Un gran successo, tanto che io stesso chiesi al mio psichiatra

Un cordiale saluto a tutti Voi. Vi Vorrei illustrare la mia storia per avere un consiglio. Purtroppo alla sola età di 24 anni ho avuto il primo episodio depressivo, non riuscendo bene a definirlo passò da solo dopo parecchi mesi, ma dopo 3 anni ritornò ancor più forte, da allora decisi di curarmi e lo psichiatra mi prescrisse anafranil, risultato, ottimo direi, ma dopo pochi mesi, causa stitichezza, il mio psichiatra lo sostituì con il prozac, non ci fù allora una grande differenza per quanto riguarda la qualità dell'umore. Ma nel 98, dopo quasi un anno di pausa da farmaci, eccola di nuovo, parlo chiaramente di depressione maggiore acuta che fù curata con il prozac ma non ebbe in quel caso un gran successo, tanto che io stesso chiesi al mio psichiatra di prescrivermi di nuovo l'anafranil. Prima di arrivare a ciò però credo di aver sperimentato personalmente in quasi due anni tutti gli antidepressivi che allora erano in commercio con scarsi risultati in quanto permaneva sempre un temperamento distimico che soltanto con anafranil 75 mg al dì, a rilascio prolungato riuscì a debellarlo. Diciamo che da allora ho sempre usato questo farmaco con discreti risultati con dosi che non hanno mai superato i 75 mg al dì. Da circa un anno ho avuto un abbassamento della libido (NON avevo mai avuto questi problemi) e scarso desiderio sessuale con a volte problemi erettivi diciamo però che il problema è iniziato in coincidenza con lo scalare del farmaco( ne prendevo 15 mg al dì) fino alla completa sospensione avvenuta a metà febbraio 2010. Piano piano è tornato il "grigiore" in testa e i classici sintomi della depressione: Tornato dallo specialista mi ha sconsigliato di prendere nuovamemte l'anafranil e mi ha prescritto wellbutrin 150 mg al dì più 1/4 di mitrazapina da 30 mg ma io oltre a non aver avuto nessun miglioramento del desiderio sessuale ho perso quella voglia e quell'entusiasmo che avevo con anafranil. Continuo a non star bene, in tutti sensi. Mi chiedevo se la strada intrapresa fino ad adesso è stata giusta o se mi consigliate di fare altro, magari di rivolgermi ad una clinica specializzata. Star per mesi con la depressione non è facile,il mio pensiero sarebbe di tornare a prendere l'anafranil. Datemi un consiglio Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

da come lo riferisce sembra che il problema sessuale coincida non con una condizione di terapia in corso ma avvenga poco prima della comparsa dei sintomi depressivi di una ricaduta.
Wellbutrin e mirtazapina sono in effetti metodi per correggere effetti collaterali sessuali di altri farmaci, oppure farmaci che ne danno di per sé meno.
Questo è un altro discorso, se cioè la terapia, mentre funziona a regime, le dà però un effetto collaterale.

