Sindrome da abbandono ? altro ? si guarisce ?

Scrivo per aiutare mia moglie: sindrome da abbandono ? Altro ?

Mia moglie, 44 anni e fortunata (casalinga, famiglia con figlio, marito che la ama) ha da sempre un carattere “eccessivo” con grandi arrabbiature e conseguente cattivo malumore. Eccessiva, ma poi tutto si ricomponeva in poche ore. Ora non più (intendiamoci: non ha deliri o allucinazioni per cui spero sia una situazione recuperabile).

Da quando c’è nostro figlio (4 anni fa’), con alti e bassi, la visione negativa sta peggiorando. Ha brividi di freddo, dorme male, sempre stanca e con arti “pesanti”, a tratti inappetente, estremamente irritabile, esce poco. Anche in passato, ora molto di più.
Ha perso la madre all’improvviso a 16 anni, poi il fratello poco dopo lasciò la famiglia: ammette la paura di trovarsi “ancora” abbandonata. Era molto legata al padre, mancato nel 2002. Inutile rassicurarla: non c'è un passo in avanti. Pensa che “tutti” siano cattivi (a volte anch’io!) con lei. Abbiamo già un cane, vuole il secondo (gli unici amici…). Ora parla di cambiare casa (?).
A settembre 2009 ha litigato con una mamma all’asilo e non c’è stato modo di farla soprassedere: l’anno prossimo nostro figlio cambia asilo perché lei “non ce la fa’” a vedere le persone che l’hanno presa di mira.
Mia sorella è incinta da 2 mesi e mia moglie non vuole più incontrarla perché non si è mai sentita del tutto “amica” ed ora le attenzioni saranno rivolte al bimbo (?). Ed ora odia anche mia madre, al punto da non farle piu’ vedere il nipotino da oltre un mese. E poi cita episodi di 4-5 anni addietro (posto in auto “dietro” e non “davanti”??). Mi “parla male” della suocera dicendo che non la saluta per strada. Anche mia madre e' preoccupata, ovvio.

Ipotirodismo accertato dal 2007 (probabile da 2006 o da prima), in cura con Eutirox 75/100 e Normotir. Ad episodi anche 15goccce Lexotan per dormire di notte.
Ora è ingrassata di 4-5kg (circa 1.70m per 62-63kg, taglia 46: cioè normale) e si sente brutta e grassa. Ha rinviato per mesi la visita semestrale dall’endocrinologo (che stima!), ormai diventata annuale. Finalmente l’ho convinta: allora ho parlato con l’endocrinologo che la segue per la tiroide, alla prossima visita di giugno tenterà lui di guidarla verso neurologo e/o psicoterapeuta. Lui sospetta (solo) una tipica SINDROME DA ABBANDONO.

In breve:
1) Potrebbe essere “soltanto” una “sindrome da abbandono” ?
2) O peggio ? Bipolare ? Depressione ?
3) L’ipotiroidismo può influire in modo significativo ? In famiglia NON ci sono casi di depressione nei parenti (per fortuna) per cui, spero, niente di “genetico”.
4) Quali tempi dall’inizio di una terapia per un ‘’vero’’ miglioramento ?

Mi occorre un consiglio: per ora la assecondo molto e spero senza esagerare, ma è l’atteggiamento corretto? Non rischio di assecondare il suo atteggiamento in modo irreversibile ?
E come fare, ora, con il figlio? Vorrei vedesse la nonna 1-2volte/mese, lui la cerca ed io rinvio (tradisco la fiducia di mio figlio).
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Ha mai fatto una visita psichiatrica?
Oltre la prescrizione di lexotan c'e' stata qualche altra prescrizione?

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[#2]
Utente
Utente
Finora nessuna visita. Solo endocrinologo.

Mia moglie rifiuta l'idea di essere malata (sostiene che soffre di tiroide "per colpa degli altri"), anche se poi occasionalmente ammette di essere "al limite" (parole sue). Ormai è molto drastica, non da' spazio a discussioni, repliche. Sorridendo pare che dice " o siete con me o siete contro di me" (non c'è spazio per mediare quasi mai).

Spero, grazie alla collaborazione dell'endocrinologo che pare molto disponibile e proponendo approfondiumenti per "effetti collaterali della tiroide" di convincerla a rivolgersi ad un neurologo (che poi sia anche psichiatra) e da lì iniziare una terapia. Ed in fretta.

Il Lexotan è un tranquillante preso anni fa' per 1- 2 settimane quando morì il padre (nel 2002). Da allora utilizzato molto raramente (1 volta/mese, forse due, ma in modo irregolare, nessun abuso). Nessun abuso (no alcool, no fumo, per fortuna).

Ho anche la preoccupazione di insistere per far vedere il nipotino alla nonna (mia moglie ora gli dice che non vuole sentir parlare della nonna, e che la nonna non gli vuole bene). MA temo di peggiorare la situazione, ed il bimbo ne soffre. Spero che se per 3-4 mesi non vede la nonna non si crei in lui una ''sindrome da abbandono''. Infatti vorrei convincere mia moglie che, per evitare che il bimbo abbia undomani le stesse ansie che mia moglie ha, e' meglio che vada la nonna.

