Posologia
Il 26 gennaio mi sono state prescritte 8 gocce di paroxetina per lieve depressione; premettendo che non volevo iniziare la cura, pensavo comunque si trattasse della dose iniziale e che poi mi sarebbe stata aumentata, invece il 26 febbraio la dr.ssa mi ha confermato che dovevo continuare con quella dose e se ho ben capito probabilmente mi riconfermerà la stessa dose o poco più al prossimo appuntamento.
Poiché nel bugiardino del farmaco leggo che la dose iniziale è di 10 gocce e che quella di mantenimento è minimo 20 gocce, mi è venuto un dubbio: ma la dr.ssa mi ha prescritto il farmaco solo come placebo? o secondo voi 8 gocce di paroxetina comunque sia fanno il loro effetto?
Vorrei anche chiedervi se un/a dottore/ssa in psichiatria è automaticamente anche un/a psicoterapeuta?
Grazie mille per il gentile consulto.
Poiché nel bugiardino del farmaco leggo che la dose iniziale è di 10 gocce e che quella di mantenimento è minimo 20 gocce, mi è venuto un dubbio: ma la dr.ssa mi ha prescritto il farmaco solo come placebo? o secondo voi 8 gocce di paroxetina comunque sia fanno il loro effetto?
Vorrei anche chiedervi se un/a dottore/ssa in psichiatria è automaticamente anche un/a psicoterapeuta?
Grazie mille per il gentile consulto.
[#1]
Gentile utente,
La dose sotto i 20mg è mediamente inefficace, non so se c'è una ragione particolare per restare su una dose del genere. Lo chieda.
Farmaco non è prescritto come placebo, il placebo è placebo.
Un medico psichiatra ha una competenza generica anche in psicoterapia e senza ulteriore specializzazione può fare psicoterapia, ovviamente in generale a seconda della tecnica è sensato acquisire una competenza particolare. Ma questo vale anche per alcuni disturbi all'interno della stessa psichiatria.
La dose sotto i 20mg è mediamente inefficace, non so se c'è una ragione particolare per restare su una dose del genere. Lo chieda.
Farmaco non è prescritto come placebo, il placebo è placebo.
Un medico psichiatra ha una competenza generica anche in psicoterapia e senza ulteriore specializzazione può fare psicoterapia, ovviamente in generale a seconda della tecnica è sensato acquisire una competenza particolare. Ma questo vale anche per alcuni disturbi all'interno della stessa psichiatria.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
La ringrazio per il gentile consulto Egr. Dr. Pacini;
che io sappia non esiste una particolare ragione per rimanere su una dose così bassa, posso solo immaginare che magari non si tratta di depressione vera e propria ma più che altro di brevi periodi di rabbia (circa ogni 10 mesi) dovuti a causa di forza maggiore - forte stress e problemi concreti; altrimenti io meno di Lei riesco a capire come mai il perchè di una dose così bassa che però è sufficiente a rendermi le idee e l’attenzione “tipo annebbiate” e le sensazioni (sia piacevoli che belle), come dire, represse, inoltre da quando sto assumendo il farmaco il mio sonno e meno ristoratore di prima.
Io pensavo che magari la dr.ssa avesse optato per questa dose con l’intento di darmi una mano per meglio fronteggiare e sopportare l’inevitabile stress psicologico al quale sono costretto, ma se Lei mi dice che la dose sotto i 20 mg è mediamente inefficace, allora, visto che la mia è 8 mg, mi fa aumentare molto i dubbi.
Se lei me lo permette, Dr. Pacini, vorrei domandarle anche un’altra cosa: se un persona “normale”, cioè una persona che non ha bisogno di antidepressivi, una persona la cui serotonina è a livelli standard, se assume la paroxetina, cosa succede? …………. diventa comunque più serena di prima? riceve dal farmaco solo alcuni effetti negativi ma nessuno di quelli positivi? è come se non prendesse niente ? altro ?
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e per i suoi chiarimenti.
Cordialità
che io sappia non esiste una particolare ragione per rimanere su una dose così bassa, posso solo immaginare che magari non si tratta di depressione vera e propria ma più che altro di brevi periodi di rabbia (circa ogni 10 mesi) dovuti a causa di forza maggiore - forte stress e problemi concreti; altrimenti io meno di Lei riesco a capire come mai il perchè di una dose così bassa che però è sufficiente a rendermi le idee e l’attenzione “tipo annebbiate” e le sensazioni (sia piacevoli che belle), come dire, represse, inoltre da quando sto assumendo il farmaco il mio sonno e meno ristoratore di prima.
Io pensavo che magari la dr.ssa avesse optato per questa dose con l’intento di darmi una mano per meglio fronteggiare e sopportare l’inevitabile stress psicologico al quale sono costretto, ma se Lei mi dice che la dose sotto i 20 mg è mediamente inefficace, allora, visto che la mia è 8 mg, mi fa aumentare molto i dubbi.
