Terapia farmacologica giusta? grazie
Gentilissimi medici.
Scusate se sottraggo tempo al vostro lavoro ma avrei bisogno di delucinazioni in quanto la mia città ha una mediocre nomina in ambito sanitario ed io non essendo automunito al momento mi sto rivolgendo in medici in loco.
Fin dalla tenera età manifestavo dei tremolii saltuari strani. tipo quando si spegneva l'auto dotata di un vecchio motore diesel (scusate la similitudine)
Gia' allora avevo problemi a relazionarmi con gli altri e soffrivo, forse, di agorafobia e fobiasociale.
I miei genitori, divorziati, fin da quando ero piccolo non si accorsero di nulla.
Crescendo i problemi si fecero sempre piu' intensi fino a farmi buttare anni ed anni nella mia vita a crearmi un avatar sulle chat, credendo che quella fosse la vita normale, non uscendo di casa, in quanto l'agorafobia e la fobia sociale mi facevano subentrare ancor di più tremendi sintomi come vampate di calore (tipo quando vi aprite un forno caldo in faccia, è come se di colpo passassi a 60°), eritrosi, iperidrosi mostruosa, panico, ansia.
Non ho mai fatto sesso o amore. Mi sentivo male difronte a certi videogiochi fino allo svenimento e anche una semplice iniezione o prelievo di sangue mi portava quasi allo svenimento.
Una volta ho provato ad insistere guardando il video di un asportazione di una milza su youtube : risultato, dopo 2min, neanche il tempo del taglio con il bisturi che gia' avevo la vista completamente offuscata, sbandavo, riuscivo, vampate, panico, eritrosi mostrusa a malapena riuscivo a raggiungere il letto e dormire un infinita' di ore.
Crescendo, HO SOPPERITO ALLA NEGLIGENZA DEI MIEI GENITORI; i medici a cui mi sono rivolto non sanno neanche loro quello che ho quando glie l'ho chiesto.
Qualche ex medico mi ha addirittura detto :- sei solo un po' agitato...
Mi sono rivolto ad altri medici, sempre psichiatri e neurologi.
PERDONATEMI SE HO SOTTRATTO IL VOSTRO PREZIOSO TEMPO CON QUESTA LOGORROICA PREMESSA, ARRIVO AL DUNQUE.
Attualmente, un medico neurologo mi ha cambiato gran parte della terapia a causa della sonnolenza, apatia, assuefazione immediata dei farmaci che prendevo, e volevo sapere cosa ne pensate di quella attuale; non perché non mi fidi di tale medico, ma solo per sentire, come si sul dire in Italia, tutte le campane : spero non vi offendiate, mi fido di voi : la terapia consiste in Prozac 20 mg, Tegretol 400 mg da aumentare al bisogno, provigil 100 mg da aumentare al bisogno, Lansoprazolo da aumentare al bisogno, rohypnol quando necessario, tavor al bisogno, diclofenac a periodi, in quanto soffro fin da piccolo di lombalgia . motivo per cui, insieme ai piedi piatti, sono stato scarto dalla visita militare, e per di più ho avuto un incidente stradale in cui mi sono venuti contro con un altro autoveicolo ed ho riportato traumi ad un menisco, che misura svariati quasi 10 mm piu’ di un altro (tutto questo, appurato da specialista ortopedico non della mia zona tra l’altro). Ovviamente, di giocare a calcio, la mia passione più grande che ora mi godo solo sulla console a casa. Il medico ha lasciato nella terapia anche il diagren in quanto mi nascono le unghie seghettate come smetto di prenderlo, minoxidil e propecia in quanto mi cadono i capelli se non ne faccio uso.
Domande:
a) Che ne pensate di tale terapia?
b) Il medico neurologo sopracitato non ha ben chiaro ancora di cosa soffro; da quello che ho capito è andato parecchio per esclusione vista la pessima risposta ad alcuni farmaci che prendevo confermatagli da amici e parenti.
c) Secondo voi sono epilettico, narcolettico e qualcos’altro?
d) Ho un po’ di sensi di colpa in quanto mi sento un drogato, ma che mi prendesse un accidenti dove sto, se non prendo farmaci posso anche salutare una vita normale. Faccio male a “crearmi” ogni tanto tale pensiero visto che nella mia vita non mi sono fatto neanche uno spinello, sono astemio e non ho mai fumato sigarette?
Nello scusarmi ancora per il prezioso tempo sottrattovi vi auguro distinti saluti
Scusate se sottraggo tempo al vostro lavoro ma avrei bisogno di delucinazioni in quanto la mia città ha una mediocre nomina in ambito sanitario ed io non essendo automunito al momento mi sto rivolgendo in medici in loco.