Dalla sindrome da abbandono (o simili) si guarisce per davvero ? E' importante capirlo soprettutto per il bimbo di 4 anni.

Spero di aver chiarito. Grazie per la disponibiloità, ne ho bisogno.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Scusi ma "sindrome da abbandono" non vuol dire proprio nulla.

Oltretutto e' inutile inviarla ad un neurologo perché il problema sembra psichiatrico, oltre le considerazioni mediche che vanno fatte a priori, quindi si deve parlare chiaro da subito e l'invio va fatto allo psichiatra.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio e temo di essermi espresso in modo errato.

L'endocrinologo dovrebbe indirizzare mia moglie ad uno psischiatra (oltre che intervenire sui farmaci per la tiroide, cosa necessaria, che di certo contrbuisce, ma non è la causa scatenante). Per una questione di approccio, e conoscendo lui uno psichiatra che è anche neurologo, probabilmente lo presenterà a mia moglie come ''soprattutto'' neurologo. Scopo è vincere la resistenza di mia moglie. E' l'endocrinologo che decide oome presentare il tutto. Comunque ho capito il suo consiglio e lo condivido completamente.

Da quanto ho capito partendo dai sintomi ''fisici'' come il formicolio, la stanchezza etc. etc. indirizzarà al neurologo (che è anche psichiatra) da lì speriamo di iniziare una terapia efficace.

Mi rendo conto della contorsione che spero di aver chiarito.

Per quant'altro scritto ? Approccio con il bimbo ? Quadro generale ? Possibilià di recupero ?

[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

i sintomi che riferisce sono, almeno alcuni, psichici, quindi non vedo motivo per ritardare questa valutazione psichiatrica. Espressioni tipo sindrome di abbandono non portano comunque a nessuna decisione terapeutica, e comunque sono un'interpretazione gratuita sul perché piuttosto che non una descrizione del tipo di disturbo in atto.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

i sintomi che riferisce sono, almeno alcuni, psichici, quindi non vedo motivo per ritardare questa valutazione psichiatrica. Espressioni tipo sindrome di abbandono non portano comunque a nessuna decisione terapeutica, e comunque sono un'interpretazione gratuita sul perché piuttosto che non una descrizione del tipo di disturbo in atto.
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Utente
Utente
Vi ringrazio tutti.

Anch'io non vedo nessun motivo per rinviare. La difficoltà è convincere mia moglie (sono quasi 5 mesi che rinvia la semplice visita di controllo dall'endocrinologo, finalmente fra 2 giorni la effettua!). Se insisto per lo psichiatra divento anch'io uno dei ''cattivi'', per questo ho esposto la situazione all'endocrinologo che la ha in cura. Per ora mi limito a dire a mia moglie che voglio vedere "quella che mi piace" e non "quella stanca e preoccupata" e che di certo l'endocrinologo la aiuterà. L'endocrinologo sa tutto, la visiterà indagando tutti i sintomi e spero, oltre ad un primo minimo intervento (magari solo per dormire meglio per qualche giorno) la indirizzi con fiducia verso lo psichiatra (o neurologo-psichiatra). L'autorevolezza spero aiuti, altrimenti non saprei cosa fare.

Sono figlio di medico (mancato da anni) e so cosa vuol dire quando il ''paziente'' non accetta l'idea di essere malato. Come marito e' una condizione frustrante e preoccupante per il futuro.

Poi, mi scuso per l'insistenza, vorrei sapere se il mio atteggiamento generale è adatto (non saprei cos'altro fare) o avere qualche altra attenzione.
E poi come comportarmi con il figlio che vuole incontrare la nonna (con cui c'è molto affetto), vorrei proporre un incontro ma temo l'ira della moglie e -soprattutto- che tale ira diventi melesserre e malumore marcato per giorni e giorni. Pre ora rassicuro il bimbo che la nonna lo ama, gli manda il bacio della buona notte e, solo per un po', non è a casa. E' il meglio che posso fare ?

Non Vi chiedo nè diagnosi, nè certezze, solo un po' di esperienza per rassicurarmi.

Grazie ancora
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

purtroppo non esistono atteggiamenti particolarmente adatti nel senso di risolutivi. C'è una conflittualità, e se questa è sostenuta da un umore alterato in maniera specifica, si è presi tra due fuochi (ovvero la persona reagisce male in qualunque circostanza).
La cosa pià ragionevole è cercare di accorciare la durata di un periodo del genere iniziando se necessario una terapia.
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Utente
Utente
La ringrazio.

Accetto qualsiasi consiglio, soprattutto per il bimbo.

Spero che nei prossimi giorni ci sia una prima presa di consapevolezza, anche se mi preoccupa molto la convinzione che mi sono fatto che sarà comunque una cosa lunga, nella migliore delle ipotesi di tante settimane, se non molti molti mesi. Sperando poi di vedere davvero una soluzione.
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