Se lei me lo permette, Dr. Pacini, vorrei domandarle anche un’altra cosa: se un persona “normale”, cioè una persona che non ha bisogno di antidepressivi, una persona la cui serotonina è a livelli standard, se assume la paroxetina, cosa succede? …………. diventa comunque più serena di prima? riceve dal farmaco solo alcuni effetti negativi ma nessuno di quelli positivi? è come se non prendesse niente ? altro ?
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e per i suoi chiarimenti.
Cordialità
[#3]
Gentile utente,
chi non ha problemi di depressione o ansia e assume antidepressivi non ha alcun effetto terapeutico. Potenzialmente può avere gli effetti collaterali del farmaco.
Cordiali saluti
chi non ha problemi di depressione o ansia e assume antidepressivi non ha alcun effetto terapeutico. Potenzialmente può avere gli effetti collaterali del farmaco.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#4]
Gentile utente,
Sostanzialmente chi non ha in corso un episodio e non ha storia psichiatrica si presume abbia effetti nulli, ma la normalità di partenza è teorica.
Le forme lievi si curano con dosi talora basse, andando a logica, ma è altrettanto logica una visione in cui le dosi funzionano secondo una soglia di dose efficace, indipendentemente dalla gravità dei sintomi iniziali.
Se però esiste, come talvolta esiste, una ragione per usare dosi minori del normale, non a posteriori ma così a priori, la chiarisca con il suo medico.
Sostanzialmente chi non ha in corso un episodio e non ha storia psichiatrica si presume abbia effetti nulli, ma la normalità di partenza è teorica.
Le forme lievi si curano con dosi talora basse, andando a logica, ma è altrettanto logica una visione in cui le dosi funzionano secondo una soglia di dose efficace, indipendentemente dalla gravità dei sintomi iniziali.
Se però esiste, come talvolta esiste, una ragione per usare dosi minori del normale, non a posteriori ma così a priori, la chiarisca con il suo medico.
[#6]
Direi che Lei non deve proporre niente al medico, men che meno cose di cui non può capire il ruolo terapeutico. Lasci perdere questo atteggiamento per cui si legge le novità e le vuole provare. Il paziente non ha il ruolo di decidere le terapie.
[#8]
Ex utente
Probabilmente mi sono espresso male.
Non volevo dire: “ora vado dal mio psichiatra e gli dico di cambiarmi l’antidepressivo” …………… ma, siccome fastidiosi (e forse qualcosa in più) effetti collaterali della paroxetina li provo sulla mia pelle io e non gli altri e, siccome per caso ho letto di questo nuovo antidepressivo che se ho capito bene non dovrebbe avere questi effetti collaterali, mi è venuto in mente che allora potrei domandare al mio psichiatra se . . . . . (ed è scontato che poi sarebbe stato lo specialista a decidere sul da farsi e non certo io).
Visto che però non è ancora disponibile mi tolgo subito il pensiero e mi tengo la paroxetina e i suoi non piacevoli effetti collaterali.
Grazie per le risposte e cordiali saluti
Non volevo dire: “ora vado dal mio psichiatra e gli dico di cambiarmi l’antidepressivo” …………… ma, siccome fastidiosi (e forse qualcosa in più) effetti collaterali della paroxetina li provo sulla mia pelle io e non gli altri e, siccome per caso ho letto di questo nuovo antidepressivo che se ho capito bene non dovrebbe avere questi effetti collaterali, mi è venuto in mente che allora potrei domandare al mio psichiatra se . . . . . (ed è scontato che poi sarebbe stato lo specialista a decidere sul da farsi e non certo io).
Visto che però non è ancora disponibile mi tolgo subito il pensiero e mi tengo la paroxetina e i suoi non piacevoli effetti collaterali.
Grazie per le risposte e cordiali saluti
[#9]
Gentile utente,
se segnalasse al medico un antidepressivo, il messaggio sarebbe il seguente: presumo o dubito che Lei lo sappia e sia aggiornato (il che esprime sfiducia, se non si fida cambi).
Inoltre, per fortuna i medici non confondono l'aggiornamento con le "news", e quindi le alternative alla cura attuale il medico magari le intravede in tutt'altre direzioni. Non è che l'alternativa coincide con l'ultima novità del mercato.
se segnalasse al medico un antidepressivo, il messaggio sarebbe il seguente: presumo o dubito che Lei lo sappia e sia aggiornato (il che esprime sfiducia, se non si fida cambi).
Inoltre, per fortuna i medici non confondono l'aggiornamento con le "news", e quindi le alternative alla cura attuale il medico magari le intravede in tutt'altre direzioni. Non è che l'alternativa coincide con l'ultima novità del mercato.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.9k visite dal 16/03/2010.
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