Un semaforo rosso ho avuto un attacco
gentile dottore le porgo in breve il mio problema sono un ragazzo di 27 anni circa 6 anni fa ho sofferto di attacchi di panico mi recai da uno psichiatra e mi prescrisse zoloft assunto per circa otto nove mesi i sintomi sono scomparsi ora a distanza di 6 anni a dicembre durante una giornata di lavoro fuori sede da solo mentre ero alla guida ad un semaforo rosso ho avuto un attacco di panico con conseguenza diarrea mi sono recato di nuovo dallo psichiatra che mi ha curato 6 anni fa e mi ha prescritto xanax al bisogno e se poi i problemi continuavano mi ha detto di riprendere zoloft mezza compressa per 5 giorni e poi una intera siccome era il periodo natalizio e dovevo recarmi a roma con amici avevo paura di sentirmi male ero molto in ansia ho usato qualche volta xanax 5 gocce il medico mi ha detto che le pasticche dovevo giudicare io se era il caso di riprenderle se la situazione è gestibile di non prenderle poi sono partito per roma e tutto è passato l'ansia è passata sono stato bene per 2 mesi e ora da qualche giorno siccome dovevo tornare nel posto dove mi sono sentito male mi è ripresa ansia e non ci sono andato spesso ho paura di sentirmi male però cerco di non prendere nessuna medicina e di affrontare il problema e cercare di sopportare l'ansia ora le chiedo un consiglio lei cosa mi consiglia di riprendere le pasticche?e se xanax 5 gocce al bisogno sono sufficienti in caso di attacco grazie .
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Gentile utente,
Se si ritiene vi sia una recidiva di panico, non vi è stretta necessità di utilizzare di nuovo uno schema che preveda l'ansiolitico, farmaco sintomatico e tranquillizzante specie in chi non ha esperienza nella cura del panico. Non sembra però che abbia chiaro il senso della cura del panico.
I tranquillanti non riescono a prevenire né a trattare l'attacco in corso, semplicemente tolgono la paura che venga, o quantomeno non la rendono tale da dover evitare le situazioni. Questo finché non esauriscono il loro effetto.
Gli attacchi possono essere prevenuti mediante una terapia con alcuni farmaci, tra cui lo zoloft, che agiscono con un ritardo di 3-4 settimane a determinate dosi, e non da subito.
La cura dell'epoca, se è durata 9 mesi, è durata poco.
Non è comprensibile il discorso sul fatto che debba giudicare Lei: lo xanax è prescritto e lo zoloft lo decide lei ? Se si facesse così tutti finirebbero per prendere lo xanax in dosi crescenti e inutilmente, e nessuno prenderebbe i farmaci antipanico, regolandosi solo sull'ansia del momento.
Se si ritiene vi sia una recidiva di panico, non vi è stretta necessità di utilizzare di nuovo uno schema che preveda l'ansiolitico, farmaco sintomatico e tranquillizzante specie in chi non ha esperienza nella cura del panico. Non sembra però che abbia chiaro il senso della cura del panico.
I tranquillanti non riescono a prevenire né a trattare l'attacco in corso, semplicemente tolgono la paura che venga, o quantomeno non la rendono tale da dover evitare le situazioni. Questo finché non esauriscono il loro effetto.
Gli attacchi possono essere prevenuti mediante una terapia con alcuni farmaci, tra cui lo zoloft, che agiscono con un ritardo di 3-4 settimane a determinate dosi, e non da subito.
La cura dell'epoca, se è durata 9 mesi, è durata poco.
Non è comprensibile il discorso sul fatto che debba giudicare Lei: lo xanax è prescritto e lo zoloft lo decide lei ? Se si facesse così tutti finirebbero per prendere lo xanax in dosi crescenti e inutilmente, e nessuno prenderebbe i farmaci antipanico, regolandosi solo sull'ansia del momento.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Se si ritiene vi sia una recidiva di panico, non vi è stretta necessità di utilizzare di nuovo uno schema che preveda l'ansiolitico, farmaco sintomatico e tranquillizzante specie in chi non ha esperienza nella cura del panico. Non sembra però che abbia chiaro il senso della cura del panico.
I tranquillanti non riescono a prevenire né a trattare l'attacco in corso, semplicemente tolgono la paura che venga, o quantomeno non la rendono tale da dover evitare le situazioni. Questo finché non esauriscono il loro effetto.
