Una terapia farmacologica consistente



Buongiorno,
sono una ragazza di 29 anni che purtroppo da diversi anni soffre di D.O.C.
Sono in cura oramai da circa 3 anni da una psicoterapeuta specializzata in ipnosi clinica, disturbi d'ansia e attacchi di panico, inizialmente difatti pensavo che il mio fosse solo un grosso problema d'ansia, invece la mia situazione è diventata davvero insostenibile quando un giorno ho iniziato ad avere una forte ossessione che è andata sempre peggiorando fino al punto da non riuscire a condurre una vita normale.
Il tutto nasce un giorno come tanti, quando un amico dice di essersi bloccato la mandibola aprendo fortemente la bocca. Io già allora avevo diversi "tic nervosi" ....ma detta quella frase io ho iniziato a "torturare" la mia mandibola, allargando la bocca, muovendola in tutti i modi, fino arrivare a provocarne una lussazione addentando una mela. Sapevo benissimo del rischio che correvo nel fare questo, ma dentro di me si è fatta sempre più forte questa cosa, fino a capire che si trattava di una vera e propria ossessione che mi provocava un disagio enorme.
Il mio problema era diventato un qualcosa di incontrollabile, la mia ansia aumentava sempre più, creandomi disagi anche sul lavoro.
Decisi di consultare una psicoterapeuta che ha dignosticato un disturbo ossessivo compulsivo iniziando così una psicoterapia e una terapia farmacologica consistente in XERISTAR 60 mg e EN. Iniziai la terapia farmacologica ma a lungo andare le gocce che prendevo le aumentavo sempre più in quanto non erano mai sufficienti, l'ansia dovuta a questo era sempre più forte quindi le dosi aumentavano, arrivando così a prendere anche 80/90 gocce di EN o LEXOTAN al giorno e pesare 38 kg. Oramai sentivo d'aver perso anche il senso della ragione quando in preda a gelosia cronica sono arrivata a compiere gesti di autolesionismo, come tagli sulle mani con una lametta. La mia situazione si presentava sempre più preoccupante, la mia psicoteraputa mi sospese subito le gocce dicendomi che prendendone in dosi così eccessive l'effetto era rebound, quindi contrario, i miei sintomi si ampliavano sempre più e io mi trovai ancora una volta punto e a capo.
Lasciai la terapia per un periodo di tempo ma dovetti riprendere, in quanto la mia "compulsione" era sempre più ingestibile, difatti dopo l'ennesima dimostrazione di autolesionismo, al pronto soccorso mi consigliarono una visita in un C.P.S., dove feci solo un colloquio iniziale visto che nel frattempo l'aver toccato il fondo e il non voler accettare di andare in cura da uno psichiatra mi portò a iniziare un percorso teraputico più serio.
Tutt'oggi la mia situazione non è molto migliorata, diciamo che il farmaco prescritto dalla mia psicoterapeuta risulta essere solo lo XERISTAR, invece tramite il mio medico di base qualche psicofarmaco riesco ad averlo, cerco di regolarmi con le dosi, circa 20/30 quando mi prende l'ansia. La paura che ho costantemente è comunque quella di non poter più guarire da questa malattia, o di andare in cura da uno psichiatra che mi imbottisce solo di farmaci, allo stesso tempo mi rendo però conto che in questo modo non potrò andare avanti a vita, ovunque mi trovo sento l'esigenza di aprire e muovere costantemente la mandibola, provocando dentro di me un'ansia assurda, un terrore che questa mi si possa bloccare da un momento all'altro.
Vi chiedo davvero di cuore un consiglio. Non so più come fare a liberarmi di questa cosa, farei di tutto x non avere più questo problema diventato addirittura invalidante visto che faccio fatica anche a stare a contatto con le persone perchè più mi sento osservata più mi viene da fare questo rituale.
Ho una vita davanti, un ragazzo e una famiglia che mi adorano, una casa che porto avanti con sacrificio ed entusiamo, ma nel frattempo sempre la paura che mai guarirò da questa malattia e che non potrò costruire un mio futuro sereno.
Ringrazio in anticipo per la sperata risposta.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

i trattamenti che descrive non sono quelli previsti per il suo disturbo e la invito a sentire un parere differente.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
ottenere psicofarmaci dal medico di base non è una procedura corretta per la sua salute, dal momento che molto probabilmente si tratta di benzodiazepine che sono solo sintomatiche e non curative. Il trattamento attuale non è adeguato per i disturbi e per la diagnosi che ha riferito.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio innanzitutto per le risposte.

Mi segnalate che il trattamento che da anni sto facendo non è corretto per il mio disturbo, ma allora a chi dovrei rivolgermi? Esclusivamente ad uno psichiatra? La mia psicoterapeuta punta molto su degli esercizi di rilassamento e di respirazione, altrimenti mi aveva proposto una terapia affiancata da una psichiatrica.
Cosa mi consigliate di fare? Provare a rivolgermi al CPS di zona può essere una soluzione? Non so più che fare.....
Uno psichiatra dopo una seduta mi ha detto che da questo tipo di disturbo non potrò mai guarire completamente....è veritiera questa frase???? Grazie
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
ritengo opportuno riferirle che fino ad ora il suo disturbo non e' stato trattato con competenza.

Si rivolga ad uno psichiatra che possa inquadrare e trattare meglio il problema.

Per quanto riguarda il trattamento psicoterapeutico, in condizioni di eleggibilità, l'orientamento che mostra avere dei risultati nel tempo e' quello cognitivo-comportamentale.
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