Fin dalla tenera età manifestavo dei tremolii saltuari strani. tipo quando si spegneva l'auto dotata di un vecchio motore diesel (scusate la similitudine)
Gia' allora avevo problemi a relazionarmi con gli altri e soffrivo, forse, di agorafobia e fobiasociale.
I miei genitori, divorziati, fin da quando ero piccolo non si accorsero di nulla.
Crescendo i problemi si fecero sempre piu' intensi fino a farmi buttare anni ed anni nella mia vita a crearmi un avatar sulle chat, credendo che quella fosse la vita normale, non uscendo di casa, in quanto l'agorafobia e la fobia sociale mi facevano subentrare ancor di più tremendi sintomi come vampate di calore (tipo quando vi aprite un forno caldo in faccia, è come se di colpo passassi a 60°), eritrosi, iperidrosi mostruosa, panico, ansia.
Non ho mai fatto sesso o amore. Mi sentivo male difronte a certi videogiochi fino allo svenimento e anche una semplice iniezione o prelievo di sangue mi portava quasi allo svenimento.
Una volta ho provato ad insistere guardando il video di un asportazione di una milza su youtube : risultato, dopo 2min, neanche il tempo del taglio con il bisturi che gia' avevo la vista completamente offuscata, sbandavo, riuscivo, vampate, panico, eritrosi mostrusa a malapena riuscivo a raggiungere il letto e dormire un infinita' di ore.
Crescendo, HO SOPPERITO ALLA NEGLIGENZA DEI MIEI GENITORI; i medici a cui mi sono rivolto non sanno neanche loro quello che ho quando glie l'ho chiesto.
Qualche ex medico mi ha addirittura detto :- sei solo un po' agitato...
Mi sono rivolto ad altri medici, sempre psichiatri e neurologi.
PERDONATEMI SE HO SOTTRATTO IL VOSTRO PREZIOSO TEMPO CON QUESTA LOGORROICA PREMESSA, ARRIVO AL DUNQUE.
Attualmente, un medico neurologo mi ha cambiato gran parte della terapia a causa della sonnolenza, apatia, assuefazione immediata dei farmaci che prendevo, e volevo sapere cosa ne pensate di quella attuale; non perché non mi fidi di tale medico, ma solo per sentire, come si sul dire in Italia, tutte le campane : spero non vi offendiate, mi fido di voi : la terapia consiste in Prozac 20 mg, Tegretol 400 mg da aumentare al bisogno, provigil 100 mg da aumentare al bisogno, Lansoprazolo da aumentare al bisogno, rohypnol quando necessario, tavor al bisogno, diclofenac a periodi, in quanto soffro fin da piccolo di lombalgia . motivo per cui, insieme ai piedi piatti, sono stato scarto dalla visita militare, e per di più ho avuto un incidente stradale in cui mi sono venuti contro con un altro autoveicolo ed ho riportato traumi ad un menisco, che misura svariati quasi 10 mm piu’ di un altro (tutto questo, appurato da specialista ortopedico non della mia zona tra l’altro). Ovviamente, di giocare a calcio, la mia passione più grande che ora mi godo solo sulla console a casa. Il medico ha lasciato nella terapia anche il diagren in quanto mi nascono le unghie seghettate come smetto di prenderlo, minoxidil e propecia in quanto mi cadono i capelli se non ne faccio uso.
Domande:
a) Che ne pensate di tale terapia?
b) Il medico neurologo sopracitato non ha ben chiaro ancora di cosa soffro; da quello che ho capito è andato parecchio per esclusione vista la pessima risposta ad alcuni farmaci che prendevo confermatagli da amici e parenti.
c) Secondo voi sono epilettico, narcolettico e qualcos’altro?
d) Ho un po’ di sensi di colpa in quanto mi sento un drogato, ma che mi prendesse un accidenti dove sto, se non prendo farmaci posso anche salutare una vita normale. Faccio male a “crearmi” ogni tanto tale pensiero visto che nella mia vita non mi sono fatto neanche uno spinello, sono astemio e non ho mai fumato sigarette?
Nello scusarmi ancora per il prezioso tempo sottrattovi vi auguro distinti saluti
[#1]
Gentile Utente,
non è possibile giudicare on line una terapia senza avere una diagnosi corretta in quanto ogni cura è in rapporto ad una diagnosi. Le consiglio soltanto di effettuare una visita psichiatrica anche in un ambulatorio ospedaliero se non conosce psichiatri privati.