Gli attacchi possono essere prevenuti mediante una terapia con alcuni farmaci, tra cui lo zoloft, che agiscono con un ritardo di 3-4 settimane a determinate dosi, e non da subito.
La cura dell'epoca, se è durata 9 mesi, è durata poco.
Non è comprensibile il discorso sul fatto che debba giudicare Lei: lo xanax è prescritto e lo zoloft lo decide lei ? Se si facesse così tutti finirebbero per prendere lo xanax in dosi crescenti e inutilmente, e nessuno prenderebbe i farmaci antipanico, regolandosi solo sull'ansia del momento.
Se si ritiene vi sia una recidiva di panico, non vi è stretta necessità di utilizzare di nuovo uno schema che preveda l'ansiolitico, farmaco sintomatico e tranquillizzante specie in chi non ha esperienza nella cura del panico. Non sembra però che abbia chiaro il senso della cura del panico.
I tranquillanti non riescono a prevenire né a trattare l'attacco in corso, semplicemente tolgono la paura che venga, o quantomeno non la rendono tale da dover evitare le situazioni. Questo finché non esauriscono il loro effetto.
Gli attacchi possono essere prevenuti mediante una terapia con alcuni farmaci, tra cui lo zoloft, che agiscono con un ritardo di 3-4 settimane a determinate dosi, e non da subito.
La cura dell'epoca, se è durata 9 mesi, è durata poco.
Non è comprensibile il discorso sul fatto che debba giudicare Lei: lo xanax è prescritto e lo zoloft lo decide lei ? Se si facesse così tutti finirebbero per prendere lo xanax in dosi crescenti e inutilmente, e nessuno prenderebbe i farmaci antipanico, regolandosi solo sull'ansia del momento.
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Gentile Utente,
Provi ad intraprendere un percorso psicoterapeutico.
Un rapporto di questo genere, psicoterapia della parola, potrebbe modificare la sua vita, mitigare la sua ansia, e farla sentire bene e capace di affrontare con animo rinfrancato e con grandi speranze il suo avvenire.
Cordiali saluti e molti auguri.
[#4]
Utente
volevo chiederle dottor pacini secondo lei è utile che ricominci la cura con zoloft?anche se più che attacchi di panico la mia è ansia di stare male faccio un esempio mi devo recare a casa della mia ragazza in treno ecco a me entra l'ansia di sentirmi male sul treno cose cosi diciamo non so se mi sono spiegato grazie.
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Gentile utente,
L'indicazione sul da farsi deve dargliela un medico che la conosce direttamente. Quel che descrive non vedo perché sia distinto dal panico, mi sembrano elementi che più tipici non si può rispetto a questa diagnosi inziale (ansia negli spostamenti).
L'indicazione sul da farsi deve dargliela un medico che la conosce direttamente. Quel che descrive non vedo perché sia distinto dal panico, mi sembrano elementi che più tipici non si può rispetto a questa diagnosi inziale (ansia negli spostamenti).
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Gentile Utente,
L'avevo indirizzata ad una terapia di carattere psicologico che avrebbe potuto associarsi alla terapia farmacologica che lei ha intrapreso e che il dott. Pacini le stava sistemando.
A volte, spesso anzi, le terapie associate (farmacologiche e psicologiche) possono dare buoni risultati, quando la terapia psicologica non vuole sostituirsi a quella già intrapresa.
Peraltro il dott. Pacini è un eminente esperto della materia ed io stesso ricorro a lui per avere delucidazioni circa l'uso di farmaci.
Cordiali saluti ed auguri.
[#8]
Gentile utente,
Qui non è possibile dare indicazioni sul da farsi, per cui oltre i commenti che si sono fatti le decisioni da prendere restano sue su indicazione di un medico che la segue.
Ha già preso lo stesso farmaco per mesi, che significa aver paura degli effetti collaterali ?
Qui non è possibile dare indicazioni sul da farsi, per cui oltre i commenti che si sono fatti le decisioni da prendere restano sue su indicazione di un medico che la segue.
Ha già preso lo stesso farmaco per mesi, che significa aver paura degli effetti collaterali ?
[#9]
Utente
ho paura che mi facciano stare peggio cmq prendendo zoloft dovrebbe passare queste paure?
la scorsa settimana mi è anche capitato di avere un rapporto sessuale con la mia ragazza e non sono riuscito a portarlo a termine e oggi a distanza di una settimana è ricapitato per la seconda volta non era mai capitato prima dipende dall'ansia secondo lei?grazie.
la scorsa settimana mi è anche capitato di avere un rapporto sessuale con la mia ragazza e non sono riuscito a portarlo a termine e oggi a distanza di una settimana è ricapitato per la seconda volta non era mai capitato prima dipende dall'ansia secondo lei?grazie.