Al di là di questo, le terapie per la depressione quanto durano, prima di essere scalate e tolte ? Si tratta di una ricorrenza legata alla stagione ?
Si è mai parlato di una terapia che duri di più, visto che alla sospensione si verifiacano poi ricadute, o del mantenimento a dosi ridotte dopo la risoluzione di un episodio ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
La ringrazio per la risposta e Le dico che anni fà mi era stato detto che quando si manifestano più episodi di depressione maggiore le cure dovranno essere lunghe a volte per anni, se non a vita, ma dopo anni di tranquillità forse era doveroso provare a fare una pausa, certamente adesso abbiamo appurato che senza farmaci, questione di mesi e torna la depressione, ma adesso mi chiedo: perchè continuare con farmaci che non funzionano quando vi è un farmaco (anafranil) che ha sempre funzionato? io non credo, ma non ne sono sicuro, che il calo di desiderio dipenda da quel farmaco anche perchè per anni l'ho preso a dosi anche più alte (75MG al dì) e mai ho avuto problemi, l'unica cosa che ho notato oltre all'abbassamento del desiderio, è che dopo la sospensione, ho notato una maggiore sensibilità ai genitali (cioè il piacere era più intenso) e maggiore sensibilità emotiva (tendenza ad emozionarsi facilmente), questo per il mio medico è stato sufficiente per cambiare farmaco, ma in questi casi qual'è la strada giusta da seguire? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Se durante la cura, anche a dosi maggiori, la sessualità andava bene, la logica vorrebbe che si ricerchi un'altra causa, e anche che si definisca bene il problema a monte.
Mediamente la sessualità sotto farmaci tipo anafranil subisce modificazioni di vario tipo, a volte favorevoli, a volte sostanzialmente neutre ma sensibili (cioè durante i rapporti neutre, altrimenti sensibili), altre volte sfavorevoli.
Quale sia la strada giusta non è possibile stabilirlo qui, però lei riferisce di disfunzioni, mi corregga se sbaglio, venute fuori in un periodo in cui lei prendeva il farmaco a dosi inferiori rispetto al passato, migliorate con la sua sospensione, anche se la condizione generale era migliore con la vecchia cura.
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Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
Per più di un anno la dose era di 75 mg al dì, poi ho iniziato a scalare la terapia passando a metà compressa per altri due anni circa fino ad allora non ho notato nessun alterazione, poi nell'ultimo anno ho diminuito ancora fino alla totale sospensione, avvenuta in circa un anno, è in questa fase che ho notato il calo del desiderio anche se psicologicamente stavo bene. Dopo circa tre mesi dalla totale sospensione è tornata la depressione e il desiderio non è mai tornato, anzi ho avuto anche problemi erettivi. Ho fatto delle analisi attraverso la consultazione di un andrologo ma le analisi vanno bene e mi è stato detto che è un problema psicologico. Attualmente con i farmaci nuovi il desiderio non è tornato ma psicologicamente sono giù. Vivo per inerzia senza entusiasmo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Quindi il desiderio è venuto in fase di riduzione del medicinale, e non è ritornato dopo. Francamente non sono elementi a favore di un disturbo indotto da un farmaco già preso a lungo senza problemi a dosi maggiori.
Al momento la questione sembra mettere a punto una cura per risolvere la depressione che è recidivata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Quindi sembra un problema insorto in rapporto inverso alla presenza del medicinale, non vedo di preciso perché associarlo al medicinale.
Oltretutto sarà cambiato qualcosa ma Lei mi dice che il desiderio non è migliorato.
Se al momento è in corso una sindrome depressiva in corso di recidiva la priorità è trattare la depressione.
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Attivo dal 2009 al 2015
Ex utente
La ringrazio per l'attenzione dimostrata, purtroppo però anni di visite psichiatriche e continue ricadute mi hanno insegnato che su un temperamento distimico come il mio è difficile capire dove è la soglia fra malattia e benessere. Tutte le volte non si presenta nella stessa maniera, ovvero si tende a collegare la malattia con un apparente problema, e tutte le volte c'è un problema diverso, anche se due mesi prima non era un problema, le cose che prima vedevi positive, poi non le vedi più in quella maniera, si fà fatica a capire quando il pensiero sia giusto, a volte ci abituiamo a quel malessere e viviamo due realtà completamente diverse. Adesso stranamente vado a fasi alterne un giorno un pò meglio, un giorno nero completo, anche durante la giornata in un ambiente magari mi sento male, in altri mi sento benino.Ma quello che non riesco a capire come possa essere possibile che un solo farmaco faccia effetto? che cosa ha l'anafranil di differenza da tutti gli altri farmaci? possibile che farmaci nuovi non riescono ad essere migliori di un farmaco di di 60 anni fa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

banalmente può essere una questione di metabolismo, per esempio. Non necessariamente ci sono differenze relative al meccanismo d'azione del farmaco. Comunque, i meccanismi non sono conosciuti a 360°. In ogni caso anafranil, wellbutrin e remeron/mirtazapina sono farmaci con meccanismi decisamente diversi.
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