Il doc si sta evolvendo ancora
col tempo mi sono documentato e ho cercato di praticare autonomamente esposizione e prevenzione della risposta... riuscendo a limitare notevolmente azioni compulsive di tipo fisico! ahimè il doc si sta evolvendo ancora... ora le compulsioni fisiche sono assenti... è si è tramutato in un disturbo ossessivo di tipo puro con compulsioni mentali (cercare rassicurazioni o cercare nel passato cose che screditino le mie paure attuali)... sono ora ossessioni sulla mia identità: ho paura di diventare un pedofilo, fare del male ai miei cari o di poter diventare aggressivo in maniera incontrollata, di essere un omosessuale, di aver scelto una strada professionale sbagliata (anche se era il mio sogno e un mio motivo di orgoglio) nonostante la mia esperienza di vita dimostrerebbe totalmente il contrario e confermerebbe la irrazionalità delle mie ossessioni! in questo modo mi sto distruggendo la vita... tant'è che da 3 mesi ho iniziato un terapia di tipo cognitivo-comportamentale da una psicoterapeuta seppure con scarsi risultati, nonostante la mia alta determinazione a vincere le mie ossessioni! questo mi ha provocato una sorta di rassegnazione, uno sconforto maggiore e sintomi depressivi... io mi chiedo ora se è possibile guarirne completamente (dato che la mia psicoterapeuta mi dice semplicemente che devo imparare a conviverci), se le terapie non farmacologiche sono efficaci, se è il caso di consultare un medico specialista per una terapia farmacologica mirata... ho paura che una eventuale terapia farmacologica possa compromettere le mie attività da studente e la mia vita sociale in modo negativo! aspetto fiducioso una risposta... ringrazio tutti anticipatamente!
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ha mai avuto una diagnosi psichiatrica?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Gentile utente,
purtroppo si documenta da solo e va per vie anomale. Un disturbo ossessivo compulsivo ha terapie di riferimento, tra cui la cognitivo-comportamentale, ma non c'è ragione per escludere la terapia farmacologica, visto che i due strumenti funzionano meglio associati.
Le terapie anti-DOC per definizione devono ovviamente consentire un pensiero più libero e lontano da inutili deviazioni o circoli chiusi, per cui non mi sembra abbia senso pensare alla cura come ad un intervento peggiorativo.
Vada da uno psichiatra e si faccia impostare una cura secondo la diagnosi che sarà fatta.
purtroppo si documenta da solo e va per vie anomale. Un disturbo ossessivo compulsivo ha terapie di riferimento, tra cui la cognitivo-comportamentale, ma non c'è ragione per escludere la terapia farmacologica, visto che i due strumenti funzionano meglio associati.
Le terapie anti-DOC per definizione devono ovviamente consentire un pensiero più libero e lontano da inutili deviazioni o circoli chiusi, per cui non mi sembra abbia senso pensare alla cura come ad un intervento peggiorativo.
Vada da uno psichiatra e si faccia impostare una cura secondo la diagnosi che sarà fatta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
mi sono rivolto tempo fa ad un neurologo, mi prescrisse una terapia contro l'ansia elevata e collegati sintomi depressivi a base di inibitori del reuptake della serotonina. il farmaco si chiamava cipralex.. ho preso metà comressa al giorno per 10 mesi circa.. poi ho sospeso perchè l'ansia e i miei sintomi depressivi erano notevolmente migliorati.. ma non mi ha fatto una diagnosi precisa.. poi grazie alla mia psicoterapeuta abbiamo capito che era tutto da ricondurre a un disturbo ossessivo compulsivo..
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Gentile utente,
metà compressa (da 10 mg ?) di cipralex è una dose inferiore alla dose raccomandata, lei ne aveva tratto giovamento e inspiegabilmente ha sospeso la cura (perché era migliorato è una spiegazione senza senso, bisogna ragionare sulla prognosi delle malattie, se chi si cura sospendesse perché è migliorato...).
