Ansia,attacchi di panico e contraccettivi ormonali

Gentile utente,

I disturbi che riferisce non hanno bisogno di particolari fattori per presentarsi. Ma "un forte stato ansioso" e "attacchi di panico" sono due elementi che non fanno una diagnosi chiara. Si sta curando oppure no ? Ha una diagnosi ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

sono sempre stata una persona molto ansiosa di natura,e negli ultimi anni ho avuto occasionali attacchi di panico,al'inizio pensavo a malesseri dovuti a cali di pressione,poi ho capito che erano attacchi di panico,ma non ho mai sentito l'esigenza di curarmi perchè non influivano sulla mia qualità di vita,negli ultimi tre mesi la situazione è degenerata,faccio fatica a uscire,sono sempre nervosa,agitata,ho paura di sentirmi male,mi sento svenire,ho la testa confusa,così ho deciso di rivolgermi al mio medico di base che mi ha prescritto le analisi e mi ha consigliato il cipralex,che però ho rifiutato di prendere.aspetto di ritirare i risultati delle analisi e poi prenderò un appuntamento dallo psichiatra.lei mi consiglia di iniziare con il cipralex nel frattempo che aspetto di vedere uno psichiatra,visto che dal momento in cui prendo appuntamento passeranno una decina di giorni perchè devo rivolgermi ad uno psichiatra dell'asl.
le chiedevo se c'erano relazioni con il progestinico e se questo può interferire con gli antidepressivi!
grazie per la sua celere risposta!

Se rifiuta di assumere le terapie che le sono prescritte tutte queste riflessioni hanno poco senso costruttivo.

Ha avuto una visita dal suo medico, non è con il consiglio qui che deve decidere. Inoltre qui non si rilasciano indicazioni sul da farsi.

La risposta sul progestinico l'ha già data la ginecologa, ne ha scelto uno locale. Il disturbo di panico non è da uso di progestinici, lei lo aveva prima e si è aggravato ultimamente nel tempo. Quindi non vedo perché spostare l'attenzione sul progestinico locale già giudicato ininfluente e non invece concentrare l'attenzione sulla prescrizione che lei rifiuta.

Mi sembra che stia tentando di trovare una spiegazione tale da evitare di considerare questo disturbo come un problema su cui intervenire, il che mi sembra poco costruttivo.

lei ha perfettamente ragione,per questo ho deciso di rivolgermi ad uno specialista,è che speravo di farcela da sola,ma ho capito che posso solo peggiorare se mi ostino a rifiutare la terapia farmacologica.
grazie ancora!