Antidepressivi?
Gentili psichiatri volevo chiedervi 1 chiarimento su 1 cosa che mi ha turbato molto.Sono in cura da un pò di tempo da uno psicologo che l'altro giorno mi ha detto che sarebbe il caso di prendere degli psicofarmaci, e quindi mi ha consigliato 1 psichiatra..Io chiaramente sono molto spaventata all'idea di prendere degli psicofarmaci(ho solo 17 anni) ma lui dice che non mi devo preocupare e che non mi sta mandando da una psichiatra perchè pensa che io stia peggiorando, o perchè sono depressa, ma semplicemente perchè vuole farmi affrontare meglio questo ultimo periodo di scuola, vuole farmi incominciare a far fare una vita più normale(visto che sono in uno stato ansioso da 1 anno quasi)e perchè pensa che rilassandomi un pò anche la psicoterapia potrebbe procedere più velocemente. Però mi ha detto che molto probabilmente la psichiatra mi prescriverà, oltre che dei calmanti anche degli antidepressivi.. e volevo chiedere: se il mio psicologo dice che non sono depressa perchè dovrei prendere degli antidepressivi,che sono dei farmaci molto molto pesanti e molto pericolosi a soli 17 anni??Io non voglio imbottirmi di psicofarmaci per 4-5 mesi a soli 17 anni!!Gli antidepressivi sono dei farmaci veramente pesanti per la mia età! voi che ne pensate?
[#1]
Gentile utente,
ci sono alcune cose da chiarire.
Non esiste la sequenza: psicologo/disturbo lieve, psichiatra/disturbo grave, si può benissimo curarsi per un disturbo lieve da uno psichiatra usando medicine come primo approccio.
Secondo: non vedo perché si debba già prevedere cose le prescriverà lo psichiatra, e perché comunque si prevede che le prescriva dei calmanti. Prescriverà quel che riterrà secondo la diagnosi fatta.
I farmaci non si dividono in leggeri e pesanti, non ha senso, non so perché ma c'è questa strana idea che gli psichiatri abbiano come scopo quello di addormentare le persone, che senso avrebbe ?
Eviti l'espressione "imbottirmi di psicofarmaci", veramente luogo comune che tutti usano come se chi usa uno psicofarmaco qualsiasi automaticamente si "imbottisce". Ha mai sentito un cardiopatico dire "non voglio imbottirmi di farmaci contro l'infarto ?".
La psichiatra è una branca della medicina come le altre, non c'è ragione di affrontarla con particolare apprensione. Se non per il fatto che non si è portati a pensare che il cervello come altri organi può essere influenzato in maniera favorevole dalle cure, se qualcuno sta soffrendo perché in questo periodo o sempre invece alcune sue parti funzionano in maniera sfavorevole.
ci sono alcune cose da chiarire.
Non esiste la sequenza: psicologo/disturbo lieve, psichiatra/disturbo grave, si può benissimo curarsi per un disturbo lieve da uno psichiatra usando medicine come primo approccio.
Secondo: non vedo perché si debba già prevedere cose le prescriverà lo psichiatra, e perché comunque si prevede che le prescriva dei calmanti. Prescriverà quel che riterrà secondo la diagnosi fatta.
I farmaci non si dividono in leggeri e pesanti, non ha senso, non so perché ma c'è questa strana idea che gli psichiatri abbiano come scopo quello di addormentare le persone, che senso avrebbe ?
Eviti l'espressione "imbottirmi di psicofarmaci", veramente luogo comune che tutti usano come se chi usa uno psicofarmaco qualsiasi automaticamente si "imbottisce". Ha mai sentito un cardiopatico dire "non voglio imbottirmi di farmaci contro l'infarto ?".
La psichiatra è una branca della medicina come le altre, non c'è ragione di affrontarla con particolare apprensione. Se non per il fatto che non si è portati a pensare che il cervello come altri organi può essere influenzato in maniera favorevole dalle cure, se qualcuno sta soffrendo perché in questo periodo o sempre invece alcune sue parti funzionano in maniera sfavorevole.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Neanche sa se avra' questa prescrizione....
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 02/05/2010.
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