Il mio psichiatra mi ha consigliato

Gentili dottori, volevo chiedere qualche delucidazione sulla mia situazione. Da circa quattro anni sto prendendo cipralex da 10 mg. con aumento per un breve periodo a 20 mg. Da circa un anno sto scalando molto gradualmente il dosaggio, ma arrivata a tre gocce dopo circa due settimane mi sono tornate ansia, calo dell'umore, inappetenza. Così il mio psichiatra mi ha consigliato di tornare a 5 gocce ma finora non ho visto grandi miglioramenti. Mi fa rabbia perchè stavo veramente bene anche se avevo un po' di timore a smettere la terapia. Ci avevo tentato anche più di un anno fa ma arrivata a 1/4 di pastiglia non sono stata bene e sono ripartita da 10 gocce. Ho paura di non riuscire più a farne a meno. Grazie in anticipo per le vostre riposte.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

si prenda tutto il tempo necessario, in questo momento forse la "paura di camminare con le proprie gambe" è superiore al problema della disassuefuazione dal farmaco,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.5k 1k
Gentile utente,

Chiarisca meglio la diagnosi e la prognosi, vale a dire quello che deve aspettarsi dalla malattia e che funzione ha il farmaco rispetto ad essa. A volte risposte buone alle cure sono inutilmente perse o rese instabili perché il fine diventa "smettere la cura", come se improvvisamente in una cura che ha funzionato di per sé diventasse invece importante un fattore X non meglio identificato che deve mettere in campo lei anche se sta male. Niente di più insensato.
Se il sospendere è legato a effetti collaterali di cui vorrebbe liberarsi, è un altro discorso e questo può motivare un cambio di molecola, altrimenti vale quanto detto sopra.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Grazie per le tempestive risposte. Ho avuto una diagnosi di depressione maggiore di livello moderato. Avevo avuto anche degli svenimenti. Dopo un primo periodo nel quale prendevo Eutimil, sono passata al Cipralex con buoni effetti e senza rilevanti effetti collaterali. Mi consideravo guarita; ero tornata "normale".Perciò ho pensato, insieme al mio psichiatra, di sospendere la cura. Secondo lei, quindi, visto che la cura ha funzionato dovrei continuarla, visto che la riduzione del Cipralex mi ha riacutizzato i sintomi? E la terapia può essere ulteriormente prolungata? Grazie ancora per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.5k 1k
"Perciò ho pensato, insieme al mio psichiatra, di sospendere la cura. "

Spero che sia venuta fondamentalmente dallo psichiatra questa proposta, come prova. Non esistono parametri in base a cui con certezza assoluta si può decretare la fine della malattia, decretare la fine della cura è facile, si può smettere in ogni momento. Il problema è la stima delle ricadute, che essendo percentuale non si applica concretamente al caso singolo. La persona deve sapere che esiste la possibilità di una ripresa della malattia anche a distanza di tempo, e che se questa si verifica la cura può essere ripresa ed è meglio farlo tempestivamente e non attendendo sintomi gravi. Trattandosi di depressione ricorrente, si profilano anche altre strategie di trattamento, ma questo non cambia il discorso generale.
La ricorrenza della depressione dopo aver smesso la cura è cosa comune, per cui non c'è niente di "anomalo" e niente di strano nel pensare di poter proseguire una cura sotto guida medica a lungo termine.
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Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Si naturalmente è stato il mio psichiatra a propormi la sospensione della cura. Sapevo che poteva non andare bene ma speravo che fosse la volta buona. Riprenderò la cura visto che mi ha dato buoni effetti. Grazie ancora dei consigli.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

sono d'accordo con il suo Psichiatra allorchè le ha proposto la sospensione della terapia, forse in quella fase un supporto psicoterapeutico sarebbe stato utile; comunque riprendere la terapia anche questa volta non significa che dovrà assumerla a tempo indeterminato,

Cordiali Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

questo scalaggio del farmaco non ha alcun razionale e se ritornano i sintomi il trattamento deve essere assunto nuovamente secondo le indicazioni di un medico.