Depressione cronica decennale

Gentili medici,mi rivolgo a voi, per un problema che mi è molto a cuore.
mia madre soffre di depressione cronica, da circa 10 anni, nello specifico questa sua depressione, accompagnata da stati di ansia, tachicardia, insonnia pesante, senso di inettitudine e spossatezza,si alterna a periodi in cui invece sta bene, conduce regolarmente le sue attività con interesse, allegria e serenità.
Da circa 10 anni è seguita da una psichiatra-psicoterapeuta, la quale oltre a fornirle supporto psicologico le ha prescritto una cura farmacologica .
Caratterialmente mia madre è una persona riservata, sensibile,piuttosto rigida nelle idee e negli atteggiamenti, tuttavia è una donna di cultura, fà un lavoro che le piace e ha un giro di amicizie.
In famiglia abbiamo avuto un vissuto difficile, mio padre per problemi finanziari e debiti continui abusava di alcolici e ciò scatenava situazioni ingestibili, a volte coronate da momenti di violenza.
Per fortuna, dopo i miei 20 anni, questi episodi si sono ridotti drasticamente, fino a scomparire, a tutt oggi, nonostante i debiti, mio padre ha smesso di bere con quell assiduità e di essere violento; ma a quel punto mia madre è entrata in depressione, con fasi alterne di benessere(la più lunga 2 anni) ,ogni fase ha la miccia in un evento negativo che accade (un operazione mal riuscita, la morte del gatto, la morte di mia nonna, ma a volte anche senza alcun motivo apparente, o per preoccupazioni di carattere finanziario).
Mia madre addita le cause di questo malessere, alle innumerevoli ansie e preoccupazioni scaturite dalla vita familiare soprattutto in passato, e in particolare ai debiti contratti da mio padre.
Mi scuso per il lunghissimo prologo e vengo al dunque.
a tutt oggi a seguito dell ultima depressione (iniziata a marzo, dopo la morte di mia nonna), mia madre è stata ricoverata su consiglio della sua psicoterapeuta in una clinica, si tratta del suo secondo ricovero ( il primo è avvenuto a settembre ed è stato di 3 settimane).
Dopo oltre un mese, non noto in mia madre il benchè minimo segno di miglioramento, non solo, ma i medici della clinica son arrivati a dirle che da quest'ultima fase non ne uscirà più, e le dicono di preparare le carte per chiedere il prepensionamento (a mia madre mancano ancora 5 anni alla pensione).
Senza dilungarmi sulle mie perplessità sulle cure mediche attuate, dopotutto son ignorante in materia, mi chiedo se sia possibile guarire definitavamente dalla depressione cronica e se sia il caso di cambiare specialista o attuare cure alternative, forse mirate ad una rieducazione del comportamento. come dire i problemi a cui fa riferimento mia madre, son legati ad un passato che lei non vuole accettare,lei non riesce a guardare avanti,anche ora che le burrasche del passato se son andate.per questo mi chiedo se effettivamente gli psicofarmaci possano essere l'unica soluzione?vi chiedo un parere,un consiglio di carettere medico che mi aiuti a fare la scelta giusta per mia mamma.
vi ringrazio.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
La depressione è una patologia che tende a recidivare. Maggiore è il numero di episodi che si verificano nel corso della vita, maggiore è il rischio che se ne abbiano altri. Lo scopo delle terapie, farmacologiche o psicologiche, è quello di favorire l'uscita dall'episodio in corso e dilazionare quanto più possibile l'eventuale ricomparsa dei sintomi. Le terapie integrate, farmacologiche e psicologiche sono quelle che si sono rivelate più efficaci nel trattamento della depressione.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

da quanto descrive sembra trattarsi di un disturbo depressivo, non pare che lei descriva fasi con umore espansivo ed eccitamento o disforico ( disturbo bipolare ), che si caratterizza appunto per più episodi depressivi che hanno un andamento intermittente, intervallati da periodi di remissione vera o apparente; ora in questi casi ogni nuovo episodio rappresenta in generale, un fattore predittivo che l'andamento vada verso una sempre più frequente periodicità degli stessi; il cardine della terapia è rappresentato dalla terapia farmacologica ( antidepressivi e stabilizzanti dell'umore ),

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#3]
Utente
Utente
grazie, per la celerità e la competenza delle vostre risposte.
come già detto, essendo ignorante in materia, non posso screditare l utilità degli psicofarmaci, che mia madre assume da 10 anni sia durante le fasi acute che durante i momenti di benessere.
il mio dubbio è sul giudizio affrettato dei medici della clinica , i quali, dopo solo un mese di degenza, le han chiesto di provvedere alle carte per il prepensionamento, ciò significa che ritengono che mia madre non potrà piu andare a lavoro da qui a 5 anni. ciò significa che ritengono mia madre inguaribile e addirittura incapace di svolgere normali attività quotidiane?
mi chiedo se una tale diagnosi non mette in luce i limiti del percorso terapeutico standard (farmaci e terapia)?
questo intendevo, nel chiedervi se esistono terapie alternative ,o PIU' SEMPLICEMENTE se il parere di un altro specialista può essere utile.
mi scuso, se i miei toni sembrano accesi, purtroppo sto affrontando da sola questa situazione per me molto grande e veramente son molto abbattuta nel non vedere una speranza per mia madre.
per il gentile dottor nicolazzo,
quella di mia madre è depressione cronica, o così definita dalla sua psicoterapeuta, ma devo ammettere che durante alcune fasi di benessere,più di una, ha mostrato un carattere eccessivamente euforico,tanto da instillarmi il dubbio si trattasse di un disturbo bipolare.
ancora una volta grazie per la vostra attenzione
cordialmente
[#4]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

la diagnosi di disturbo bipolare è di esclusiva competenza psichiatrica perchè spesso non è facile differenziarla da altre patologie, ciò non esclude che in questo caso si tratti di disturbo depressivo; ma lei e sua madre dovete dare al medico tutte le informazioni che ritenete utili, anche se in questo caso un possibile disturbo bipolare è la prima diagnosi da escludere se possibile.

La richiesta di pensionamento non è di competenza medica ma un atto specificamente personale, quindi è stato solamente un consiglio dei sanitari che lei e sua madre potete o meno accettare.

Il parere di un altro specialista psichiatra è sempre possibile e utile nella misura in cui alla fine non confonde ancora di più la situazione, ma visti i suoi dubbi forse varrebbe la pena richiederlo.

Non esistono terapie alternative ma come ha detto il Dr. Martiadis, si potrebbe associare una psicoterapia anche solo di sostegno se lo psichiatra lo ritiene opportuno avendone sua madre le condizioni per poterne usufruire,

Cordiali Saluti
Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto