Disturbi psicosomatici e levopraid
Gent.li medici,
avevo scritto circa un mese fa per dei disturbi di carattere psicosomatico al tratto gastrointestinale per cui lo psichiatra mi aveva prescritto levopraid e ansiolin.
Dopo un mese di cura con 12 gocce di Levopraid prima dei due pasti principale e 8 gocce di Ansiolin a pranzo e 20 prima di coricarmi, i disturbi di indurimento al tratto basso dello stomaco sono spariti ma è rimasta la scarica diarrotica mattiniera (praticamente acqua) e a volte uno stimolo ad andare in bagno durante alcuni giorni.
dato che il Levopraid mi dava problemi di carattere sessuale (difficoltà di mantenerel'erezione e anosgarmia), il mediaco mi ha detto di ridurre 1 giccia di Levopraid ogni 4 giorni e di portate a 40 la dose giornaliera di Ansiolin per poi ridurla. 10 al mattino, 10 prima di pranzo, 20 prima di coricarmi.
Dopo una setimana la situazione non è migliorata e volevo chiedervi se, a questo punto, non sia il caso di inserire nella terapia un SRRI, visto che questa terapia sembra solo tamponare i sintomi. Consiglio che del resto mi aveva dato il dottor Ruggiero.
Resto in attesa di Vs pareri, ringraziandovi anticipatamente
avevo scritto circa un mese fa per dei disturbi di carattere psicosomatico al tratto gastrointestinale per cui lo psichiatra mi aveva prescritto levopraid e ansiolin.
Dopo un mese di cura con 12 gocce di Levopraid prima dei due pasti principale e 8 gocce di Ansiolin a pranzo e 20 prima di coricarmi, i disturbi di indurimento al tratto basso dello stomaco sono spariti ma è rimasta la scarica diarrotica mattiniera (praticamente acqua) e a volte uno stimolo ad andare in bagno durante alcuni giorni.
dato che il Levopraid mi dava problemi di carattere sessuale (difficoltà di mantenerel'erezione e anosgarmia), il mediaco mi ha detto di ridurre 1 giccia di Levopraid ogni 4 giorni e di portate a 40 la dose giornaliera di Ansiolin per poi ridurla. 10 al mattino, 10 prima di pranzo, 20 prima di coricarmi.
Dopo una setimana la situazione non è migliorata e volevo chiedervi se, a questo punto, non sia il caso di inserire nella terapia un SRRI, visto che questa terapia sembra solo tamponare i sintomi. Consiglio che del resto mi aveva dato il dottor Ruggiero.
Resto in attesa di Vs pareri, ringraziandovi anticipatamente
[#1]
Psichiatra
Gentile utente,
alla luce di quanto racconta, l'utilizzazione di un SSRIs (o comunque di altra terapia "specifica") potrebbe a questo punto essere consigliabile. Sottolineo inoltre che l'uso di ansiolitici (ANSIOLIN nel suo caso) deve essere limitato a periodi brevi (4-6 settimane), infatti l'uso continuativo può finire con il generare fenomeni di assuefazione, dipendeza ed astinenza.
Provi a ridiscutere del problema con lo psichiatra che la tiene in cura.
Un cordiale saluto
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
alla luce di quanto racconta, l'utilizzazione di un SSRIs (o comunque di altra terapia "specifica") potrebbe a questo punto essere consigliabile. Sottolineo inoltre che l'uso di ansiolitici (ANSIOLIN nel suo caso) deve essere limitato a periodi brevi (4-6 settimane), infatti l'uso continuativo può finire con il generare fenomeni di assuefazione, dipendeza ed astinenza.
Provi a ridiscutere del problema con lo psichiatra che la tiene in cura.
Un cordiale saluto
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.9k visite dal 25/05/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?