Una settimana mi sveglioi sempre ansiosa, tachicardia, debolezza,
Salve, intanto grazie per il servizio che ci offrite gratuiotamente. Io soffro di ansia e attacchi di panico da circa 6 anni, tutto è iniziato dopo la morte di mio fratello (23 anni cancro) sono diventata ipocondriaca e poi mi è venuta fuori un'ansia e attacchi di panico continui per qualsiasi cosa, ci sono dei periodi in cui sto bene altri in cui sto male, mi sveglio già ansiosa, ho continua tachicardia, tremori etc etc. Da un mese ho iniziato una cura con un neurologo (xanax e zoloft) e da una settimana mi sveglioi sempre ansiosa, tachicardia, debolezza, e più ci penso più mi agito fino a quando non mi viene l'attacco di panico. Solitamente gli attacchi mi venivano solo la notte invece ora mi capita anche di giorno e non ho nessuna preoccupazione per la salute perchè ho fatto tutti i controlli possibili immaginabili il mese scorso e tutto è perfetto. Il mio neurologo dice di aspettare prima di valutare cambiamenti di cura e che secondo lui puo' essere il cambiamento di stagione. é possibile che sia questo? posso aiutarmi con integratori naturali? ne ho preso uno con melatonina, tiglio, escolzia e vitamine b6. mi potrebbe creare danni con la cura che sto facendo??
grazie mille
grazie mille
[#1]
Gentile utente,
Se la diagnosi è disturbo di panico la risposta si prevede dopo un mese di cura ma a determinate dosi (di zolfot). Lei che dose assume ?
Integratori naturali è un concetto magico, in medicina non significa niente di preciso. Eviti di associare inutili miscugli di sostanze spesso a dosi comunque inefficaci che non sono pensate né provate sugli specifici disturbi.
Se la diagnosi è disturbo di panico la risposta si prevede dopo un mese di cura ma a determinate dosi (di zolfot). Lei che dose assume ?
Integratori naturali è un concetto magico, in medicina non significa niente di preciso. Eviti di associare inutili miscugli di sostanze spesso a dosi comunque inefficaci che non sono pensate né provate sugli specifici disturbi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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una zoloft da 50 ? Se è così è una dose inefficace.
"Stato ansioso" che ha ricevuto una diagnosi precisa o no ? Se è disturbo di panico, riconosce una componente ereditaria che si esprime in varia misura, e può avere fattori scatenanti di separazione, che non sono i fattori causali fondamentali però.
"Stato ansioso" che ha ricevuto una diagnosi precisa o no ? Se è disturbo di panico, riconosce una componente ereditaria che si esprime in varia misura, e può avere fattori scatenanti di separazione, che non sono i fattori causali fondamentali però.
[#4]
Utente
Si la zoloft è da 50 invece xanax 0.50. io soffro di ansia e attacchi di panico da quando mio fratello è morto inoltre ricordo che anche mia nonna soffriva di ansia e si agitava spesso. la cura che facevo prima era con sereupim 1 compressa la mattina e prima di dormire 15 gocce di ansiolin, se durante il giorno o la notte avevo attacchi di panico prendevo 10 goccè di ansiolin. forse la mia ansia è accentuata dal fatto che sto sempre a casa , non faccio sport esco poco e sono ansiosa di mio, mi sveglio tardi, vado a letto tardi insomma il mio stile di vita è un po' disordinato. non capisco perchè ho questi sintomi la mia famiglia è felice, sono felice con il mio ragazzo, studio quello che mi piace, lavoro d'estate per mantenermi.....boooooo. a volte mi sveglio con l'ansia in gola anche se non ho nessun pensiero che mi assilla. la neurologa da un mese mi ha dato questa nuova cura perchè ero troppo nervosa e gli attacchi di panico erano frequentissimi ero agitata etc, le prime settimane stavo bene ma adesso non molto.
grazie
grazie
[#5]
Gentile utente,
nel suo scritto attribuisce l'inizio dei suoi sintomi alla morte di suo fratello, che purtroppo e' un evento che ha certamente segnato il suo modo di relazionarsi con il futuro, ma cio' non pone in diretta relazione l'insorgenza dei suoi sintomi con i fatti accaduti.
