Ssri - effetti collaterali
gentile dottori
Ho 27 anni, sono in cura da circa un anno per un disturbo d'ansia e pensieri ossessivi. Sono stato curato con eutimil e anaflanil, sospesi per effetti collaterali. Ora sono in cura da Gennaio con Fevarin, 200mg portato a 250 e accostato ad 1/4 di Orap (da circa 10 giorni). Mi avevano dato anche il Gabepentin, ma mi induceva troppa sonnolenza e anorgasmia pertanto l'ho sospeso di mia iniziativa. Ora però, a distanza di 3-4 mesi dall'inizio del Fevarin soffro ancora di fortissima sonnolenza, soprattutto alla guida e a lavoro. Cioè, io finora qst famosi benefici non li ho ancora mai sentiti del tutto, se non nella diminuzione della quantità/qualità delle idee ossessive. Ma le mie giornate sono ancora molto difficoltose e all'occorrenza prendo del Lexotan, quando la situazione si fa insostenibile. E' l'unico farmaco che sento darmi un reale aiuto.
Stavo pensando di sospendere le cure e di affidarmi alle sole benzodiazepine nei momenti difficili, perché dopo un anno sono stufo e inizio a non credere più nella psichiatria, almeno nel mio caso. A parte le spese e l'impegno che qst cure richiedono, per ora ho sempre subito più gli effetti collaterali che quelli positivi. Sono frattanto seguito da una psicologa e aspetto che quella terapia inizi a dare i suoi frutti.
Cosa mi consigliate di fare? E' ancora presto per "gettare psichiatricamente la spugna"?
E poi una domanda di ordine diciamo così, etico: quando prendiamo un farmaco e ci rendiamo conto che non va bene, dobbiamo aspettare la visita successiva (di solito dopo 2 mesi) per riportare la nostra situazione o possiamo "disturbare" telefonicamente il nostro specialista che può indicarci qualche altro medicinale?
Cordiali Saluti
Ho 27 anni, sono in cura da circa un anno per un disturbo d'ansia e pensieri ossessivi. Sono stato curato con eutimil e anaflanil, sospesi per effetti collaterali. Ora sono in cura da Gennaio con Fevarin, 200mg portato a 250 e accostato ad 1/4 di Orap (da circa 10 giorni). Mi avevano dato anche il Gabepentin, ma mi induceva troppa sonnolenza e anorgasmia pertanto l'ho sospeso di mia iniziativa. Ora però, a distanza di 3-4 mesi dall'inizio del Fevarin soffro ancora di fortissima sonnolenza, soprattutto alla guida e a lavoro. Cioè, io finora qst famosi benefici non li ho ancora mai sentiti del tutto, se non nella diminuzione della quantità/qualità delle idee ossessive. Ma le mie giornate sono ancora molto difficoltose e all'occorrenza prendo del Lexotan, quando la situazione si fa insostenibile. E' l'unico farmaco che sento darmi un reale aiuto.
Stavo pensando di sospendere le cure e di affidarmi alle sole benzodiazepine nei momenti difficili, perché dopo un anno sono stufo e inizio a non credere più nella psichiatria, almeno nel mio caso. A parte le spese e l'impegno che qst cure richiedono, per ora ho sempre subito più gli effetti collaterali che quelli positivi. Sono frattanto seguito da una psicologa e aspetto che quella terapia inizi a dare i suoi frutti.
Cosa mi consigliate di fare? E' ancora presto per "gettare psichiatricamente la spugna"?
E poi una domanda di ordine diciamo così, etico: quando prendiamo un farmaco e ci rendiamo conto che non va bene, dobbiamo aspettare la visita successiva (di solito dopo 2 mesi) per riportare la nostra situazione o possiamo "disturbare" telefonicamente il nostro specialista che può indicarci qualche altro medicinale?
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
le BDZ sono utili per tamponare una fase acuta, nel medio lungo periodo sono poco utili e qualche volta anche dannose.
Se l'attuale terapia non risulta soddisfacente dopo il tempo congruo affinchè funzioni a dosaggio terapeutico ( 4 - 6 sett. ) si provano altre strategie farmacologiche sempre su indicazione dello psichiatra.
I miei pazienti hanno tutti un mio recapito telefonico per eventuali necessità o insorgenza di eventuali problemi, una modifica della terapia di tipo strutturale è bene farla dopo regolare visita,
Cordiali Saluti
le BDZ sono utili per tamponare una fase acuta, nel medio lungo periodo sono poco utili e qualche volta anche dannose.
Se l'attuale terapia non risulta soddisfacente dopo il tempo congruo affinchè funzioni a dosaggio terapeutico ( 4 - 6 sett. ) si provano altre strategie farmacologiche sempre su indicazione dello psichiatra.
I miei pazienti hanno tutti un mio recapito telefonico per eventuali necessità o insorgenza di eventuali problemi, una modifica della terapia di tipo strutturale è bene farla dopo regolare visita,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 26/04/2010.
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