Preoccupazione inconscia
salve gentili medici, vorrei esporvi un mio problema, che prima non avrei definito in questo modo! Il mio ciclo è influenzato dallo stato d'animo e dai cambiamenti di stagione. Ultimamente ho delle preoccupazioni riguardo al mio ragazzo che stiamo cercando di risolvare insieme. L'altro giorno quello prima del presunto ciclo, dico presunto perchè è molto irregolare, abbiamo fatto petting ma lui non ha assolutamente eiaculato e siamo stati attentisimi, in quanto non abbiamo avuto un rapporto completo. Oggi 8 aprile il ciclo non è arrivato e mi sarebbe dovuto venire il 6. Ho una paura incoscia di rimanere incinta anche se non ho rapporti completi e questo siuramente incide sul mio ciclo inesorabilmente. La mia domanda è cosa posso fare affinchè tutta questa preoccupazione non ci sia? e perchè ho cosi tanta paura di rimanere incinta? pur avendo una storia seria che un giorno ci porterà alle nozze!
[#1]
Gentile utente,
inconscio vuol dire che non e' consapevole della preoccupazione.
Il problema di cui parla potrebbe essere risolto utilizzando opportune precauzioni anticoncenzionali durante il rapporto oppure con l'introduzione della pillola.
Avere cicli irregolari e' un problema che va valutato dal suo ginecologo.
Faccia una visita ginecologica e parli con il suo ginecologo della possibilita' di utilizzare metodi anticoncezionali.
inconscio vuol dire che non e' consapevole della preoccupazione.
Il problema di cui parla potrebbe essere risolto utilizzando opportune precauzioni anticoncenzionali durante il rapporto oppure con l'introduzione della pillola.
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[#2]
Ex utente
ma uso metodi anticoncezionali, come il preservativo, anzi siamo attentissimi in questo! Solo che non so spiegarmi il perchè ho questa preoccupazione che non riesco a controllare, so che non può essere successo un concepimento, ma mi preoccupo come se ci fosse stato, lei cosa ne pensa?
[#4]
Gentile utente,
ha una paura conscia, in quanto la esprime come tale. Altrimenti vuol dire che pur reputando la cosa razionalmente infondata, non riesce a non preoccuparsene con conseguente angoscia. E' un tipo di "scherzo" mentale comune, se è quello che sembra, e trattabile se perdura e non si risolve. La rassicurazione in questo caso lo perpetua.
ha una paura conscia, in quanto la esprime come tale. Altrimenti vuol dire che pur reputando la cosa razionalmente infondata, non riesce a non preoccuparsene con conseguente angoscia. E' un tipo di "scherzo" mentale comune, se è quello che sembra, e trattabile se perdura e non si risolve. La rassicurazione in questo caso lo perpetua.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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[#6]
Se è un'ossessione, dipende da una ripetizione automatica che il cervello fa di un pensiero che si è già escluso razionalmente, ma ritorna come se dovesse esser verificato fino all'ennesima esclusione. O passa, o la cura.
[#8]
Ex utente
Lei quindi mi sta dicendo che avrei un problema psichiatrico?ma da cosa può dipendere? io conduco una vita molto serena, di una normale studentessa, sono felice con il mio ragazzo anche se in questo periodo ho delle preoccupazioni che forse si stanno accumulando, provocandomi questi pensiei irrazionali che in maniera repentina si introducono nella mia mente. Quando mi trovo in questa situazione,la notte mi capita di alzarmi di scatto dal letto credendo di aver visto un insetto o un ragno, per cui provo ribrezzo, su di me e io tento di cacciarli via. Ma cosa significa?
[#10]
Gentile utente,
Non credo abbia capito. "Da cosa può dipendere ?" L'organo di riferimento è il cervello. Fattori esterni stressanti, possibili ma non sufficienti a giustificare questo tipo di disturbi (nell'ipotesi che si tratti di questo). Vanno eventualmente trattati come tali, con approcci specifici.
L'altra preoccupazione notturna che riferisce è in linea con l'ipotesi, ricorda sempre un meccanismo ossessivo, ceh cambia oggetto ma formalmente rimane lo stesso.
Non credo abbia capito. "Da cosa può dipendere ?" L'organo di riferimento è il cervello. Fattori esterni stressanti, possibili ma non sufficienti a giustificare questo tipo di disturbi (nell'ipotesi che si tratti di questo). Vanno eventualmente trattati come tali, con approcci specifici.
L'altra preoccupazione notturna che riferisce è in linea con l'ipotesi, ricorda sempre un meccanismo ossessivo, ceh cambia oggetto ma formalmente rimane lo stesso.
[#11]
Ex utente
Ma secondo lei questo meccanismo ipoteticamente ossessivo può dipendere da stress accumulato nel tempo e evidentemente mai metabolizzato? prima di quest'anno non mi era mai capitato! Il fatto che la notte ho dei soprassalti può essere un campanello d'allarme? mi scusi l'insistenza ha tutto ciò mi sembra strano! secondo lei dovrei recarmi da un terapista? la situazione è così grave?
[#12]
Gentile utente,
chi si ammala prima stava bene, non vedo il punto. Campanello d'allarme di cosa ? Ha già riportato i suoi sintomi al di là di questo.
Non capisco che significato abbiano termini tipo "strano", apposta Lei lo fa presente, e apposta le si dice che se crede e le dà fastidio lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
chi si ammala prima stava bene, non vedo il punto. Campanello d'allarme di cosa ? Ha già riportato i suoi sintomi al di là di questo.
Non capisco che significato abbiano termini tipo "strano", apposta Lei lo fa presente, e apposta le si dice che se crede e le dà fastidio lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
[#13]
Ex utente
mi scusi se ho usato delle parole decontestualizzate, ma non sono esperta in materia! e voglio cercare di capirci qualcosa in merito a ciò che mi sta succedendo! non mi ha risposto alla domanda:se questo meccanismo ipoteticamente ossessivo può dipendere da stress e preoccupazioni accumulate nel tempo e evidentemente mai metabolizzate?
[#14]
Gentile utente,
Ma che importanza ha sapere da che dipende quando può anche non dipendere da niente di particolare. Il risultato è lo stesso. Lei probabilmente rincorre l'idea di avere qualche preoccupazione senza rendersene conto che le produce questi sintomi. Se ce l'ha lo sa, ma anche in questo caso la produzione di questi sintomi è di per sé un disturbo. Altrimenti a posteriori tutti avrebbero qualcosa che teoricamente gli può produrre ansia.
Ma che importanza ha sapere da che dipende quando può anche non dipendere da niente di particolare. Il risultato è lo stesso. Lei probabilmente rincorre l'idea di avere qualche preoccupazione senza rendersene conto che le produce questi sintomi. Se ce l'ha lo sa, ma anche in questo caso la produzione di questi sintomi è di per sé un disturbo. Altrimenti a posteriori tutti avrebbero qualcosa che teoricamente gli può produrre ansia.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.6k visite dal 08/04/2010.
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