Attualmente il suo trattamento farmacologico non e' al dosaggio terapeutico efficace.
Se pero' la sua diagnosi e' esatta potrebbe considerare la possibilita' di combinare al trattamento farmacologico un trattamento psicoterapeutico in condizioni di eleggibilita'.
Lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e non il neurologo.
nel suo scritto attribuisce l'inizio dei suoi sintomi alla morte di suo fratello, che purtroppo e' un evento che ha certamente segnato il suo modo di relazionarsi con il futuro, ma cio' non pone in diretta relazione l'insorgenza dei suoi sintomi con i fatti accaduti.
Attualmente il suo trattamento farmacologico non e' al dosaggio terapeutico efficace.
Se pero' la sua diagnosi e' esatta potrebbe considerare la possibilita' di combinare al trattamento farmacologico un trattamento psicoterapeutico in condizioni di eleggibilita'.
Lo specialista di riferimento e' lo psichiatra e non il neurologo.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#6]
"non capisco perchè ho questi sintomi "
Componente ereditaria più eventi stressanti di perdita o allontamento (che posso però anche non esserci). Mi sembra che torni, in genere è così.
La cura sottodosata.
Non vedo perché cercare le cause nelle varie attività della sua vita, il disturbo di panico è come tutte le altre malattie, non è che ha sbagliato qualcosa nella sua vita.
Componente ereditaria più eventi stressanti di perdita o allontamento (che posso però anche non esserci). Mi sembra che torni, in genere è così.
La cura sottodosata.
Non vedo perché cercare le cause nelle varie attività della sua vita, il disturbo di panico è come tutte le altre malattie, non è che ha sbagliato qualcosa nella sua vita.
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"Quindi oltre alla farmacologia dovrei aggiungere anche un percorso di tipo psicologico ?"
La risposta e' no, potrebbe far valutare se cio' e' possibile in quanto i trattamenti psicologici richiedono delle condizioni iniziali da valutare, per esempio in esattezza di diagnosi l'orientamento cognitivo-comportamentale puo' essere preferito.
In ogni caso il trattamento va portato al dosaggio efficace, altrimenti difficilmente avra' una risoluzione del suo problema.
La risposta e' no, potrebbe far valutare se cio' e' possibile in quanto i trattamenti psicologici richiedono delle condizioni iniziali da valutare, per esempio in esattezza di diagnosi l'orientamento cognitivo-comportamentale puo' essere preferito.
In ogni caso il trattamento va portato al dosaggio efficace, altrimenti difficilmente avra' una risoluzione del suo problema.
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"si dovrebbe" non e' una affermazione corretta.
Per poter fare una psicoterapia sono necessarie alcune valutazioni dirette, tra queste anche la possibilita' di pagare le sedute che devono essere settimanali.
Quindi, deve necessariamente fare una visita psichiatrica nella quale il suo trattamento venga portato al dosaggio adeguato, poi deve parlare con il suo psichiatra di questa possibilita', per capire se ci sono anche le indicazioni per il trattamento.
Non "si deve" seguire un percorso obbligatoriamente, ma si segue il percorso che viene indicato dallo specialista che e' suo curante.
Per poter fare una psicoterapia sono necessarie alcune valutazioni dirette, tra queste anche la possibilita' di pagare le sedute che devono essere settimanali.
Quindi, deve necessariamente fare una visita psichiatrica nella quale il suo trattamento venga portato al dosaggio adeguato, poi deve parlare con il suo psichiatra di questa possibilita', per capire se ci sono anche le indicazioni per il trattamento.
Non "si deve" seguire un percorso obbligatoriamente, ma si segue il percorso che viene indicato dallo specialista che e' suo curante.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.7k visite dal 27/03/2010.
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