Perchè quando fumo sento sento fuoriuscire il delirio depressivo?

Gentile utente,

Non si capisce cosa voglia dire con le parole "delirio" e "delirio depressivo", non credo quello che vogliono dire in senso tecnico.

Inoltee: Lei è in cura da uno psichiatra per quale disturbo, con che medicine ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

MI scusi per la poca chiarezza.
Allora io sono stato in cura da una psichiatra per ansia e depressione.I farmaco che ho assunto è stato eutimil.
NOn reputo la parola "delirio" sbagliata per descrivere ciò che avverto.Significa che dopo aver fumato la sigaretta,ho dei pensieri molto depressi.Mi buttano veramente giu malgrado il mio sforzo di pensare che tutto è ok.
Una volta la mia psichiatra mi disse che il fumo va a interferire ai neurotrasmettitori.Non gli ho chiesto si poteva fare per risolvere questo problema.Tuttavia,questo problema m'impedisce di fumare una sigaretta quando mi trovo in luoghi diversi da casa mia ( questo non vuol dire che quando fumo a casa nn mi succede questo problema;se non fumo ad esempio sul posto di lavoro è per non sentirmi bloccato quando lavoro perchè a volte mi prende anche l'attacco di panico fumando la sigaretta.)
Ribadisco: è un problema che avverto maggiormente nel periodo primaverile ma ciò non esclude che durante l'anno questo non possa accadere.

Ma quali sono questi pensieri ?

Inoltre: ansia e depressione non è una diagnosi. Eutimil lo prendeva esattamente per che cosa, se può essere più preciso. Lo ha sospeso da tre mesi di sua iniziativa o perché così ha deciso il medico, e se sì la cura quanto è durata ?

beh basta che penso ad una cosa qualsiasi o mi basta vedere una qualsiasi cosa che il mio cervello sente il tutto come un assurdo.Dopo un pò ritorno a vedere tutto
normalmente ma il momento dopo aver fumato mi sento proprio tutto scombussolato.NOn è la stessa sensazione di quando fumavo la sigaretta di prima mattina che mi provocava un pò di giramenti di testa.Quello che mi succede è semplicemente il pervadere di questo delirio depressivo che qualsiasi cosa penso mi sento male.
Invece per quanto riguarda la cura con eutimil non l'ho tolto di mia volontà ma sempre sotto supervisione di psichiatra e psicologa.
E forse adesso mi sento più sensibile a questo problema proprio perchè si tratta del cambio di stagione che ne risento proprio tanto.

Gentile utente,

mi tolga una curiosità. Perché continua a chiamare questi sintomi "delirio depressivo" ? Sono termini che non hanno la minima attinenza con quanto sta descrivendo.
Sembrano sintomi di depersonalizzazione, così come prima impressione, il che torna con il fatto che vanno e vengono.

Mancano ancora alcune risposte: la diagnosi e quanto è durata la cura.

Per quanto riguarda la diagnosi si trattava di un problema legato a pensieri ossessivi che mi rendevano
triste e ansioso.
questo era il problema però non so dirle in termini tecnici come si chiami.La mia cura è durata circa 8 mesi e dopo questi 8 mesi ho cominciato a ridurre il farmaco fino a toglierlo completamente e sono passati 3 mesi.
Ovviamente il problema di cui sto parlando esisteva anche durante la cura che ho fatto.
Gentile dottore non so adoperare altro modo per descrivere più da vicino ciò che sento quando ho questo problema.

Gentile utente,

La diagnosi la sa oppure no ? "un problema..." non è la formula con cui si esprimono le diagnosi. lei parlava di ansia e depressione, ora di pensieri ossessivi, la diagnosi qual'è ? Disturbo Ossessivo (che poi inducano disagio questo è implicito nella diagnosi, altrimenti non è un disturbo) ?
8 mesi di cura sono decisamente pochi per un disturbo ossessivo ma anche per un altro disturbo d'ansia (es. disturbo di panico).

Riguardo ai termini, non le si chiede di usare termini tecnici, i sintomi li ha riferiti, mi chiedevo perché ricorrere a termini tecnici che non sembrano avere alcuna attinenza ? Probabilmente per lei questi termini hanno un senso diverso, ma è meglio esprimersi con le parole che si usano comunemente, altrimenti si crea confusione ad un primo impatto.