Ansia panico o cosa?
Gentili dottori
sono una ragazza di 28 anni e da alcuni mesi soffro di una sintomatologia difficile da inquadrare a molto debilitante per la quale ho effettuato una serie di esami al seguito dei quali mi è stato diagnosticato un disturbo d'ansia somatizzato e attacchi di panico.
La sintomatologia è esordita ad ottobre con una tachicardia molto forte ed è arrivata al culmine con un intorpidimento del piede sinistro vampate di calore tachicardia forte e mani e piedi gelati quando sono finita al pronto soccorso.
Ho continuato ad avere nei mesi successivi tachicardia vertigini fortissime senso di instabilità di svenimento parestesie e vampate di calore ai piedi e al corpo (soprattutto ai piedi ) e tremori.
Da tre mesi ho sintomi tutti i giorni.
Ho effettuato emocromo due volte, studio della tiroide, ormoni, glicemia, insulina, studio degli ormoni ipofisari e surrenali per escludere tumori ai surreni due elettrocardiogrammi, risonanza magnetica alla testa, lastra torace, lastra cervicale, tutto negativo tranne una megapofisi in c7 e un pò di uncoartrosi per cui devo effettuare un eco.doppler carotideo.
Sono stata otto volte in pronto soccorso e la diagnosi è stata attacchi di panico: mi hanno mandato dalla psichiatra.
Sono in psicoterapia da una psichiatra, assumo xanax all'occorrenza.
Va meglio nel senso che almeno a casa non mi sento quasi più male, ma fuori è sempre un inferno, anzi è peggiorata. Il mio curante mi ha detto che secondo lui dovrei assumere entact, la mia psichiatra ritiene di poter trattare il tutto con la terapia.
Io mi sento male appena faccio una passeggiata: sono ipocondriaca e quindi non credo alla diagnosi e sono convinta di avere qualche malattia che non mi è stata diagnosticata. Non riesco a trovare il collegamento fra l'ansia e queste orrende sensazioni fisiche che ho.
Non so proprio più che fare.
sono una ragazza di 28 anni e da alcuni mesi soffro di una sintomatologia difficile da inquadrare a molto debilitante per la quale ho effettuato una serie di esami al seguito dei quali mi è stato diagnosticato un disturbo d'ansia somatizzato e attacchi di panico.
La sintomatologia è esordita ad ottobre con una tachicardia molto forte ed è arrivata al culmine con un intorpidimento del piede sinistro vampate di calore tachicardia forte e mani e piedi gelati quando sono finita al pronto soccorso.
Ho continuato ad avere nei mesi successivi tachicardia vertigini fortissime senso di instabilità di svenimento parestesie e vampate di calore ai piedi e al corpo (soprattutto ai piedi ) e tremori.
Da tre mesi ho sintomi tutti i giorni.
Ho effettuato emocromo due volte, studio della tiroide, ormoni, glicemia, insulina, studio degli ormoni ipofisari e surrenali per escludere tumori ai surreni due elettrocardiogrammi, risonanza magnetica alla testa, lastra torace, lastra cervicale, tutto negativo tranne una megapofisi in c7 e un pò di uncoartrosi per cui devo effettuare un eco.doppler carotideo.
Sono stata otto volte in pronto soccorso e la diagnosi è stata attacchi di panico: mi hanno mandato dalla psichiatra.
Sono in psicoterapia da una psichiatra, assumo xanax all'occorrenza.
Va meglio nel senso che almeno a casa non mi sento quasi più male, ma fuori è sempre un inferno, anzi è peggiorata. Il mio curante mi ha detto che secondo lui dovrei assumere entact, la mia psichiatra ritiene di poter trattare il tutto con la terapia.
Io mi sento male appena faccio una passeggiata: sono ipocondriaca e quindi non credo alla diagnosi e sono convinta di avere qualche malattia che non mi è stata diagnosticata. Non riesco a trovare il collegamento fra l'ansia e queste orrende sensazioni fisiche che ho.
Non so proprio più che fare.
[#1]
Gentile utente,
lei ha una diagnosi per la quale sta facendo un trattamento psicoterapeutico i cui risultati sono a lungo termine.
E' tipico di chi soffre di disturbi come il suo pensare di avere altro che non e' stato ancora diagnosticato.
Di cio' dovrebbe discutere con la sua psicoterapeuta.
lei ha una diagnosi per la quale sta facendo un trattamento psicoterapeutico i cui risultati sono a lungo termine.
E' tipico di chi soffre di disturbi come il suo pensare di avere altro che non e' stato ancora diagnosticato.
Di cio' dovrebbe discutere con la sua psicoterapeuta.
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[#2]
Concordo col collega Ruggiero, e aggiungerei che un ansiolitico al bisogno, se i disturbi sono quotidiani e compromettono la qualità di vita, è una terapia farmacologica insufficiente.Gli SSRI sono indicati per il disturbo da attacchi di panico e possono essere associati alla psicoterapia.
Franca Scapellato
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio molto: quello che di questa patologia mi risulta oscuro è che non riesco ad associare gli stati di tensione ai terribili malori che sento, in più ho questo stato di prostrazione, di debolezza che non so a cosa ricondurre.
Non riesco a capire ecco tutto: io sono convinta di avere qualcosa di fisico, sebbene il mio medico mi assicuri, esami alla mano di no.
Forse proverò a prendere Entact, magari mi fa bene....
Non riesco a capire ecco tutto: io sono convinta di avere qualcosa di fisico, sebbene il mio medico mi assicuri, esami alla mano di no.
Forse proverò a prendere Entact, magari mi fa bene....
[#4]
Guardi che sarebbe preferibile essere in accordo con i curanti per intraprendere una terapia.
Se il suo psicoterapeuta non e' d'accordo puo' creare un problema nella gestione che, in ogni caso anche se il farmaco e' consigliato dal medico di famiglia, andrebbe gestito da uno psichiatra.
Infatti, potrebbe essere il farmaco giusto ma non tutti i farmaci sono indicati per tutti ed e' quindi opportuno far valutare il trattamento in quanto se non fosse indicato per lei sara' poi opportuno fare una variazione e considerare un altro trattamento.
Se ha fatto tutti gli esami possibili e valutati direttamente, non ha nulla di fisico e questo dubbio e' solo parte del suo disturbo.
Se il suo psicoterapeuta non e' d'accordo puo' creare un problema nella gestione che, in ogni caso anche se il farmaco e' consigliato dal medico di famiglia, andrebbe gestito da uno psichiatra.
Infatti, potrebbe essere il farmaco giusto ma non tutti i farmaci sono indicati per tutti ed e' quindi opportuno far valutare il trattamento in quanto se non fosse indicato per lei sara' poi opportuno fare una variazione e considerare un altro trattamento.
Se ha fatto tutti gli esami possibili e valutati direttamente, non ha nulla di fisico e questo dubbio e' solo parte del suo disturbo.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 13/05/2010.
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