Un livello intollerabile,
Buongiorno
In passato ho richiesto vari consulti a Medicitalia, ricevendo anche un "rimprovero" (lo metto tra virgolette perchè non era certo una cosa offensiva!) per una mia tendenza al "fai da te". Ho seguito il consiglio che mi veniva dato nello stessso consulto e da tre mesi sono in cura da uno psichiatra, molto stimato in zona,di cui seguo rigorosamente le indicazioni (anche perchè nel frattempo i miei disturbi, prima così vari e mutevoli da crearmi molta cnfusione, alla fine si sono manifestati per quello che erano: depressione maggiore (seria) e insonnia a un livello intollerabile, in alcuni periodi totale).
A parte il Levobren (all'inizio, per riuscire a mangiare; smesso superata quella fase) sono in cura da tre mesi con Dalmadorm 30 e da due (prima si erano fatti tentativi con altri farmaci,mal tollerati) con Zoloft 100 (l'intenzione dello psichiatra era arrivare a 200, ma già 150 mi provocavano insonnia che neanche il Dalmadorm riusciva a vincere). I miei dubbi sono due:
1) nella 5^-6^ settimana di Zoloft ho avuto un miglioramento enorme (di cui ero veramente felice!!). Quanto ci ho sperato... Ma in seguito buona parte di questo migliorramento si è perso (con mia enorme delusione). E'normale che si abbiano queste oscillazioni anche dopo 2 mesi di cura? (N.B. ma è la domanda meno importante, posso anche chiederlo durante la prossima visita)
2)Il problema magiore è il sonno... Lo psichiatra mi ha assicurato che il dalmadorm era solo una fase transitoria: migliorata la depressione, avrei facilmente scalato la dose. Invece questo non succede; anzi, per certi aspetti sta peggiorando (l'effetto del farmaco è lentissimo: pur assumendolo sempre più presto-addirittura alle 19-mi addormento solo intorno all'1; inoltre da due notti ho un sonno alternato a continui risvegli -20? 30?). La domanda è questa: nella mia zona è facile trovare neurologi specializzati in malattie del sonno (nel capoluogo di provincia esiste infatti un centro apposito), e sarei tentata di rivolgermi ad uno di loro. Ma ovviamente senza asciare lo psichiatra,per la depressione: ma non vorrei creare (come già accaduto in passato) una sovrapposizione di prescrizioni e pareri contrastanti, che mi "mandasse al'aria" anche la cura che sto seguendo. Non so veramente cosa fare e l'idea di andare avanti atempo indetwerminato con le benzodiazepine mi preoccupa... Voi cosa mi consigliate?
In passato ho richiesto vari consulti a Medicitalia, ricevendo anche un "rimprovero" (lo metto tra virgolette perchè non era certo una cosa offensiva!) per una mia tendenza al "fai da te". Ho seguito il consiglio che mi veniva dato nello stessso consulto e da tre mesi sono in cura da uno psichiatra, molto stimato in zona,di cui seguo rigorosamente le indicazioni (anche perchè nel frattempo i miei disturbi, prima così vari e mutevoli da crearmi molta cnfusione, alla fine si sono manifestati per quello che erano: depressione maggiore (seria) e insonnia a un livello intollerabile, in alcuni periodi totale).