Sposto il Suo consulto nella sezione "Psichiatria" competente per i Suoi problemi.
Cordiali saluti ed auguri
non è possibile giudicare on line una terapia senza avere una diagnosi corretta in quanto ogni cura è in rapporto ad una diagnosi. Le consiglio soltanto di effettuare una visita psichiatrica anche in un ambulatorio ospedaliero se non conosce psichiatri privati.
Sposto il Suo consulto nella sezione "Psichiatria" competente per i Suoi problemi.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Gentile utente,
lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per risolvere le sue questioni.
lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e dovrebbe rivolgersi ad uno psichiatra per risolvere le sue questioni.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Gentile utente,
lo psichiatra non e' il "medico dei matti".
E' uno specialista che cura alcune patologie che appartengono alle alterazioni (neurochimiche) del cervello.
Lei a 22 anni puo' pensare di non avere bisogno di uno psichiatra che e' invece lo specialista di riferimento per i suoi disturbi.
Tra l'altro il neurologo si e' orientato verso una diagnosi psichiatrica, avendo prescritto numerosi farmaci che le avrebbe prescritto anche lo psichiatra.
Il punto e':
- individuare la diagnosi
- individuare il trattamento.
Probabilmente il neurologo non ha chiara la diagnosi in quanto non gli compete.
Provi a sentire il parere di uno psichiatra.
lo psichiatra non e' il "medico dei matti".
E' uno specialista che cura alcune patologie che appartengono alle alterazioni (neurochimiche) del cervello.
Lei a 22 anni puo' pensare di non avere bisogno di uno psichiatra che e' invece lo specialista di riferimento per i suoi disturbi.
Tra l'altro il neurologo si e' orientato verso una diagnosi psichiatrica, avendo prescritto numerosi farmaci che le avrebbe prescritto anche lo psichiatra.
Il punto e':
- individuare la diagnosi
- individuare il trattamento.
Probabilmente il neurologo non ha chiara la diagnosi in quanto non gli compete.
Provi a sentire il parere di uno psichiatra.
[#5]
Utente
gentile medico Ruggero : veramente a me era giunta voce da parte di un conoscente gravemente narcolettico che lo psichiatra (tra l'altro primario del reparto) non gli ha prescritto il provigil o il ritalin che gli aveva suggerito come soluzione il suo medico il suo medico di base in quanto lo psichiatra ha risposto che quelli sono farmaci che prescrivono i neurologi e che non era materia sua.
Scusi un altra domanda gentile medico Ruggero, ma ho sempre sbagliato a pensare che lo pschitra esistesse per problemi di alterazione mentale, come dire "software", ad esempio persone che fanno cose strane, e il neurologo per problemi come dire "hardware" come gente che ad esempio ha battuto la testa, oppure come me che forse ho problemi all ipotalamo che mi creano epilessia?
Scusi un altra domanda gentile medico Ruggero, ma ho sempre sbagliato a pensare che lo pschitra esistesse per problemi di alterazione mentale, come dire "software", ad esempio persone che fanno cose strane, e il neurologo per problemi come dire "hardware" come gente che ad esempio ha battuto la testa, oppure come me che forse ho problemi all ipotalamo che mi creano epilessia?
[#6]
Gentile utente,
se la sua diagnosi e' quella di epilessia, nel senso di crisi epilettiche evidenti e diagnosticate con esami appropriati, lo specialista di riferimento e' il neurologo.
Non vorrei che utilizzasse il termine epilessia in modo inappropriato.
L'epilessia ha delle caratteristiche cliniche ben definite e viene trattata con farmaci antiepilettici.
La sua terapia non e' propriamente una terapia antiepilettica e, comunque, riferisce di aver avuto una diagnosi di ansia.
La coesistenza di disturbi anche neurologici viene trattata con l'integrazione delle figure contemporaneamente.
Dalla sua descrizione il problema sembra essere prettamente psichiatrico del genere ansioso.
se la sua diagnosi e' quella di epilessia, nel senso di crisi epilettiche evidenti e diagnosticate con esami appropriati, lo specialista di riferimento e' il neurologo.
Non vorrei che utilizzasse il termine epilessia in modo inappropriato.
L'epilessia ha delle caratteristiche cliniche ben definite e viene trattata con farmaci antiepilettici.
La sua terapia non e' propriamente una terapia antiepilettica e, comunque, riferisce di aver avuto una diagnosi di ansia.
La coesistenza di disturbi anche neurologici viene trattata con l'integrazione delle figure contemporaneamente.
