Attacchi di panico per ipoglicemia
Gent.mo Dott. Ruggieri,
ho letto le sue esaustive quanto competenti risposte ai vari consulti psichiatrici e la ringrazio. Le scrivo per riferirle di alcuni episodi che mi sono capitati in occasioni di situazioni che mi creano molta ansia. Quando si verificano, accuso sudorazione, tremore, perdita di equilibrio e di forze, e nella fase culminante vomito. Assumendo molto zucchero sono riuscita a bloccare il vomito, dunque ho pensato si potesse trattare di ipoglicemia che ha come conseguenza anche le crisi di panico. Mi sono recata dal medico di base che escludendo l'ipoglicemia ma diagnosticando il DAP mi ha prescritto un farmaco SSRI dosaggio 20 mg da assumere una compressa al giorno e un farmaco benzodiazepinico da 1 mg da prendere ai primi sintomi dell'attacco di panico e comunque fino ad un massimo di 4 compresse al giorno in caso di ansia. Lei condivide questa terapia? A fine giugno dovrò affrontare un evento lavorativo molto stressante che mi crea ansia ed ho paura di stare male. Ho iniziato ieri la cura con il farmaco SSRI ma purtroppo ci vorranno delle settimane perchè faccia effetto. Le chiedo quindi se si possono abbinare i farmaci e se posso anche aiutarmi con l'alimentazione. Sono un pò confusa. Grazie per tutto quello che potrà fare per me. Con stima.
ho letto le sue esaustive quanto competenti risposte ai vari consulti psichiatrici e la ringrazio. Le scrivo per riferirle di alcuni episodi che mi sono capitati in occasioni di situazioni che mi creano molta ansia. Quando si verificano, accuso sudorazione, tremore, perdita di equilibrio e di forze, e nella fase culminante vomito. Assumendo molto zucchero sono riuscita a bloccare il vomito, dunque ho pensato si potesse trattare di ipoglicemia che ha come conseguenza anche le crisi di panico. Mi sono recata dal medico di base che escludendo l'ipoglicemia ma diagnosticando il DAP mi ha prescritto un farmaco SSRI dosaggio 20 mg da assumere una compressa al giorno e un farmaco benzodiazepinico da 1 mg da prendere ai primi sintomi dell'attacco di panico e comunque fino ad un massimo di 4 compresse al giorno in caso di ansia. Lei condivide questa terapia? A fine giugno dovrò affrontare un evento lavorativo molto stressante che mi crea ansia ed ho paura di stare male. Ho iniziato ieri la cura con il farmaco SSRI ma purtroppo ci vorranno delle settimane perchè faccia effetto. Le chiedo quindi se si possono abbinare i farmaci e se posso anche aiutarmi con l'alimentazione. Sono un pò confusa. Grazie per tutto quello che potrà fare per me. Con stima.
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Gentile utente
il trattamento può andare bene e lo deve seguire come prescritto.
Se assume troppo zuccheri andrebbe valutata la sua situazione glicemica attraverso uno studio appropriato per capire se non ci siano alterazioni specifiche.
il trattamento può andare bene e lo deve seguire come prescritto.
Se assume troppo zuccheri andrebbe valutata la sua situazione glicemica attraverso uno studio appropriato per capire se non ci siano alterazioni specifiche.
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[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Ruggiero,
intanto la ringrazio tanto per la sua solerte risposta, in merito alla quale desidererei ,se possibile, dei chiarimenti. Cosa intende per alterazioni specifiche? Che tipo di indagini dovrei fare per appurarle? Volevo dirle inoltre che la mia alimentazione non è ricca di zuccheri, anzi cerco di non assumerne tanti perchè controllo il mio peso (sono normopeso). Inoltre volevo dirle che, a proposito della terapia che le ho descritto nella e-mail precedente, sto assumendo la medicina SSRI( 1 compressa da 20 mg ogni mattina) ma non quella a base di benzodiazepine. Volevo chiederle se possono essere assunte insieme per prevenire l'attacco di panico o rischio di addormentarmi? Inoltre visto che gli ansiolitici necessitano di un periodo minimo di due settimane per fare effetto, le benzodiazepine da sole possono evitare l'attacco di panico? A fine giugno dovrò affrontare quattro giorni lavorativi molto stressanti durante i quali dovrò espormi in prima persona, pensa che la terapia sia corretta e che tipo di alimentazione dovrei seguire per evitare bruschi cali glicemici? Grazie mille. Con stima, l'utente.
intanto la ringrazio tanto per la sua solerte risposta, in merito alla quale desidererei ,se possibile, dei chiarimenti. Cosa intende per alterazioni specifiche? Che tipo di indagini dovrei fare per appurarle? Volevo dirle inoltre che la mia alimentazione non è ricca di zuccheri, anzi cerco di non assumerne tanti perchè controllo il mio peso (sono normopeso). Inoltre volevo dirle che, a proposito della terapia che le ho descritto nella e-mail precedente, sto assumendo la medicina SSRI( 1 compressa da 20 mg ogni mattina) ma non quella a base di benzodiazepine. Volevo chiederle se possono essere assunte insieme per prevenire l'attacco di panico o rischio di addormentarmi? Inoltre visto che gli ansiolitici necessitano di un periodo minimo di due settimane per fare effetto, le benzodiazepine da sole possono evitare l'attacco di panico? A fine giugno dovrò affrontare quattro giorni lavorativi molto stressanti durante i quali dovrò espormi in prima persona, pensa che la terapia sia corretta e che tipo di alimentazione dovrei seguire per evitare bruschi cali glicemici? Grazie mille. Con stima, l'utente.
[#3]
Lei fa riferimento a "cali glicemici" e alla assunzione di zuccheri per calmare alcuni sintomi.
Fino a quando non vengono fatti degli esami specifici, che indichino che effettivamente ha una alterazione del normale andamento della glicemia, cio' che attribuisce ad una alterazione della glicemia diviene un discorso completamente senza senso.
Pertanto, per questo deve discutere con il suo medico di famiglia che valutera' o meno l'opportunita' di approfondimenti.
Sono gli antidepressivi che necessitano almeno di 4 settimane e non 2.
La terapia non deve essere variata da lei ma concordata con il suo medico prescrittore.
Fino a quando non vengono fatti degli esami specifici, che indichino che effettivamente ha una alterazione del normale andamento della glicemia, cio' che attribuisce ad una alterazione della glicemia diviene un discorso completamente senza senso.
Pertanto, per questo deve discutere con il suo medico di famiglia che valutera' o meno l'opportunita' di approfondimenti.
Sono gli antidepressivi che necessitano almeno di 4 settimane e non 2.
La terapia non deve essere variata da lei ma concordata con il suo medico prescrittore.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 09/06/2010.
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