A parte il Levobren (all'inizio, per riuscire a mangiare; smesso superata quella fase) sono in cura da tre mesi con Dalmadorm 30 e da due (prima si erano fatti tentativi con altri farmaci,mal tollerati) con Zoloft 100 (l'intenzione dello psichiatra era arrivare a 200, ma già 150 mi provocavano insonnia che neanche il Dalmadorm riusciva a vincere). I miei dubbi sono due:
1) nella 5^-6^ settimana di Zoloft ho avuto un miglioramento enorme (di cui ero veramente felice!!). Quanto ci ho sperato... Ma in seguito buona parte di questo migliorramento si è perso (con mia enorme delusione). E'normale che si abbiano queste oscillazioni anche dopo 2 mesi di cura? (N.B. ma è la domanda meno importante, posso anche chiederlo durante la prossima visita)
2)Il problema magiore è il sonno... Lo psichiatra mi ha assicurato che il dalmadorm era solo una fase transitoria: migliorata la depressione, avrei facilmente scalato la dose. Invece questo non succede; anzi, per certi aspetti sta peggiorando (l'effetto del farmaco è lentissimo: pur assumendolo sempre più presto-addirittura alle 19-mi addormento solo intorno all'1; inoltre da due notti ho un sonno alternato a continui risvegli -20? 30?). La domanda è questa: nella mia zona è facile trovare neurologi specializzati in malattie del sonno (nel capoluogo di provincia esiste infatti un centro apposito), e sarei tentata di rivolgermi ad uno di loro. Ma ovviamente senza asciare lo psichiatra,per la depressione: ma non vorrei creare (come già accaduto in passato) una sovrapposizione di prescrizioni e pareri contrastanti, che mi "mandasse al'aria" anche la cura che sto seguendo. Non so veramente cosa fare e l'idea di andare avanti atempo indetwerminato con le benzodiazepine mi preoccupa... Voi cosa mi consigliate?
[#1]
Gentile utente
il suo problema di sonno può essere correlato alla depressione e quindi avrebbe poco senso andare in un centro del sonno se non viene risolta la depressione.
L'aumento dello zoloft poteva essere giustificato ed utile, visto che ancora non sta bene.
Eventualmente sarebbe utile valutare altre strategie di cura.
il suo problema di sonno può essere correlato alla depressione e quindi avrebbe poco senso andare in un centro del sonno se non viene risolta la depressione.
L'aumento dello zoloft poteva essere giustificato ed utile, visto che ancora non sta bene.
Eventualmente sarebbe utile valutare altre strategie di cura.
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[#2]
Utente
Grazie per la risposta così sollecita e chiara! Mi ha evitato di commettere un errore, complicando ulteriormente la situazione.
Approfitto della sua gentilezza per porLe ancora una domanda: vorrei seguire il Suo consiglio e, se il curante è d'accordo (ma lo sarà di sicuro) riprovare ad aumentare lo Zoloft (anche perchè cambiare terapia mi sarebbe difficile: ho già provato, ora e in passato, in occasione di un grave lutto, quasi tutti gli antidepressivi non attivanti, e questo è di gran lunga quello che tollero meglio). Quando ho tentato di passare a 150mg di Zoloft la mia insonnia è peggiorata alla grande... ma lo Zoloft provoca davvero un'insonnia così rilevante? (il bugiardino ne parla, ma non vorrei farmi suggestionare; o che questa fosse la "mia" insonnia, non ancora guarita, ed io la attribuissi al farmaco)
La ringrazio vivamente
Approfitto della sua gentilezza per porLe ancora una domanda: vorrei seguire il Suo consiglio e, se il curante è d'accordo (ma lo sarà di sicuro) riprovare ad aumentare lo Zoloft (anche perchè cambiare terapia mi sarebbe difficile: ho già provato, ora e in passato, in occasione di un grave lutto, quasi tutti gli antidepressivi non attivanti, e questo è di gran lunga quello che tollero meglio). Quando ho tentato di passare a 150mg di Zoloft la mia insonnia è peggiorata alla grande... ma lo Zoloft provoca davvero un'insonnia così rilevante? (il bugiardino ne parla, ma non vorrei farmi suggestionare; o che questa fosse la "mia" insonnia, non ancora guarita, ed io la attribuissi al farmaco)
La ringrazio vivamente
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L'insonnia può presentarsi in qualche caso, può dipendere anche dall'orario di assunzione o da altri fattori.
Se e' da considerarsi come effetto collaterale dovrebbe essere transitorio e risolvibile in un paio di settimane, ovviamente riferendomi all'insonnia che potrebbe presentarsi come causa diretta dell'aumento di posologia.
Se e' da considerarsi come effetto collaterale dovrebbe essere transitorio e risolvibile in un paio di settimane, ovviamente riferendomi all'insonnia che potrebbe presentarsi come causa diretta dell'aumento di posologia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 11/05/2010.
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Approfondimento su Insonnia
L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.