Amnesie un po' preoccupanti

Buongiorno, seguo terapia con 18 gocce di escitalopram per Episodio Depressivo Maggiore di grado medio. Ora sto bene,ed ho ripreso proficuamente tutte le mie attività. Ho notato però che tendo ad avere ogni tanto come zone di totale amnesia rispetto a normali atti quotidiani;è vero che, a parte la depressione da cui sono uscita, sto vivendo una serie di eventi molto stressanti,e la stanchezza è tanta. Pochi esempi: mio padre,venuto in visita, mi apre la porta di casa, io dopo un po' vado nel salotto a salutarlo, visto che secondo me non l'ho fatto;risalgo a casa per prendere dei documenti, mentre invece li scopro già sistemati da me poco prima nella borsa. Se tento però nella mia mente di rintracciare nella mia mente il momento in cui ho compiuto l'atto, non ne trovo traccia. Questo contrasta con una riacquistata e più che buona capacità di concentrazione ed efficienza nel lavoro, che è di tipo intellettuale e richiede l'acquisizione continua di nuovi elementi anche complessi. Ora però mi preoccupo: stamattina mentre guidavo mi sono trovata ben oltre il quartiere che raggiungo abitualmente ogni mattina, non ricordando il momento in cui doveva essermi sfuggita l'uscita per raggiungere il posto di lavoro.E non solo avevo il cellulare scarico,ma ero anche quasi senza benzina. Ripeto, il sovraccarico è tanto in questo momento, e se resisto probabilmente lo devo al farmaco...si tratta però, da quello che sento, di fenomeni differenti dal comune sovrappensiero", e vorrei sapere se possono essere imputati all'escitalopram o ad altro. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

l'escitalopram non ha come effetto collaterale il fenomeno da lei descritto.

Tale fenomeno e' comune se mentre svolge una azione ne sta pensando un'altra.

E' invece da ricercare anche una possibile causa neurologica a tale fenomeno che non sia riconducibile ad un fenomeno di tipo depressivo.

L'attuale dosaggio di escitalopram e' comunque leggermente al di sotto del dosaggio minimo efficace.

https://wa.me/3908251881139
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
E' assolutamente vero il fatto che in questo periodo mentre svolgo un'azione abbia il pensiero completamente assorbito dalle preoccupazioni attuali. Ho sempre avuto la tendenza a pccoli stati dissociativi della coscienza, ma in genere almeno un barlume degli atti compiuti(si tratta quasi sempre degli comuni atti in automatismo)li rintracciavo. Ora mi capita di essere convinta, finché non ho la prova che così non è, di non averli proprio fatti. Ho già parlato allo psichiatra di questo fenomeno, e secondo lui si tratta dell'accentuazione di un tratto che ho, in minor misura(e poi,si è verificato la "distrazione" stamattina proprio quando non avevo il cellulare per avvertire...e la benzina per arrivare..).Ma spiegazioni troppo "psicologiche" non mi convincono, ho proprio la sensazione di uno stato biochimico un po' alterato, fosse pure per la fatica. C'è bisogno di un aumento del farmaco? Di un'associazione? Gentile Dottore, a cosa pensa quando parla di cause neurologiche? Ho 49 anni, sono in buona salute, non faccio uso di alcool e non fumo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
A 49 anni farei una valutazione che consideri per esempio un dopller carotideo e anche altre valutazioni più approfondite secondo ciò che anche il suo medico di famiglia può consigliare.

Anche l'anamnesi familiare può evidenziare se vi sono patologie degne di nota nei suoi parenti.

L'aumento lo deve decidere il suo psichiatra.

Comunque non imputerei al farmaco tale situazione.

Anche la persistenza di una depressione sotto soglia può dare tali sintomi.