La diagnosi va fatta, e se si tratta di DOC niente di strano che cipralex funzionasse fino ad un certo punto (è uno dei faramci anti-DOC). Chiaramente senza diagnosi la prognosi non è chiara (cioè cosa attendersi dalla malattia nel tempo con e senza terapia).
Pertanto se è un DOC, è opportuno curarlo con i due strumenti efficaci in questo disturbo, ancora meglio se associati.
metà compressa (da 10 mg ?) di cipralex è una dose inferiore alla dose raccomandata, lei ne aveva tratto giovamento e inspiegabilmente ha sospeso la cura (perché era migliorato è una spiegazione senza senso, bisogna ragionare sulla prognosi delle malattie, se chi si cura sospendesse perché è migliorato...).
La diagnosi va fatta, e se si tratta di DOC niente di strano che cipralex funzionasse fino ad un certo punto (è uno dei faramci anti-DOC). Chiaramente senza diagnosi la prognosi non è chiara (cioè cosa attendersi dalla malattia nel tempo con e senza terapia).
Pertanto se è un DOC, è opportuno curarlo con i due strumenti efficaci in questo disturbo, ancora meglio se associati.
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Utente
ringrazio tutti per le risposte... mi rivolgerò da qualche psichiatra o neurologo per ottenere una diagnosi precisa... non nascondo che ho molta paura per il mio futuro e ancora di più di non poter fare progetti di vita a causa del condizionamento operato dal doc... ho difficoltà ad accettare il tutto con rassegnazione! purtroppo ho paura anche di incontrare gente incompetente che peggiori le cose! una cosa che vorrei avere chiara è sulla possibilità o meno di vincere il doc definitivamente.. le cure sono solo di mantenimento e per evitare peggioramenti?
la dose di cipralex era metà compressa da 10 mg!
la dose di cipralex era metà compressa da 10 mg!
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Le cure dipendono dalla diagnosi, 10 mesi è un periodo decisamente breve per poter contare almeno su una statistica favorevole nella prevenzione delle ricadute, e 10 mg è una dose sub-terapeutica, anche se nel suo caso aveva funzionato bene a quanto dice.
La questione non è vincere il DOC, perché il DOC non è un'entità maligna che lotta contro di Lei, è una manifestazione di un funzionamento cerebrale che non tende spontaneamente a tornare indietro ma si esaurisce dopo un certo periodo oppure si radica e tende a riprodursi, in maniera continua o intermittente.
Gli aspeti che descriveva sopra sono in effetti in linea con la diagnosi fatta dalla psicoterapeuta, ma possono esservi altri aspetti.
Trovare una persona incompetente è un dubbio essenziale: più che possibile, ma è come se ci si ponesse il problema di sbagliar strada ogni volta che se ne imbocca una.
La sicurezza non è una via d'uscita perché non esiste come realtà, quindi la terapia va affrontata con una larga dose di inevitabile incertezza. Il controllo di un DOC non consiste nel darsi spiegazioni o nel farsi aiutare a trovarne, ma in tecniche che combattono le ossesioni e le compulsioni, come già in parte le è stato spiegato.
La questione non è vincere il DOC, perché il DOC non è un'entità maligna che lotta contro di Lei, è una manifestazione di un funzionamento cerebrale che non tende spontaneamente a tornare indietro ma si esaurisce dopo un certo periodo oppure si radica e tende a riprodursi, in maniera continua o intermittente.
Gli aspeti che descriveva sopra sono in effetti in linea con la diagnosi fatta dalla psicoterapeuta, ma possono esservi altri aspetti.
Trovare una persona incompetente è un dubbio essenziale: più che possibile, ma è come se ci si ponesse il problema di sbagliar strada ogni volta che se ne imbocca una.
La sicurezza non è una via d'uscita perché non esiste come realtà, quindi la terapia va affrontata con una larga dose di inevitabile incertezza. Il controllo di un DOC non consiste nel darsi spiegazioni o nel farsi aiutare a trovarne, ma in tecniche che combattono le ossesioni e le compulsioni, come già in parte le è stato spiegato.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7k visite dal 13/06/2010.
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