Io, la paura di morire, e l'idea del suicidio.

Dottori chiedo scusa per l'apertura di questo consulto, poichè vorrei esporre un mio problema, ma dovendo andare sullo specifico ( la situazione richiede il dover narrare delle storie che se venissero lette da altri, capirebbero chi è a scrivere ) vorrei cortesemente sapere un modo per potervi contattare, anche per messaggio su questo sito, per esporre questo problema che sta diventando sempre di più grave...

Cammmino su di un bel filo sottile, e tra un po credo di crollare..

Chiedo scusa ancora.
Grazie mille per la gentile lettura del "consulto".

Se invece è necessario scrivere il tutto sopra qui, sono anche disponibile a farlo , omettendo dei dati però che credo siano fondamentali..
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
può provare a raccontare qualcosa della sua storia in modo da renderci più agevole la comprensione e allo stesso tempo tutelare la sua privacy. Comprenderà che lo spirito del servizio è di offrire consulenza non solo a chi pone la domanda, ma anche a chi è interessato a situazioni simili alle proprie e può trarre informazioni utili dalle risposte. E' per questo che si svolge tutto in modo leggibile anche da altri.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Certamente, inizio nell'esporre il problema già sollevato in un altro consulto, ma essendo una richiesta urgente e diversa dal precedente suppongo sia giusto aprire un altro consulto.

Innanzi tutto sono un ragazzo di 18 quasi 19 anni che frequenta l'ultimo anno scolastico delle superiori.

Il tutto parte da uno studio fatto a proposito delle nostre cellule incentrato sul Dna-Rna e le possibilità dell'insorgenza dei tumori e altre malattie genetiche attribuibili a modificazioni degli acidi nucleici ( argomento che porterò agli esami e che ho approfondito andando a studiare l'eziologia di gran parte dei tumori che sono provocati dall'ambiente in cui viviamo).
Lo studio di questo argomento è stato fatto pochi giorni prima di aver svolto una serie di visite radiologiche ( tra cui una tac massiccio - facciale ) a causa di alcuni problemi dovuti a mal di testa frequenti, una tac fatta per riscontrare eventuali sinusopatie, ed il risultato è stato che non ho nulla.
Dunque è immaginabile la paura ad aver fatto un controllo radiologico del genere, alquanto invasivo, dopo aver studiato gli effetti delle radiazioni ionizzanti, inoltre sono venuto a sapere da poco, che da piccolo entravo spesso all'interno di una sorta di pollaio poichè il vicino aveva le galline con cui giocavo, ancora esistente che era fatto di eternit, e che purtroppo passandoci spesso delle ore sarei potuto venir a contatto con polveri di asbesto.

Ora arriva il problema , dovuto alle continue elaborazioni mentali e credo ipocondriache che ho.. Un problema che mi perseguita tutti i giorni, e che spesso non mi fa mangiare, mi provoca forti dolori di pancia, e non mi fa "godere" tutti gli avvenimenti importanti che sto affrontando in questa che definisco ancora adolescenza, ultimamente come sorta di liberazione mi passa davanti l'idea del suicidio. Che contraddizione , io che ho fatto nascere questo problema perchè amo la vita e non voglio morire, vedo nel suicidio una sorta di via di fuga, poi ripenso e dico " è da vigliacco, ci sono persone che vogliono vivere e non possono, perchè dovrei uccidermi " ..

La paura è quella di dover morire, per delle cose che potevo evitare, come la tac o l'esposizione all'amianto( evitabili ), la paura di morire per degli errori che ho fatto, e intanto penso, avendo un rapporto stupendo con la natura, ai viaggi che ancora devo fare, e le altre mille cose che devo ancora fare. Nasce in me questa paura devastante, ho paura che la mia ragazza, sposandosi con me possa un giorno vedere il proprio marito giovane morire ed essere sola con dei figli da mandare avanti, ho paura inoltre che queste cose possano succedere alle persone che amo, come i miei genitori e i miei fratelli, e sto avendo degli atteggiamenti iperprotettivi nei loro confronti, cerco di non fargli usare troppo il cellulare, faccio comprare alimenti più salutari, gomme che non contengono aspartame e cosi via.

