In cura per una depressione da circa sette anni, da cinque circa con cymbalta

Buongiorno, vorrei porvi un quesito.!
Sono in cura per una depressione da circa sette anni, da cinque circa con cymbalta.Dopo periodi alterni, ho avuto una ricaduta verso dicembre. La mia psichiatra ha deciso quindi di cambiare terapia, passando a laroxyl e scalando gradualmete il cymbalta (ora dopo due mesi ne prendo 15 gocce alla sera + pasaden 10 gocce tre volte al giorno). Durante l'ultima visita(visto che gli effetti benefici tardano ad arrivare),la stessa mi dice di inserire anche il cipralex 10 mg per aumentare a livello serotoninergico.
La mia domanda è questa......i due farmaci sono compatibili o potrebbero causare una crisi serotoninergica ?
Grazie anticipatamente per l'attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Sono compatibili ma il trattamento combinato in questo modo non ha molto senso clinico.

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Utente
Utente
Secondo lei quindi dovrei cambiare qualcosa nella terapia ?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
la sua psichiatra dovrebbe considerare un trattamento differente se dopo 7 anni non ha risolto il suo problema di "depressione"
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Innanzitutto non è chiaro come mai dopo anni prenda ancora pasaden quotidianamente, cosa che non ha una funzione terapeutica precisa.

Il cymbalta è un farmaco a cosiddetta doppia azione (serotonina e adrenalina, bilanciate in un certo modo). A questo punto se si sceglie cymbalta non vedo un senso preciso nel riportare il bilancio verso la serotonina, a quel punto basterebbe usare un farmaco che abbia un rapporto un po' più spostato verso la serotonina, senza bisogno di associarne due. Insomma, come dire: uso il cymbalta che una una particolarità e poi correggo questa particolarità facendolo funzionare come un qualsiasi SSRI.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Per il Dott. Pacini.
CHiedo scusa se non sono stato chiaro nell'esposizione.
Ho preso per i primi due anni seroxat, poi per circa 5 anni cymbalta 60 mg,(pasaden solo all'inizio della cura, e negli ultimi tempi solo al bisogno).Verso agosto 2009 mi sentivo meglio e credendo che la depressione si fosse placata decisi di scalare la dose di cymbalta fino a 30 mg.
Arrivato a diecembre 2009 la situazione è peggiorata, sembrava di essere tornato ai tempi in cui iniziai la cura, non sapevo se erano sintomi di rimbalzo o se effettivamente il mio corpo avesse ancora bisogno del cymbalta. La psichiatra in accordo con un neurolo che mi seguiva per altri motivi, mi prescrisse allora il laroxyl (arrivare gradualmente alla dose di 15 gocce da prendere alla sera), nel contempo avrei dovuto scalare gradualmete il cymbalta, e prendere pasaden 15 gocce tre volte al giorno.
Dopo due mesi dall'inizio dell'assunzione, ora prendo 15 gocce di laroxyl alla sera e 10 gocce di pasaden 3 volte al giorno. Il problema è che non sento tutti questi benefici che avrebbe dovuto darmi il laroxyl. Settimana scorsa altra visita con la psichiatra, dove la stessa mi dice che secondo lei il laroxyl da solo non basta, e che avrei dovuto inserire un secondo farmaco ad azione serotoninergica, appunto il cipralex 10 mg.
Sentito anche il neurologo che mi conferma il dosaggio, da stamattina ho iniziato a prendere cipralex, 5 mg prima settimana da portare a 10 mg successivamente, pasaden 10 gocce 3 volte al giorno, e alla sera 15 gocce di laroxyl da scalare a 10 quando arriverò a prendere 10 mg di cipralex.
Persino io faccio confusione con tutti questi farmaci....
La ringrazio ancora per la risposta
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Scusi,

ma lei ha qualche problema particolare per cui e' opportuno concordare con il neurologo la sua cura?

Ha una diagnosi neurologica che vede una controindicazione all'uso di alcune classi di farmaci?

