Disturbo bipolare e dist. di xsonalita' paranoideo

Buongiorno,

ho bisogno urgentemente un consiglio per una situazione ormai diventata insostenibile.
Mio suocero di anni 53 soffre di disturbo bipolare e disturbo personalità paranoideo ( diagnositcato da una psicologa di Milano in cui era in cura) ora non + perchè lui non ci vuole + andare.
E' sempre stato in cura con dei farmaci e diciamo che l'ultima "crisi" che ha avuto è stato 2 anni fa e quella precedente 10.
Ora però, dopo essere stato ricoverato in ospedale per 3 settimane (notiamo che gli hanno cambiato la cura) è uguale a prima del ricovero: confuso, rinchiuso come nel suo mondo e in + si è fissato che questi farmaci gli fanno male al cuore e non li vuole + prendere.
Il problema è che di notte non dorme, si alza, esce;non si riesce + a farlo ragionare, non ascolta nessuno.
Non vuole andare + da nessun dottore perchè dice di non essere malato e di non aver bisogno di niente.
Un consiglio: noi abitiamo nella provincia di Milano, non esiste un centro di ricovero dove si possa portare il paziente senza un suo consenso? Perchè purtroppo ci hanno detto che il paziente si deve ricoverare di sua iniziativa( cosa che non farà mai perchè dice di non avere niente), non so con una carta del medico o qualcosa del genere?
Il discorso è che mia suocera ha paura a lasciarlo a casa da solo
( lei lavora e lui per il momento è ancora a casa )
Esce poi di notte a piedi o in bici ( gli hanno sequestrato le chiavi dell'auto) e non si sa dove va o per quanto tempo sta in giro e può essere pericoloso per lui o per gli altri.
Ci potete dare un consulto medico? Se un paziente non si vuole far curare come ci si deve comportare?
Esistono dei centri dove si può ricoverare un paziente che soffre di queste patologie? Anche senza il suo consenso?

Vi ringrazio in anticipo e porgo cordiali saluti


[#1]
Dr. Francesco Favaretti Camposampiero Psichiatra, Psicoterapeuta 36 1
Gentile Interlocutrice,
la diagnosi di disturbo bipolare è una diagnosi psichiatrica che dovrebbe essere formulato da un medico e non da uno psicologo. Comunque per poterle rispondere esaurientemente bisognerebbe sapere dove è stato ricoverato di recente e qual'è il parere dei medici che l'hanno avuto in cura e dimesso.
Quanto al ricovero contro la sua volontà, certamente esiste la possibilità del Trattamento Sanitario Obbligatorio: è necessario che due medici (in genere il medico di famiglia e lo psichiatra della zona di residenza) certifichino l'urgenza e necessità delle cure e la non accettazione delle stesse da parte del paziente.
Se il paziente ha già avuto un ricovero in Psichiatria, è indispensabile parlare con i medici del reparto o del servizio territoriale di psichiatria, ma anche se il ricovero è avvenuto in altro reparto, è opportuno comunque contattare il servizio psichiatrico di zona ed esporre la situazione.
Tenga presente che si tratta di una patologia che di solito risente molto positivamente delle cure.
Cordiali saluti.
Francesco Favaretti Camposampiero

dott. Francesco Favaretti Camposampiero

[#2]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2002 al 2020
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente
Per prima cosa prenda contatti con il Centro di Salute Mentale della sua zona (può anche avere altra denominazione: si faccia indirizzare dal suo medico di base oppure telefoni all'Ospedale): può anche darsi che non sia necessario il ricovero e si possa intervenire anche solo ambulatorialmente, comunque gli psichiatri del centro sapranno consigliarla e valutare se effettuare o meno un ricovero in regime di volontariato o di trattamento sanitario obbligatorio.
Tenga conto che quest'ultima evenienza è piuttosto traumatica per il paziente: come detto dal collega Favaretti per effettuarlo ci deve essere una proposta di un medico di medicina generale e la convalida da parte dello psichiatra della struttura pubblica, ma poi proposta e convalida andranno inviate al sindaco del comune ove abita, che dovrà emettere una ordinanza di ricovero e fare intervenire la forza pubblica. Inoltre il comune dovrà inviare copia dell'ordinanza anche al Giudice Tutelare che, se riscontra delle irregolarità, potrà ordinare la sospensione dell'ordinanza e la dimissione del paziente dal Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura ove è stato ricoverato.
Comunque si consulti per ogni cosa con il Centro di Salute Mentale competente.
Spero di averla aiutata

Dott. Santo Cerfeda
[#3]
Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
da quello che racconta nel suo post appare evidente che suo suocero sia in fase espansiva (iperattività, ridotto bisogno di sonno, assenza di consapevolezza di malattia, rifiuto dell'assunzione delle terapie etc.).
In ragione di questo penso che sia indispensabile che il Centro di Salute Mentale di competenza prenda in carico il "caso" di suo suocero.
Superata con opportuna terapia farmacologica la fase acuta di espansione del tono dell'umore sarà anche necessario inserire un'adeguta terapia stabilizzante l'umore alfine di controllare, nel tempo, le oscillazioni del tono affettivo (depressive, maniacali).

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it
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