Una paura che deriva ,credo, dalla troppa consapevolezza di determinate cose, d'altronde facciamo parte di un ordine necessario del tutto, e la morte deve arrivare e anche se andassi da uno psichiatra o psicologo non potrebbe dire " le radiazioni non fanno nulla " , " l'amianto è salutare "... L'amianto, le radiazioni e queste cose fanno male, e ho paura anche di andare da loro per sentirmi dire " si fanno male ".. Vorrei scordarmi tutto ma non posso, e forse inconsciamente non voglio, sto male , male e male, ma non voglio nemmeno prendere gocce o pillole per far passare il mio stato depressivo, perchè per me sarebbe una sconfitta, usare qualcosa di artificiale per negare quello che è successo.

La cosa positiva di questo "oltraggio" ( uno stupro mentale la tac, e una violenza psicologica l'idea dell'amianto che ho inalato ) e che mi ha fatto vedere il mondo da un punto di vista differente, mi ha fatto riflettere come i soldi, la brama di potere conduca l'uomo a compiere azioni sgradevoli, contro se stesso, e quindi cerco di avvicinarmi il più possibile alle persone che ne hanno bisogno, mi sento vicino a loro , vorrei fare scoperte che rendano le persone felici, vorrei curare ogni male, non vorrei vedere la sofferenza, e ne la guarigione ottenuta solo tramite pagamenti. Forse vorrei vedere quella felicità che adesso non provo,anzi,provo solo quando so che delle persone hanno fatto qualcosa di buono verso gli altri, e che la mia nazione consegua degli obiettivi positivi..Vorrei fare tanto, ma so che non ho le capacità per farlo.

Per questo non volendo chiedere ai miei un consulto psicologico o psichiatrico, ho richiesto un incontro al consultorio dopo 5 mesi che sto in questo stato, e purtroppo me lo hanno dato per fine giugno, e spero di arrivarci fino a quella data.

Ora per non compiere altri errori, la domanda del consulto è " come tranquillizzarmi " e cosa fare , a chi chiedere di specifico per "guarire" da questo male.

Chiedo scusa per i numerosi errori grammaticali, e l'essere stato troppo prolissimo. Ringrazio i dottori che hanno dedicato tempo alla lettura di questo consulto.
Come sempre, infinite grazie.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Gentile utente

la sua problematica sembra piuttosto importante in quanto sta sviluppando o ha sviluppato già un disturbo psichiatrico che si evidenzia con i sintomi che descrive.

La Tac non e' responsabile di tutti i tumori e, comunque, si e' resa necessaria per capire meglio i suoi sintomi.
Non e' detto che possa aver inalato dell'amianto allo stesso modo.
E comunque la presenza di una sintomatologia dolorosa, in assenza di diagnosi specifiche, deve far considerare l'aspetto psichiatrico.

Fine giugno e' troppo lontano, sarebbe il caso che consulti uno psichiatra a breve.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dottore concordo con ciò che dice, ma non ho alternativa, devo riuscire ad arrivare a fine giugno. Oltre al consultorio non posso richiedere delle visite ad altri istituti , e non voglio destare preoccupazioni ai miei ( anche se se ne sono accorti di questo problema e mi propongono di andare dallo psicologo ).. Gia a causa mia spendono troppi soldi, non voglio appesantirli anche nel dovermi pagare una serie di visite psichiatriche o psicologiche..
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Le visite sono scaricabili dal reddito dietro rilascio di fattura.

Comunque e' certamente più importante la sua salute che qualsiasi altra spesa, quindi ne parli con i suoi genitori che la possono aiutare a non gestire da solo la situazione.
[#6]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Tenterò di parlare, aspettando non potrei prendere dei fiori di bach, ho sentito parlare di quest'ultimi

Come il

Red Chestnut, Sweet Chestnut, Aspen e Mustard...
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k 63
Non iniziamo con richieste di indicazioni terapeutiche perche' non otterra' risposta.
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

la modalità con cui ha sviluppato la preoccupazione relativa alle malattie richiama in effetti ad un pensiero eccessivamente ripetitivo e invadente, non è l'equivalente di un ragionamento "a freddo" e comunque chiunque ragioni su questi problemi finisce per tollerare i rischi e i pericoli e l'idea della morte ad essi associata, per cui lo sviluppo del pensiero ha qualcosa di strano.
Inoltre da come scrive, e anche da quanto scrive, è ipotizzabile che l'ansia ipocondriaca non sia l'unico aspetto rilevante.
E' consigliabile una valutazione psichiatrica a breve, perché questo tipo di idea sembra divenire "pesante" nel pensiero in una maniera sempre meno proporzionata.
Da un argomento di studio e un esame siamo passati a considerazioni allargate all'intero mondo, e soprattutto cosa meno tranquillizzante, con una modalità apparentemente agitata che non è possibile qualificare meglio virtualmente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#9]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dottori, è vero che è un problema, ma la mia paura è fondata, ho inalato amianto, ho fatto una tac. Posso anche andare, ma cosa dirà il medico ? Scordati di tutto ?.. Dimentica il passato ?....