Dalla sua descrizione il problema sembra essere prettamente psichiatrico del genere ansioso.
[#8]
Utente
Gentilissimi medici.
come ho scritto la sanita' della mia citta' non ha una buona nomina quindi l'Elettroencefalogramma potrebbe anche non essermi stato prescritto per superficialità; del resto c'era chi pretendeva di curarmi con i placebo per mesi e mesi e nonostante ripetessi al medico come mai questi farmaci non fanno nulla egli non prendeva provvedimenti.
inoltre vorrei gentimente sapere il vostro parere sulla terapia. secondo voi tutti quei farmaci vanno in conflitto?
come ho scritto la sanita' della mia citta' non ha una buona nomina quindi l'Elettroencefalogramma potrebbe anche non essermi stato prescritto per superficialità; del resto c'era chi pretendeva di curarmi con i placebo per mesi e mesi e nonostante ripetessi al medico come mai questi farmaci non fanno nulla egli non prendeva provvedimenti.
inoltre vorrei gentimente sapere il vostro parere sulla terapia. secondo voi tutti quei farmaci vanno in conflitto?
[#10]
Gentile utente,
La richiesta mi sembra un po' confusa. Innanzitutto se è in cura da uno psichiatra con relativa terapia, se riferisce sintomi riguardanti affetti, comportamenti e pensieri, che significa poi il luogo comune "perché lo psichiatra ? Io non sono matto". Innanzitutto la invito a non utilizzare questo termine in maniera offensiva, perché in senso offensivo nessuno lo è comunque. Dopo di che sarebbe come dire "perché il neurologo ? mica sono paralizzato", o "perché il gastroenterologo, non ho mica la cirrosi". Termini a parte, perché si pone questo problema adesso che segue già le cure ? Mi sembra francamente una domanda incoerente.
Perché escono fuori epilessia e narcolessia ? Da dove escono fuori queste parole, sono diagnosi di qualcuno o suoi modi di dire rispetto al fatto di avere una malattia neurologica, e perché visto che dice di star bene prendendo la cura le vengono dubbi così totali ?
Infine, che nesso c'è (io non ne vedo alcuno) tra il discorso droga e quello di persone che prendono delle cure ? L'unica analogia è che prendono sostanze chimiche tutti e due, analogia che mi sembra marginale. Che significa se fa bene a sentirsi in colpa ? Trova che le sia utile sentirsi in colpa rispetto ad un problema che non sussiste ? Inoltre non vedo il nesso tra il non essersi mai drogato e la colpa per prendere medicine, lei forse ci vede una qualche contraddizione che non vedo però in cosa consista.
Mi sembra che si ponga problemi ridondanti (cioè inutili e anche fuori tempo massimo) rispetto a soluzioni che sono già in essere per effetto di specialisti che l'hanno valutata e consigliata.
La richiesta mi sembra un po' confusa. Innanzitutto se è in cura da uno psichiatra con relativa terapia, se riferisce sintomi riguardanti affetti, comportamenti e pensieri, che significa poi il luogo comune "perché lo psichiatra ? Io non sono matto". Innanzitutto la invito a non utilizzare questo termine in maniera offensiva, perché in senso offensivo nessuno lo è comunque. Dopo di che sarebbe come dire "perché il neurologo ? mica sono paralizzato", o "perché il gastroenterologo, non ho mica la cirrosi". Termini a parte, perché si pone questo problema adesso che segue già le cure ? Mi sembra francamente una domanda incoerente.
Perché escono fuori epilessia e narcolessia ? Da dove escono fuori queste parole, sono diagnosi di qualcuno o suoi modi di dire rispetto al fatto di avere una malattia neurologica, e perché visto che dice di star bene prendendo la cura le vengono dubbi così totali ?
Infine, che nesso c'è (io non ne vedo alcuno) tra il discorso droga e quello di persone che prendono delle cure ? L'unica analogia è che prendono sostanze chimiche tutti e due, analogia che mi sembra marginale. Che significa se fa bene a sentirsi in colpa ? Trova che le sia utile sentirsi in colpa rispetto ad un problema che non sussiste ? Inoltre non vedo il nesso tra il non essersi mai drogato e la colpa per prendere medicine, lei forse ci vede una qualche contraddizione che non vedo però in cosa consista.
Mi sembra che si ponga problemi ridondanti (cioè inutili e anche fuori tempo massimo) rispetto a soluzioni che sono già in essere per effetto di specialisti che l'hanno valutata e consigliata.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.6k visite dal 04/05/2010.
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