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Scusi si è già curato con zoloft e aveva funzionato, adesso ha paura che lo faccia stare peggio. Che significa ?
Non saprei se ogni aspetto e ogni parametro sia attribuibile alla disfunzione cerebrale che si esprime anche con l'ansia (non all'ansia, che è già un sintomo e non produce niente). Mi sembrano però domande oziose in assenza di una cura.
Non saprei se ogni aspetto e ogni parametro sia attribuibile alla disfunzione cerebrale che si esprime anche con l'ansia (non all'ansia, che è già un sintomo e non produce niente). Mi sembrano però domande oziose in assenza di una cura.
[#12]
Gentile utente,
lei ha già fatto una cura che l'ha fatta star meglio. Il farmaco era lo stesso. Che c'entra andarsi a cercare i casi degli altri ? E se dopo tre settimane gli altri sono stati bene, dove sta il problema ? Che è inaccettabile un'attesa di tre settimane e quindi è meglio tenersi il panico ? Sinceramente mi sembra che sia preda di ragionamenti ansiosi a dispetto di quello che ha già sperimentato su di sé.
Ne discuta con il suo medico.
lei ha già fatto una cura che l'ha fatta star meglio. Il farmaco era lo stesso. Che c'entra andarsi a cercare i casi degli altri ? E se dopo tre settimane gli altri sono stati bene, dove sta il problema ? Che è inaccettabile un'attesa di tre settimane e quindi è meglio tenersi il panico ? Sinceramente mi sembra che sia preda di ragionamenti ansiosi a dispetto di quello che ha già sperimentato su di sé.
Ne discuta con il suo medico.
[#14]
Anche quelli che le hanno fatto bene già in un'occasione.
Questo è tipico nei pazienti che soffrono di panico. Se c'è questo aspetto appunto non vedo come mai una ricaduta non sia affrontata con una qualche terapia antipanico, e soprattutto che la decisione sia così lasciata al suo giudizio, che essendo fondato sulla paura la allontana istintivamente dalla prospettiva di curarsi efficacemente.
Per questo le cose con il medico meritano di essere discusse meglio a mio avviso.
Questo è tipico nei pazienti che soffrono di panico. Se c'è questo aspetto appunto non vedo come mai una ricaduta non sia affrontata con una qualche terapia antipanico, e soprattutto che la decisione sia così lasciata al suo giudizio, che essendo fondato sulla paura la allontana istintivamente dalla prospettiva di curarsi efficacemente.
Per questo le cose con il medico meritano di essere discusse meglio a mio avviso.
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Anche quelli che le hanno fatto bene già in un'occasione.
Questo è tipico nei pazienti che soffrono di panico. Se c'è questo aspetto appunto non vedo come mai una ricaduta non sia affrontata con una qualche terapia antipanico, e soprattutto che la decisione sia così lasciata al suo giudizio, che essendo fondato sulla paura la allontana istintivamente dalla prospettiva di curarsi efficacemente.
Per questo le cose con il medico meritano di essere discusse meglio a mio avviso.
Questo è tipico nei pazienti che soffrono di panico. Se c'è questo aspetto appunto non vedo come mai una ricaduta non sia affrontata con una qualche terapia antipanico, e soprattutto che la decisione sia così lasciata al suo giudizio, che essendo fondato sulla paura la allontana istintivamente dalla prospettiva di curarsi efficacemente.
Per questo le cose con il medico meritano di essere discusse meglio a mio avviso.
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No. Deve sentire il suo medico.
Eviti di utilizzare questo spazio per prendere qualsiasi decisione sul da farsi.
Lo stiamo ripetendo ma Lei dimostra di non aver compreso questo punto.
Non prenda alcuna decisione sulla sua cura senza averla ricevuta come prescrizione da un medico che l'ha visitata.
Spero di essere stato chiaro.
Eviti di utilizzare questo spazio per prendere qualsiasi decisione sul da farsi.
Lo stiamo ripetendo ma Lei dimostra di non aver compreso questo punto.
Non prenda alcuna decisione sulla sua cura senza averla ricevuta come prescrizione da un medico che l'ha visitata.
Spero di essere stato chiaro.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 7.2k visite dal 20/03/2010.
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Approfondimento su Ansia
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