O la solite risposte qualunquiste :

-Non pensarci, ci sono bambini che muoiono di tumore a 5 anni, per carità tanto di rispetto, ma se sento queste parole mi salgono i nervi.

-Ma , ora goditi la vita pensa al futuro, e quando verrano questi problemi li affronterai.

La mia paura è lasciare le persone a me vicine sole, una paura amplificata dal fatto che io non sia credente e quindi con l'incognita del post mortem. Ma sono cose che necesarriamente devono essere pensate in questo mondo, non possono nascondersi, e ne debbono nascondersi.

Pensare al momento che dovrò, se in futuro avrò un tumore, fare chemioterapie, radioterapie, per curarlo ad un'età giovane, e il pensiero che queste terapie provocano anch'esse altri tipi di tumore, terrorizzato..

E come può arrivare la soluzione ? Con pillole, gocce anti-depressive, agire artificialmente per nascondere un problema ??...
Il pensare che il mio pensiero possa essere in qualche modo inibito, confuso, da queste cose, per smascherare delle paure fondate, mi sembra di appartenere ad un mondo di robot, di macchine computerizzate.

Per carità siamo macchine, ma l'esserlo in qualche modo spaventa...



[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Gentile utente,

la modalità con cui questa paura di sviluppa colpisce, non il contenuto.
In teoria potremmo avere paura di qualsiasi cosa in maniera più che giustificata. Attraversare la strada è oggettivamente pericoloso così come respirare il gas di scarico, figuriamoci dichiararsi guerre o volare in aeroplano.
L'uomo per sua natura possiede meccanismi con cui filtra le paure da sviluppare, sia con un meccanismo "in tempo reale" che limita la reazione si spavento, sia con un meccanismo di "oscuramento" che impedisce ai pensieri potenzialmente angoscianti e irrisolvibili di girare in testa. Se le gira in testa un pensiero relativo ad un rischio biologico ovviamente la terrorizzerà, ribatando il ragionamento che su questo rischio si fa nel momento in cui si mettono a punto delle cure.

Si faccia valutare.
[#11]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Abusando della vostra pasienza ora chiedo l'ultima cosa..

Devo recarmi da uno psicologo o psichiatra ?

Io ( non voglio andare contro lo psicologo sia ben chiaro ) suppongo che in questo caso debba andare da uno psichiatra poichè potrei confrontarmi anche dal punto di vista biologico..

Anche se sempre rimango perplesso sul fatto del venir inibite determinate capacità riflessive.
Non vorrei inoltre che lo psichiatra passi subito ad una cura farmacologica a differenza di una cura "a parole" non so come definirla, che potrebbe fare uno psicologo.
Dico questo poichè ultimamente, a causa di alcuni errori medici che ho subito, ho perso un pò di fiducia, non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, ma...
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
"Anche se sempre rimango perplesso sul fatto del venir inibite determinate capacità riflessive. "

Lo sospettavo, apposta ho fatto quell'osservazione.

La psichiatria non si divide in parole/farmaci, gli strumenti vanno usati per quello che sono. Le parole, o meglio le interazioni o le istruzioni, sono elementi con un valore biologico.

Psichiatra secondo me.
[#13]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Mi sono messo in moto per trovare uno psichiatra, sperando che tutto si risolva in meglio.


Pensi che ora ho paura di aver sviluppato un tumore, perche sono cosi scocciato che avrei potuto abbassare le mie difese immunnitare, e come sostengono gli oncologi ciò favorisce il tumore. Evviva !!

Non so come i medici facciano a vivere sereni, sapendo che ogni cosa presente in questo modo provoca danni.
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
La soluzione non è trovare un mondo sicuro, ma eliminare le preoccupazioni di questo tipo.
I contenuti non possono essere risolti ragionandoci, anche fossero assolutamente irrealistici. E' la modalità del pensiero che è l'oggetto della terapia.


Lo psichiatra le sarà d'aiuto prescrivendole, si spera, una cura adeguata.
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