Possibile disturbo da somatizzazione
Gentile dottore,
sono un ragazzo di 24 anni e da circa due mesi avverto dei disturbi specifici al lato destro del corpo; nella fattspecie la sintomatologia percepita si sostanzia in:
1) facile affaticamento della mano dx (anche nel sostenere oggetti di modesto peso: bicchiere, libro, ecc.), con occasionali contrazioni involontarie e tremori in seguito a sforzi intensi.
2) facile affaticamento e debolezza della gamba dx (con frequente nevralgia e sensazione di calore all'arto durante e dopo la deambulazione - specie se prolungata);
3) sensazione di intorpidimento dell'occhio dx (accompagnata da nevralgia perioculare, maggiore lentezza di movimento e ridotta capacità di apertura rispetto all'occhio sx);
4) fasciclazioni frequeni e diffuse agli arti (sia dx che sx).
Per quanto concerne gli acceramenti diagnostici eseguiti, ad oggi mi sono sottoposto ad analisi del sangue, 2 visite neurologiche, RMN encefalo + rachide in toto, RX torace (tutti i test risultano nella norma).
Alla luce dell'esito negativo degli esami strumentali (pur persistendo una sintomatologia costante e mai diminuita, specifica ai soli arti di destra), intendo chiedere: 1) se sussiste la possibilità di ricondurre tali sintomi ad un disturbo di origine psicogena (ad es. disturbo da somatizzazione, conversione isterica, ecc.); 2) se, in generale, è possibile che un disturbo di origine psicogena possa influenzare in termini oggettivi l'efficienza fisica.
Ci tengo comunque a specificare che i miei disturbi sono costanti (non presento attacchi di panico o d'ansia, ma una sintomatologia stabile, con recente lieve incremento dei sintomi ed interessamento della gamba dx - in origine non presente).
Grazie per la gentile diponibilità
Cordialmente.
sono un ragazzo di 24 anni e da circa due mesi avverto dei disturbi specifici al lato destro del corpo; nella fattspecie la sintomatologia percepita si sostanzia in:
1) facile affaticamento della mano dx (anche nel sostenere oggetti di modesto peso: bicchiere, libro, ecc.), con occasionali contrazioni involontarie e tremori in seguito a sforzi intensi.
2) facile affaticamento e debolezza della gamba dx (con frequente nevralgia e sensazione di calore all'arto durante e dopo la deambulazione - specie se prolungata);
3) sensazione di intorpidimento dell'occhio dx (accompagnata da nevralgia perioculare, maggiore lentezza di movimento e ridotta capacità di apertura rispetto all'occhio sx);
4) fasciclazioni frequeni e diffuse agli arti (sia dx che sx).
Per quanto concerne gli acceramenti diagnostici eseguiti, ad oggi mi sono sottoposto ad analisi del sangue, 2 visite neurologiche, RMN encefalo + rachide in toto, RX torace (tutti i test risultano nella norma).
Alla luce dell'esito negativo degli esami strumentali (pur persistendo una sintomatologia costante e mai diminuita, specifica ai soli arti di destra), intendo chiedere: 1) se sussiste la possibilità di ricondurre tali sintomi ad un disturbo di origine psicogena (ad es. disturbo da somatizzazione, conversione isterica, ecc.); 2) se, in generale, è possibile che un disturbo di origine psicogena possa influenzare in termini oggettivi l'efficienza fisica.
Ci tengo comunque a specificare che i miei disturbi sono costanti (non presento attacchi di panico o d'ansia, ma una sintomatologia stabile, con recente lieve incremento dei sintomi ed interessamento della gamba dx - in origine non presente).
Grazie per la gentile diponibilità
Cordialmente.
[#1]
Gentile utente,
data la particolare localizzazione della sua sintomatologia andrebbero escluse in maniera certa e assoluta patologie di tipo neurologico. Una volta escluso l'interessamento organico del sistema nervosa centrale e/o del midollo spinale, ci si può orientare verso fenomeni di tipo psichico. In definitiva dovrebbero essere i neurologi ad avere le idee chiare e inviarla per una consulenza psichiatrica.
Cordiali saluti
data la particolare localizzazione della sua sintomatologia andrebbero escluse in maniera certa e assoluta patologie di tipo neurologico. Una volta escluso l'interessamento organico del sistema nervosa centrale e/o del midollo spinale, ci si può orientare verso fenomeni di tipo psichico. In definitiva dovrebbero essere i neurologi ad avere le idee chiare e inviarla per una consulenza psichiatrica.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
Il disturbo somatoforme o ipocondriaco che sia non è di origine psicogena, ma cerebrale, soltanto funzionale (cioè è un assetto molecolare, o di circuiti, quindi non si vede in parole povere, ma riguarda comunque un funzionamento anomalo di alcune aree o reti del cervello).
Comporta una perdita di efficienza del cervello nella gestione di alcuni suoi compiti, altri magari no.
Una diagnosi psichiatrica è utile nel verificare se sono presenti i sintomi di un disturbo come quelli che dicevamo.
Nel caso esistono trattamenti specifici.
Il disturbo somatoforme o ipocondriaco che sia non è di origine psicogena, ma cerebrale, soltanto funzionale (cioè è un assetto molecolare, o di circuiti, quindi non si vede in parole povere, ma riguarda comunque un funzionamento anomalo di alcune aree o reti del cervello).
Comporta una perdita di efficienza del cervello nella gestione di alcuni suoi compiti, altri magari no.
Una diagnosi psichiatrica è utile nel verificare se sono presenti i sintomi di un disturbo come quelli che dicevamo.
Nel caso esistono trattamenti specifici.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 01/07/2010.
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