Eritrofobia

1. gli effetti si valutano singolarmente

2. lo deve chiedere a lui

3. no

4. no

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Gentile utente,

Innannzitutto eviti le autodiagnosi, i termini tecnici e spieghi cosa intende per eritrofobia.

"Portano dipendenza" che significa per Lei ?

"Naturalmente" la psicoterapia perché ? Non è che sia obbligatoria in qualsiasi protocollo di terapia.

Per quale motivo deve indicare Lei cosa sarebbe opportuno prescriverle (senza conoscere la materia) ?

Lei assume un farmaco antipsicotico (a quella dose forse l'uso è diverso però) e un farmaco antispastico di solito impiegato per problemi intestinali.

La diagnosi qual'è stata ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

ringrazio il dottor.Ruggiero e il dottor.Pacini(anche se mi ha trovato antipatico); tanto non ho fatto un'autodiagnosi che sono andato prima dallo psichiatra e poi ho chiesto dei consigli; chiedo scusa se uso dei termini tecnici non capisco perchè non potrei; cmq lo psichiatra mi ha detto che questi farmaci agiscono in sinercgia poichè hanno uno effetto sedativo a livello centrale e a livello periferico, nella fattispecie (lo psichiatra mi ha detto) a livello dei vasi sanguigni del viso; Per quale motivo deve indicare Lei cosa sarebbe opportuno prescriverle (senza conoscere la materia) ?
perchè credo senza alcuna supponenza che i metodi d'elezione per curare l'eritrofobia siano gli SSRI; credo che lo pensiate pure voi avendo visto altre consultazioni;
questo vorrei sapere perchè mi ha prescritto questi farmaci? Solitamente questi farmaci per quali patologie si prescrivono?Perchè un antipsicotico e a quella dose come dice il dottor Pacini? Una vera diagnosi non me l'ha restituita ha solo preso atto del mio disturbo.grazie per un'eventuale risposta.

Gentile utente

i farmaci sono stati prescritti da una terza persona che può spiegare il motivo della prescrizione.

Lei lamenta un sintomo, e vanno valutati eventuali altri sintomi per giungere ad una diagnosi.

Possiamo quindi considerare che, se e' come dice lei, e' stata fatta una prescrizione sintomatica, come il paracetamolo per la febbre?

Quindi, andrebbe capito il ragionamento a monte per giungere a tale pescrizione e le e' stata data una spiegazione funzionale.

"perchè credo senza alcuna supponenza che i metodi d'elezione per curare l'eritrofobia siano gli SSRI;"

Con totale supponenza direi. Lo dico con tutta la simpatia, ma non può affermare che lo dice senza supponenza e poi affermare cosa serve per curare che cosa.

Non è questione di antipatia, ci mancherebbe, ma di guidarla se mai a partire con un ragionamento che le consenta di arrivare ad una spiegazione di ciò che chiede.

Innanzitutto si faccia comunicare la diagnosi, più o meno. Il divenitare rosso non è necessariamente attinente agli attacchi di panico, e gli SSRI (che potrebbero essere indicati se la diagnosi fosse quella e soltanto quella) non sono l'unica classe di farmaci anti-ansia.

La terapia suggerisce due cose:
- o è una cura per sintomi corporei misti
- o è una terapia antipsicotica, intendendo che vi sia qualcosa di alterato nella sua percezione dell'esposizione "agli occhi" e al giudizio degli altri.

Chiarisca la diagnosi con il medico così possiamo se mai dire di più.

Dottor Pacini io non ho detto che l'eritrofobia sia attinente agli attacchi di panico, ho detto soltanto che provo una voglia matta di fuggire in situazioni in cui divento rosso come coloro che soffrono di attacchi di panico; credo che dovrò farmi chiarire la diagnosi e sarò più preciso. vi ringrazio
Cordiali saluti

"...soffro di eritrofobia; è una condizione che può essere considerata alla stregua di un attacco di panico nella misura in cui..."

Veramente così si era espresso, comunque chiarisca la diagnosi e poi ci fa sapere.

-