Soffre di attacchi di panico
Salve a voi medici,
Vi scrivo per conto di mia madre, una donna di 42 anni. Soffre di attacchi di panico (così dicono) da almeno 18 20 anni. È una donna molto solare, è sempre a contatto con la gente dato che fa la parrucchiera, non ha nessun problema con le persone e con i rapporti con loro. Il primo attacco le venne appena io ero nato, e siccome mio padre era fuori per lavoro, voleva fargli trovare casa tutta in ordine e alla perfezione per poter uscire poi la sera. Ad un certo punto, ha pensato che non ce l avrebbe fatta prima che mio padre rientrasse, e ha avuto il primo attacco. (Tutto questo me lo ha detto lei). Di li in poi attacchi, una volta ogni mese all incirca, qualche volta salta, ma il secondo no. Ho parlato con lei, mi dice che si inizia a sentire male appena pensa che stia accadendo. Nel senso, di punto in bianco (come ieri) mentre stava lavorando, si è seduta un attimo forse perche stanca, e pochi attimi dopo aver pensato che forse si stava sentendo male, è successo. Uno, credo il più forte,(l abbiamo dovuta portare in ospedale) è successo pochi giorni dopo il terremoto a L'Aquila, il medico disse che era per via del pensiero al terremoto visto che siamo molto vicini a L'Aquila. Mal di testa forte, sulla fronte e dietro, paura di morire, immenso terrore che possa accadere qualcosa di brutto, sono le cose che mi ha detto lei.Nomina sempre sua madre, e ieri mannaggia a me quando le ho detto che sua madre non c era piu ma c eravamo noi, è scoppiata a piangere ancora di piu. I sintomi soliti degli attacchi. Ho letto qualsiasi cosa su internet riguardo l argomento, ho letto che di solito, la causa degli attacchi potrebbe essere riconducibile al primo attacco. Ma di tutti quelli che ricordo, le cause o le circostanze non sono per niente riconducibili. Non voglio mettermi a fare lo psichiatra, voglio aiutare mia madre a qualsiasi costo.È difficile vedere la propria madre che chiede scusa per una cosa che non riesce nemmeno a controllare. Il medico di base dice di prendere xanax, lei è contraria perche anche sua madre ne faceva uso e ne era dipendente, per questo si rifiuta. Attraverso la psichiatria, c è una minima possibilità di guarigione al 100%? Potreste farmi un minimo di chiarezza sul perchè vengono gli attacchi? Ho sempre paura che sia per causa mia, visto che non sempre riesco ad essere un ragazzo modello. La cosa più brutta da parte mia è sentirsi impotente di fronte a una cosa del genere e non poterla aiutare personalmente. Voglio aiutarla in qualsiasi modo, che non sia di tipo SOLO farmacologico e chiedo a voi un aiuto. Vi ringrazio infinitamente e spero di essere stato il più chiaro possibile.
Cordiali saluti a tutti
E.
Vi scrivo per conto di mia madre, una donna di 42 anni. Soffre di attacchi di panico (così dicono) da almeno 18 20 anni. È una donna molto solare, è sempre a contatto con la gente dato che fa la parrucchiera, non ha nessun problema con le persone e con i rapporti con loro. Il primo attacco le venne appena io ero nato, e siccome mio padre era fuori per lavoro, voleva fargli trovare casa tutta in ordine e alla perfezione per poter uscire poi la sera. Ad un certo punto, ha pensato che non ce l avrebbe fatta prima che mio padre rientrasse, e ha avuto il primo attacco. (Tutto questo me lo ha detto lei). Di li in poi attacchi, una volta ogni mese all incirca, qualche volta salta, ma il secondo no. Ho parlato con lei, mi dice che si inizia a sentire male appena pensa che stia accadendo. Nel senso, di punto in bianco (come ieri) mentre stava lavorando, si è seduta un attimo forse perche stanca, e pochi attimi dopo aver pensato che forse si stava sentendo male, è successo. Uno, credo il più forte,(l abbiamo dovuta portare in ospedale) è successo pochi giorni dopo il terremoto a L'Aquila, il medico disse che era per via del pensiero al terremoto visto che siamo molto vicini a L'Aquila. Mal di testa forte, sulla fronte e dietro, paura di morire, immenso terrore che possa accadere qualcosa di brutto, sono le cose che mi ha detto lei.Nomina sempre sua madre, e ieri mannaggia a me quando le ho detto che sua madre non c era piu ma c eravamo noi, è scoppiata a piangere ancora di piu. I sintomi soliti degli attacchi. Ho letto qualsiasi cosa su internet riguardo l argomento, ho letto che di solito, la causa degli attacchi potrebbe essere riconducibile al primo attacco. Ma di tutti quelli che ricordo, le cause o le circostanze non sono per niente riconducibili. Non voglio mettermi a fare lo psichiatra, voglio aiutare mia madre a qualsiasi costo.È difficile vedere la propria madre che chiede scusa per una cosa che non riesce nemmeno a controllare. Il medico di base dice di prendere xanax, lei è contraria perche anche sua madre ne faceva uso e ne era dipendente, per questo si rifiuta. Attraverso la psichiatria, c è una minima possibilità di guarigione al 100%? Potreste farmi un minimo di chiarezza sul perchè vengono gli attacchi? Ho sempre paura che sia per causa mia, visto che non sempre riesco ad essere un ragazzo modello. La cosa più brutta da parte mia è sentirsi impotente di fronte a una cosa del genere e non poterla aiutare personalmente. Voglio aiutarla in qualsiasi modo, che non sia di tipo SOLO farmacologico e chiedo a voi un aiuto. Vi ringrazio infinitamente e spero di essere stato il più chiaro possibile.
Cordiali saluti a tutti
E.
[#1]
Gentile utente
in 20 anni e' stata mai fatta una visita psichiatrica?
Sono stati mai fatti dei trattamenti non con benzodiazepine?
in 20 anni e' stata mai fatta una visita psichiatrica?
Sono stati mai fatti dei trattamenti non con benzodiazepine?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Le malattie si curano, l'aiuto è lodevole e spesso inutile. Non sono gli altri a dover decidere quale strumento vada utilizzato o escludere interventi SOLO x e SOLO per propri preconcetti. Gli psicofarmaci non sono SOLo i tranquillanti, che non rientrano in quelli curativi per il panico e disturbi affini.
Deve essere fatto un inquadramento psichiatrico.
Le malattie si curano, l'aiuto è lodevole e spesso inutile. Non sono gli altri a dover decidere quale strumento vada utilizzato o escludere interventi SOLO x e SOLO per propri preconcetti. Gli psicofarmaci non sono SOLo i tranquillanti, che non rientrano in quelli curativi per il panico e disturbi affini.
Deve essere fatto un inquadramento psichiatrico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Per inciso, la colpa degli "attacchi" non è sua.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 15/03/2010.
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