Comunque, e' una associazione farmacologica anomala.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Ora è chiaro. Resta il discorso sul pasaden. Inoltre laroxyl è a dose bassa. Associare i due è possibile, ma c'è una ragione precisa per questa associazione, visto che alla fine c'è un farmaco a dose efficace, l'altro no. Di solito nella mia esperienza queste associaizoni si fanno in presenza di alcuni sintomi corporei che meglio rispondono al laroxyl anche a dosi contenute, però in questo caso si aggiunge un II antidepressivo ad un primo che era a dose bassa, e con la benzodiazepina (pasaden) ferma lì a dose costante per motivi non chiari.
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Utente
Utente
Avevo contattato un neurologo due anni fa, causa mal di testa e vertigini. Non sapendo se derivassero dalla "depressione" (che tra l'altro a tutt'oggi non so da dove sia saltata fuori) o se da altra malattia organica.
Mi fece fare una RMN con contrasto, da cui risulto' tutto normale a parte un probrema ad un'arteria cerebrale(seno sinistro trasverso) che risultava essere ridotta nelle dimensioni in un particolare tratto. Il referto ospedaliero parlava di presunta trombosi di tale seno. Il neurologo, RMN alla mano, mi fece un ulteriore visita e dopo ulteriori analisi del sangue specifiche, mi disse che non c'era niente da preoccuparsi, perchè probabilmente era una sorta di malformazione che mi portavo dalla nascita.
Da allora è iniziato il rapporto con il neurologo, il quale era quindi a conoscenza dei miei problemi legati alla depressione.
Egli mi confermò che i miei sintomi erano legati ad una sindrome ansiosa emotiva più che depressiva.
Da quel momento ho ritenuto utile informare il reurologo ogni qualvolta la psichiatra interveniva, modificando la mia terapia, anche perchè è una persona altamente disponibile e preparata.
Tornando a noi, secondo il suo parere quindi questa terapia non sarebbe la più indicata !
Come la potrei modificare ? Logicamente sempre consultando la mia psichiatra!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Se la sua diagnosi e' di depressione, stando anche il fatto che ha avuto dei benefici dal trattamento precedente, e' inutile contattare due medici che "concordano" sul trattamento da farsi.

Va fatto un trattamento specifico per la sua diagnosi psichiatrica.
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Utente
Utente
Innanzitutto grazie ad entrambi per le risposte solerti.
Vorrei precisare quali sono i miei sintomi principali che probabilemte hanno portato la psichiatra a decidere per questa terapia. Vi faccio perdere ancora un pò di tempo.........
Tutto è cominciato una sera (maggio 2003)in macchina mentre tornavo a casa........attacco di panico improvviso, palpitazioni, sensazioni di vampate di caldo anche alla testa, confusione generale, pensieri che si susseguivano in mainiera incontrollabile....arrivato a casa è continuato anche nel letto (per quanto tempo non lo so) fino a quando non mi sono addormantato.
Dal giorno successivo è cambiata radicalmente la mia vita.....avevo una preoccupazione per quello che mi era successio la sera prima, e che non sapevo descrivere, più che altro non sapevo il perchè!! stavo male e sta di fatto che per due settimane ho convissuto con queste sensazioni terribili!!! fino a quando ho avuto un secondo attacco (più lieve del primo, con sensazioni di vampate di calore e preoccupazione generale)...allora andai al pronto soccorso dove il medico di turno mi consigliò una visita dalla psichiatra.
Sin dall'inizio ho espresso la mia titubanza sul fatto che potesse trattarsi di depressione (la mia situazione era apparentemente tranquilla) ma la psi.. mi disse che a volte non ce ne rendiamo conto ma il nostro inconscio reagisce in questa maniera.
Comunque inizia la terapia......con seroxat e pasaden(non mi ricoro le dosi), dopo due anni e visite di controllo passai a cymbalta 60 mg.
Mi ricordo che le sensazioni che provavo allora e che provo tutt'oggi sono più o meno le stesse.....sensazione di sbandamento, quasi come capogiri (e non riesco a capire se sono portate dal farmaco o dalla situazione depressiva)sicuramente nel corso di questi anni la situazione emotiva è migliorata parecchio rispetto ai primi periodi in cui stavo male....sta di fatto che queste sensazioni rimangono tutt'ora che ho avuto questa sorta di ricaduta.
La psichiatra non mi ha mai detto di che tipo di depressione si trattasse, comunque io ho sempre seguito le sue indicazioni. Sta di fatto che sono dinuovo qui a lottare con queste sensazioni.....da stamattina ho iniziato con questa nuova terapia.....
Datemi un consiglio, un parere sulla base della vostra esperienza....
Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Che significa da dove viene fuori la depressione. Lei confonde il "vedere" qualcosa a occhio nudo con l'esistenza di una causa. Le malattie mica si fotografano sempre ? A parte il fatto che opportunamente studiato il cervello nella depressione ha un funzionamento abnorme visibile, ma la diagnosi di depressione è clinica.

Ansia o depressione è una questione inesistente. La diagnosi non si fa del sintomo, ma in base ai sintomi ha una diagnosi (se è depressione ci sarà dentro anche l'ansia, depressione e ansia non sono due alternative, se intese come sintomi o come sindromi).
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