Le ha iniettato una fiala
gentili dottori, sono ormai tre giorni che viviamo in famiglia una situazione molto grave che stiamo cercando di affrontare ma che ci fa sentire anche molto impotenti.lunedì sera 29 03 2010,mia zia ha iniziato a lamentare dolori sparsi e insufficienza respiratoria.preoccupati siamo andati al pronto soccorso,dove ci hanno detto che non c era nessun problema respiratorio,ma solo una forte ansia e un grande nervosismo.tornati a casa mia zia ha iniziato a dare forti segni di squilibrio,accompagnati da uno stato allucinatorio.aveva la convinzione di aver avuto un ictus e in seguito di essere addirittura morta!nelle ore seguenti si sono accompagnate urla,tremori,rigidità del corpo,incapacità di camminare,sudori e difficoltà nel parlare.il medico di base le ha iniettato una fiala di largactil 50mg/2ml,che l ha calmata solo per poche ore.poichè la situazione andava solo peggiorando(urla senza voce,respiro affannoso,occhi sgranati)abbiamo consultato uno psichiatra il quale ha affermato che si trattasse di un episodio psicotico,dovuto al forte stress accumulato(mia zia soffre di cefalea cronica,ma non ha mai avuto attacchi di questo genere fin ora ed inoltre la madre ,a cui lei è molto legata non essendo sposata, attualmente è malata).attualmente è in cura da 3 giorni con fiale di HALDON 5mg/ml due volte al giorno e gocce di ENTUMIN che però puntualmente rifiuta.siamo davvero preoccupati per il fatto che non parla più,ha gli occhi sgranati e fissi sul soffitto,non mangia,beve pochissimo e non è in grado di riconoscere lo stimolo di dover urinare o defecare.c è qualche possibilità che non sia reversibile? e se fosse transitorio entro quanto tempo si dovrebbero vedere i primi miglioramenti??noi non vorremo ricoverarla perchè nella nostra zona non ci sono molte strutture competenti di cui ci fidiamo.voi pensate sia necessario il ricovero?non ci sono casi di malattia mentale in famiglia e vederla in questo stato catatonico,assente e terrorizzato,distrugge tutti noi ma soprattutto lei..è difficile dire se stia soffrendo??vi prego di darci il vostro parere.cordiali saluti
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Gentile utente,
La terapia è consona per un episodio psicotico generico, ma se si tratta di un episodio psicotico in corso di depressione maggiore, la terapia con haldol può peggiorare la depressione. Bisognerebbe sapere esattamente la diagnosi. Le segnalo che nei casi di rallentamento-arresto psicomotorio (cioè quando uno non si muove, non parla, fino a non defecare e non urinare né rispondere se non con cenni) la terapia elettroconvulsivante è spesso una soluzione rapida ed efficace, che almeno sblocca la situazione e permette una cooperazione migliore a cure eventuali di altro tipo.
In queste condizioni però il ricovero è indicato e da effettuarsi con una certa urgenza, la persona si disidrata se non beve, rischia un blocco intestinale e oltretutto non c'è una diagnosi precisa.
La terapia è consona per un episodio psicotico generico, ma se si tratta di un episodio psicotico in corso di depressione maggiore, la terapia con haldol può peggiorare la depressione. Bisognerebbe sapere esattamente la diagnosi. Le segnalo che nei casi di rallentamento-arresto psicomotorio (cioè quando uno non si muove, non parla, fino a non defecare e non urinare né rispondere se non con cenni) la terapia elettroconvulsivante è spesso una soluzione rapida ed efficace, che almeno sblocca la situazione e permette una cooperazione migliore a cure eventuali di altro tipo.
In queste condizioni però il ricovero è indicato e da effettuarsi con una certa urgenza, la persona si disidrata se non beve, rischia un blocco intestinale e oltretutto non c'è una diagnosi precisa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
gentiel utente
secondo il mio parere sarebbe utile un ricovero,non tanto per una stabilizzazione terapeutica ma quanto per un inquadramento diagnostico più preciso,ovviamento mirato anche all'esclusione di eventuali patologie organiche che possono essere origine di disturbi psicotici
secondo il mio parere sarebbe utile un ricovero,non tanto per una stabilizzazione terapeutica ma quanto per un inquadramento diagnostico più preciso,ovviamento mirato anche all'esclusione di eventuali patologie organiche che possono essere origine di disturbi psicotici
Tommaso Vannucchi
[#3]
Utente
innanzitutto grazie per la risposta così celere.in linea di massima vorremmo comunque aspettare qualche altro giorno prima di ricoverarla,ma per il semplice fatto che la zona in cui ci troviamo(provincia di Caserta) non vanta centri specializzati e competenti e siamo terrorizzati all'idea che lì possa solo stare peggio.ma certamente se la situazione non dovesse migliorare valuteremo meglio l'ipotesi anche se fossimo costretti a spostarci.per ora il medico curante ha prescritto delle flebo per idratarla almeno.un altra domanda,ma la psicosi acuta non è già una diagnosi?
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No, psicosi acuta è come dire polmonite, può corrispondere a diversi tipi di malattie. Non c'è bisogno di un centro specializzato, la psicosi acuta è materia psichiatrica generale, e serve un centro ospedaliero in questi casi, almeno nei primi giorni.
[#6]
Utente
ci domandiamo ancora come sia possibile che una persona che non ha mai avuto qualcosa del genere possa esser caduta in uno stato simile.tuttoggi la situazione non è molto migliorata o meglio è uguale.abbiamo però iniziato ad alimentarla con le flebo e ha bevuto qualche sorso d acqua.cosa le farebbero di diverso in un ospedale che non può avere a casa seguita da uno specialista e soprattutto circondata dall amore delle persone care e non da asettiche mura d ospedale ed estranei??perdonate la sfiducia nei centri ospedaleri,ma è frutto di passate esperienze tutte negative..potreste dirmi a vostro parere un arco di tempo in cui dovrebbe o potrebbe esserci qualche miglioramento.so che è difficile senza averla visitata ma penso che il quadro della situazione sia più o meno chiaro.
cordiali saluti
cordiali saluti
[#7]
Gentile utente,
non comprendo questa ostinazione a non voler portare la persona in ospedale, visto che riferite una situazione grave.
Le ragioni possono essere diverse, incluso il fatto di avere per esempio una massa cerebrale o altri fatti di natura ad esempio vascolare, cosa che a casa non si può verificare.
Una persona che non si alimenta e si idrata poco è difficile da gestire in casa, anche se lo specialista la vede spesso.
Alcune terapie come quelle che vi ho citato inoltre non si praticano a casa.
non comprendo questa ostinazione a non voler portare la persona in ospedale, visto che riferite una situazione grave.
Le ragioni possono essere diverse, incluso il fatto di avere per esempio una massa cerebrale o altri fatti di natura ad esempio vascolare, cosa che a casa non si può verificare.
Una persona che non si alimenta e si idrata poco è difficile da gestire in casa, anche se lo specialista la vede spesso.
Alcune terapie come quelle che vi ho citato inoltre non si praticano a casa.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.3k visite dal 01/04/2010.
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