Cura bipolarismo
Buongiorno, sono una mamma molto preoccupata per la situazione psichiatrica di mio figlio 39enne che,a seguito di separazione,è entrato nel tunnel di depressioni ormai dal 2006 e il suo psichiatra ha dignosticato disturbo bipolare. Sempre curato con cipralex in ascesa e in discesa fino a toglierlo completamente, e lamictal (poi sostituito con depakin)mantenuto sempre.Ma puntualmente a Natale questo figlio entra in crisi, anche quest'anno e lo psichiatra decide di passare al litio. Vorrei sapere da voi se questa cura che mi sembra molto pesante per la gravi controindicazioni che presenta è l'unica soluzione che a questo punto ci si presenta,c'è qualche alternativa possibile e inoltre effettivamente stabilizza ed evita ricadute? E ditemi se, oltre allo psichiatra, alla psicoterapia settimanale possiamo intervenire in altro modo per vedere di recuperare una qualità di vita accettabile per tutti noi. Grazie!!!
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Gentile Utente,
se lo psichiatra ha ritenuto opportuno introdurre il Litio avrà valutato che la terapia precedente sia per qualità che presumo anche per quantità non riuscisse più a compensare adeguatamente la sintomatologia, d'altronde suo figlio ha avuto una ricaduta di recente come afferma lei.
Il Litio è il farmaco più importante nella terapia del Disturbo Bipolare ma necessita di un pò di attenzione, facendo i controlli regolarmente come prescritti dallo specialista, non dovrebbero esserci problemi,
Cordiali Saluti
se lo psichiatra ha ritenuto opportuno introdurre il Litio avrà valutato che la terapia precedente sia per qualità che presumo anche per quantità non riuscisse più a compensare adeguatamente la sintomatologia, d'altronde suo figlio ha avuto una ricaduta di recente come afferma lei.
Il Litio è il farmaco più importante nella terapia del Disturbo Bipolare ma necessita di un pò di attenzione, facendo i controlli regolarmente come prescritti dallo specialista, non dovrebbero esserci problemi,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
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il litio è il farmaco di prima scelta nella terapia e nella prevenzione del disturbo bipolare. Erroneamente viene presentato e giudicato come ultima spiaggia o come farmaco potenzialmente pericoloso. E'in realtà solo un farmaco che richiede degli accorgimenti da prendere da parte dello specialista e del paziente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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La terapia farmacologica è senz'altro il punto fermo. La psicoterapia è importante e molto utile. Altro da fare non credo che ci sia. E' importante che suo figlio sia seguito da specialisti seri e competenti e che lui stesso sia motivato al trattamento.
cordiali saluti
cordiali saluti
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Ex utente
Ritorno sul suo discorso dott. Martiadis, a proposito di specialisti seri e competenti. Come può una persona che non ha mai avuto a che fare col mondo psichiatrico stabilire la competenza di un professionista? Per parte nostra ci siamo affidati ad un Centro Specialistico per depressioni e bipolarismo ben conosciuto in città. Oggi, ritirata l'analisi del litio che mio figlio assume da circa 40 gg in 2 cpr da 300 al dì, il valore che 12 giorni fa era 0,52 è sceso a 0,35.Alla richiesta di spiegazioni, lo psichiatra risponde che non sa, di rifare l'analisi senza assumere quel mattino la compressa che si era dimenticato di precisare, che non si ricorda il dosaggio del cipralex (2 cpr al dì), che se anche mio figlio dichiara di stare male e faticare a tirare avanti, va bene così, ma di aumentare comunque il litio di 1 cpr.Ciò basta per stabilire la competenza o no del professionista? E se anche uno avesse qualche dubbio o preferirebbe persona più empatica e precisa, è ragionevole in piena cura e in piena e pesante crisi cambiare medico? Mi dica lei, grazie!!!Mamma fra l'incudine e il martello
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Una litiemia di 0,35 non e' utile ne' in fase acuta ne' in fase di prevenzione. Uno specialista in psichiatria dovrebbe saperlo. Non e' ragionevole cambiare medico in piena crisi se non si e' seguita una terapia farmacologica mirata e congrua per tempi e dosaggi. La questione del litio rientra in quest'ambito di discussione. La terapia con litio non e' antidepressiva ma preventiva delle ricadute e sinergica all'azione primaria che resta quella degli antidepressivi.
cordiali saluti
cordiali saluti
[#8]
Ex utente
La rigrazio molto per la precisazione. Lo psichiatra curante si è fermato a 2cpr di cipralex da 10 mg al dì da 2 settimane, perchè reputa di non voler generare uno stato euforico in attesa che la concentrazione di litio diventi attiva e prevenga alti e bassi. Io credo di aver capito questo.Certamente io non vedo miglioramenti dello stato depressivo, anzi non so neppure se domani mio giglio andrà a lavorare e ciò mi preoccupa molto. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.5k visite dal 25/02/2010.
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