Idrossitriptofano: meglio integratori o farmaci ?

Soffro di leggera ansia, irritabilità, cali di umore, tutti sintomi moderati che non rientrano nel quadro della classica depressione.
Vorrei provare ad utilizzare il L-idrossi-triptofano (forma del triptofano che passa la barriera emato-encefalica senza subire metabolismo epatico e che risulta il diretto precursore della Serotonina; a differenza del L-triptofano che viene assorbito solo all'1% e che deve essere metabolizzato).
Non capisco tuttavia la differenza fra l'unico farmaco esistente in Italia (il Tript-oh) e i vari integratori in cui l'idrossi-triptofano deriva da estratto secco di Griffonia (ovviamente considero solo le forme titolate almeno al 99%).
Sapreste spiegarmi se 100 mg di idrossi-THP estratti da Griffonia titolata al 99 % corrispondono effettivamente a 100 mg di principio attivo ?
E se corrispondono, come mai sugli integratori non c'è nessun controllo pur avendo gli stessi dosaggi di principio attivo del corrispettivo farmaco ?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
l'autoterapia, anche se fatta con integratori o estratti vegetali è altamente sconsigliata. Tra l'altro non è dimostrata l'utilità del triptofano nella terapia delle forme lievi di depressione.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

studi prospettici indicano che l'utilizzo di precursori della serotonina possono creare sovraccarico al fegato che dovrebbe metabolizzare i prodotti.

Resta inteso che e' corretto quanto indicato dal collega precedentemente cioe' che la prescrizione terapeutica di un farmaco, di qualunque tipo, richiede una visita psichiatrica diretta.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
Ho già fatto quasi un anno di psicoterapia, ed è stato proprio lo psicoterapeuta a dirmi che potevo interrompere le sedute e che non avevo bisogno dei classici farmaci antidepressivi. Lo stesso mi ha prescritto il Brioplus (a base di L-idrossitriptofano) da assumere i 10 giorni prima del ciclo per contrastare l'irritabilità, il calo di umore ed il craving per i carboidrati che mi compaiono sempre in quella fase. Questo integratore in me funziona benissimo, ma è troppo caro !!!
Non volendo disturbare quello psicoterapeuta, che vive in una città diversa dalla mia e che non vedo da quasi 6 mesi, volevo solo chiedervi se potevo farmi prescrivere dal mio medico di famiglia il Tript-oh invece di usare il Brioplus.
Lo userei con le stesse modalità, quindi solo 10 giorni al mese, per cui non credo di sovraccaricare il fegato.
Del resto il sovraccarico epatico si ha solo con gli integratori dell'aminoacido L-Triptofano che dovrebbe essere poi scisso dal fegato in L-idrossitriptofano.
Ma io intendo assumere l'idrossitriptofano, già metabolizzato, assorbibile dalla barriera emato-encefalica e pronto alla diretta conversione in serotonina.
Inoltre essendo donatrice di sangue mi sottopongo ogni 6 mesi a controlli di routine, ed ho un ottimo rapporto con il mio medico di famiglia, per cui non sono una sprovveduta che decide di fare autoterapia !!!
Quello che volevo sapere è se il Tript-oh essendo un farmaco testato e controllato è preferibile rispetto agli integratori di triptofano su cui non viene fatto alcuno studio clinico controllato.
Il mio medico di famiglia è già concorde nella prescrizione, ma volevo prima sentire il vostro parere di specialisti.
Se davvero ritenete che il Tript-oh non serva a niente, come mai è in vendita come farmaco proprio per la cura di depressione e sindromi ansiose di lieve entità ?
Grazie in anticipo
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
L'indicazione non e' per la cura della depressione ma come "coadiuvante" che, in realta', non vuol dire nulla, ci sono prodotti coadiuvanti per la profilassi dell'emicrania ma non vengono indicati come curativi, in alcuni pazienti funzionano in altri no.
C'e' un messaggio un po' ambiguo in quanto e' classificato come antidepressivo ma l'efficacia e' alquanto dubbia.

A me risulta che il Tript-Oh e' in classe C, quindi a totale carico dell'assistito, il suo medico di famiglia, se lo ritiene opportuno, lo puo' prescrivere su ricetta bianca.

Sinceramente, per trattare i pazienti con depressione e' opportuno prescrivere quanto approvato dalla farmacopea ufficiale.
Oltretutto, se lei non ha bisogno di farmaci secondo il suo psicoterapeuta (che spero sia anche medico) non vedo poi il motivo di assumere un integratore che deve raggiungere la barriera ematoencefalica (comunque ha bisogno di un passaggio d'organo) per rendersi disponibile in serotonina per ridurre un sintomo "depressivo".
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Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
Le sue parole mi fanno riflettere molto....
Si, quello psicoterapeuta è uno psichiatra che si è specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale, ma ciò che non mi convince è che spesso cura i suoi pazienti con rimedi non ufficiali (agopuntura, omeopatia, ecc.).
Forse prima dovrei provare a consultare almeno un altro psichiatra.
Se lei sostiene che il Tript-oh non è stato studiato in modo completo riiguardo l'efficacia, allora preferisco non buttare i miei soldi in rimedi che forse in me hanno solo "effetto placebo".
Il punto è che i miei sintomi sono di fatto lievi, legati al mio carattere fragile e alla mia scarsa capacità di adattarmi ai cambiamenti e di affrontare situazioni stressanti.
Non mi definisco "depressa" solo perchè mi sembrerebbe quasi di "offendere chi soffre davvero di depressione".
A volte mi sento solo una viziata, ingrata, vittima solo di stupida insicurezza.
E forse è meglio che io mi concentri a lavorare sulla mia autostima piuttosto che vaneggiare l'esistenza di una miracolosa panacea.
Grazie davvero tanto per i suoi preziosi consigli: ora sento che sono tornata con i piedi "per terra"...
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