua incolumità o simili, ma il solo pensiero che debba prima o poi venire in camera mi tiene sveglio anche per tutte le ore necessarie.
Il problema naturalmente svanisce se so che dormirò da solo una data notte.

Inutile dire che il primo ma sopratutto il terzo punto sono notevolmente disagianti, e riducono di molto le ore di sonno di cui posso fruire.
In un qualche senso, sono diventato "dipendente" da queste cose, non posso farne a meno altrimenti non dormo.

A peggiorare ulteriormente la situazione, da circa tre mesi mi sveglio molto presto la mattina, circa sempre alla stessa ora, senza riuscire a riaddormentarmi.
La situazione è veramente pesante, ho imparato più o meno ad accettare l'idea che sarà così per sempre e che devo farmene una ragione, ma talvolta mi sento realmente arrabbiato e abbattuto (nonché condizionato nella mia vita quotidiana).

Per quanto riguarda questi problemi, sotto il consiglio dello psichiatra che supervisiona la mia terapia psicologica prendo una decina di gocce di Prazene quando faccio fatica ad addormentarmi, e la cosa di solito funziona (a patto che le tre condizioni sopra siano soddisfatte, altrimenti non ha alcun effetto).
Di norma, comunque, quando vado a dormire non ho mai sonno.
Per quanto riguarda il risveglio precoce ho provato con la melatonina a effetto ritardato senza grandi successi.

Cosa mi consigliate di fare per cercare di migliorare la mia situazione?
Vi ringrazio molto per l'attenzione.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
da come descrive il suo rapporto con il sonno sembra che questo sia influenzato dalla rpoblematica ansiosa di base. Il mancato trattamento di quest'ultima può ovviamente avere ripercussioni anche sul riposo notturno. A riprova di ciò il fatto che poche gocce di prazene riescono a risolvere il problema, probabilemte assopendo quella componente d'ansia che accompagna il momneto dell'addormentamento. Un efficace trattamento della sintomatologia ansiosa di base dovrebbe avere ripercussioni positive anche sul riposo notturno.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio per la risposta.

Il prazene funziona solo quando le varie condizioni che ho descritto sono "rispettate", e neanche sempre bene.
Se il mio compagno di stanza rientra 5 ore dopo che mi sono coricato, posso prendere anche 40 gocce e non ottenere alcun beneficio.

Comunque, sebbene 8 mesi di terapia abbiano aiutato a migliorare la mia situazione di ansia nella vita quotidiana, non ho avuto alcun tipo di miglioramento nel sonno.

Lo so che ci vuol pazienza nelle cose, ma ormai non posso più permettermi che la soluzione piova dal cielo in quanto a Settembre andrò negli Stati Uniti con una borsa di studio e vi resterò per un intero anno... Inutile dire che vorrei fortemente che per quell'epoca il problema fosse quantomeno in fase di miglioramento.
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
in genere i problemi d'ansia si giovano dell'integrazione di terapia psicologica e farmacologica con ottimi risultati. Piuttosto che continuare a prendere il prazene al bisogno sarebbe opportuno valutare la possibilità di una terapia farmacologica più adatta.
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Lei dice di valutare una terapia farmacologica anche se i sintomi dell'ansia -sonno a parte- sono spariti?
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Il modo con cui lei approccia al sonno notturno fa comprendere che non tutti i problemi sono risolti.

Cordiali saluti